Giornata di grandi emozioni oggi a Livorno, con il passato che ritorna sia in campo che in panchina. Chissà che effetto farà vedere quella che per anni
è stata una bandiera degli amaranto, vestire una maglia diversa, dopo aver proclamato per lungo tempo il suo amore eterno per i colori del club toscano. E’ la storia
di Cristiano Lucarelli, bomber di razza, livornese nella pelle e nelle ossa, tanto da giurare
che mai avrebbe abbandonato la sua squadra del cuore.
Così non è stato e le sirene straniere lo hanno convinto ad accasarsi presso lo Shakhtar, dove avrebbe avuto la possibilità di mostrare finalmente il suo valore anche a grandi livelli (leggi Champions League). Ma i sogni sono rimasti nel cassetto e, subito dopo l’eliminazione della squadra ucraina, Cristiano ha cominciato a sentire la nostalgia per il Bel Paese, chiedendo di essere rispedito al mittente. La destinazione scelta, però, non è stata la ridente Toscana, ma l’Emilia, sponda Parma, e la curva amaranto non ha gradito.
Appena rientrato lo scorso gennaio ha già avuto modo di pregustare i fischi ed i cori che i suoi ex tifosi gli avevano riservato. A distanza, certo, ma non abbastanza da non poter essere sentiti. Oggi è il giorno della verità e chi si aspetta appalusi e ovazioni per la bandiera, che bandiera non è più, resterà fortemente deluso. Il minimo che può aspettarsi dalla trasferta in terra toscana è che gli diano del traditore, ma comunque vada la “sua” curva sarà tutta per lui.