Calcioscommesse, ecco le richieste di patteggiamento

 Si sta svolgendo in questi istanti la prima udienza del processo sportivo a Roma legato ai fatti del calcioscommesse bis. Nel primo pomeriggio, sono state rese noto nel dettaglio le richieste di patteggiamento avanzate da imputati e società e concordate dalle difese e dal pm Palazzi. Spiccano i due punti di penalizzazione per l’Atalanta da scontare nel prossimo campionato, insieme a una cospicua multa pari a 25.000 euro. Per l’ex capitano Cristiano Doni c’è invece una squalifica pari a due anni.

Calcio scommesse, amnistia? No grazie

L’ipotesi incredibile dell’amnistia, che davvero non era piaciuta a nessuno sin da subito per perdonare le società coinvolte nell’affare del calcio scommesse, è stata bocciata definitivamente già nella giornata di ieri. Secondo Federcalcio e Coni la giustizia, sia quella sportiva che quella ordinaria, devono andare avanti, perché non è detto che siccome sono molte le società ad aver sbagliato, possiamo perdonarle. Non sarebbe giusto nei confronti dell’Atalanta che è stata penalizzata, e sarebbe un incentivo a truccare nuove partite.

Calcio scommesse: le squadre ed i calciatori che rischiano

Comincia a delinearsi il quadro delle squadre e dei calciatori coinvolti nel giro del calcio scommesse. In passato la giustizia sportiva ha agito duramente nei confronti dei club per responsabilità oggettiva in quanto, anche se le società non erano direttamente coinvolte, erano responsabili di ciò che facevano i loro calciatori. E così ad esempio l’Atalanta è stata penalizzata all’inizio di questa stagione.

Per ora nessun club è risultato chiaramente coinvolto nel giro di partite truccate, ma siccome lo sono i loro tesserati, ora corrono il rischio di subire delle sanzioni. In particolare i più a rischio sarebbero Lazio e Atalanta che a causa del coinvolgimento di Mauri (ed altri possibili calciatori non meglio identificati), Doni e compagni, potrebbero vedersi comminare a breve una penalizzazione tra i 6 e gli 8 punti. In questo modo i biancocelesti potrebbero dire addio definitivamente al sogno scudetto e vedere a rischio anche l’accesso alla Champions League, mentre i bergamaschi si vedrebbero nuovamente invischiati nella lotta per non retrocedere.

Calcio scommesse: anche Buffon, Cannavaro e Gattuso tirati in ballo

La vicenda delle scommesse non sembra dover finire mai. Anzi, acquisisce sempre nuovi elementi. L’ultimo sono i nomi di Gigi Buffon, Fabio Cannavaro e Gennaro Gattuso (per il milanista è la seconda volta), nominati durante una telefonata tra il preparatore dei portieri del Ravenna Santoni e Maurinho Ernandes, ex allenatore di calcio femminile.

I tre non sembrano rientrare direttamente nell’organizzazione delle combine (anche se Santoni afferma che la magistratura non li ha toccati perché hanno vinto il Mondiale), ma pare fossero coinvolti direttamente nelle scommesse.

Calcioscommesse: truccate tre partite di Serie A, Gervasoni ‘parla’

Si accumulano nubi grigie sui cieli del calcio italiano. Nell’interrogatorio di oggi davanti al PM di Cremona, l’ex calciatore del Piacenza, Carlo Gervasoni è stato un vero e proprio fiume in piena rispondendo praticamente a quasi tutte le domande dei magistrati.

Ancora un brutto colpo per il nostro pallone. Gervasoni avrebbe fatto infatti i nomi di una ventina di giocatori oltre ad aver citato altre dieci partite, comprese tre di Serie A, tra le quali in due la combine sarebbe perfettamente riuscita. Non ci sarebbe alcun calciatore di primo piano, ma la situazione è comunque grave.

Atalanta, dal club ai tifosi tutti contro Cristiano Doni

I tifosi lo hanno sempre sostenuto. Il club è sempre stato dalla sua parte. Ma non oggi, non alla luce dell’ammissione di colpa dello scorso venerdì, quando ha dato voce alle proprie responsabilità di fronte al gip di Cremona. Tra Cristiano Doni e l’Atalanta scende il gelo ed il rapporto sarà difficile da ricucire. I tifosi si sentono presi in giro, tanto da dedicare all’ex capitano uno striscione significativo (“Nessuna pietà per chi tradisce”), mentre il club affida ad un comunicato ufficiale la propria delusione, scaricando di fatto il giocatore:

L’Atalanta esprime sorpresa e grande amarezza per le dichiarazioni rese venerdì davanti al Gip di Cremona dal proprio tesserato Cristiano Doni, della cui estraneità ai fatti contestatigli era sempre stata, in buona fede, fermamente convinta.

Cristiano Doni è uscito dal carcere

Cristiano Doni trascorrerà il Natale in famiglia, dopo aver passato qualche giorno dietro le sbarre per il coinvolgimento diretto nel calcio scommesse. L’ex capitano dell’Atalanta era stato sentito ieri dal gip di Cremona ed aveva ammesso le proprie responsabilità, pur non facendo riferimento a tutte le gare incriminate. L’attaccante aveva anche tenuto a precisare la completa estraneità del club orobico ai fatti contestati, sebbene ci siano ancora molti punti da chiarire in proposito.

Cristiano Doni ammette le proprie responsabilità e scagiona l’Atalanta

La punta dell’iceberg o il cuore del calcio-scommesse? Al momento è difficile da capire, ma l’unica certezza è che Cristiano Doni, ex capitano dell’Atalanta, è coinvolto in prima persona nello scandalo che dalla scorsa estate sta sconvolgendo il mondo del pallone.

Nel pomeriggio di oggi il calciatore è stato ascoltato dal gip Guido Salvini ed ha ammesso di essere direttamente responsabile della combine che portò al 3-0 di Atalanta-Piacenza, accennando anche al pareggio con l’Ascoli, sebbene quest’ultima gara debba essere ancora analizzata a fondo. Nessuna responsabilità invece per l’Atalanta, tanto che il giocatore si dice veramente dispiaciuto per la squadra, per il tifosi e per la famiglia, come ha riferito il suo legale Salvatore Pino.

Calcio scommesse: nuove indiscrezioni su Doni

Ogni giorno che passa la vicenda del calcio-scommesse, e soprattutto la posizione di Cristiano Doni, si aggravano. L’ex capitano dell’Atalanta, quando ormai poco più di 24 ore fa ha visto arrivare i carabinieri, si racconta abbia tentato di scappare in mutande. E considerando che a Bergamo si era già sotto lo zero, possiamo capire che sapeva di essere nei guai fino al collo.

Oggi emergono nuovi elementi che aggravano la sua posizione, ed in parte anche quella dell’Atalanta. E’ infatti stato scoperto un computer portatile nella sua cassaforte, del quale lui stesso negava l’esistenza. Gli inquirenti sperano che al suo interno possano trovare nuovi elementi per fare ulteriore chiarezza sulla vicenda.

Arrestato Cristiano Doni

Se l’Atalanta sperava che i 6 punti di penalizzazione per il calcio scommesse le venissero restituiti, dopo ciò che è accaduto questa notte probabilmente non ci spera più. Il suo capitano, Cristiano Doni, è stato arrestato nell’ambito di una serie di provvedimenti avviati in merito all’indagine sulle partite truccate in un giro di scommesse internazionale.

In particolare l’ormai ex capitano dei bergamaschi, che aveva già subìto una squalifica di oltre 3 anni, è stato portato in carcere per il sospetto di inquinamento delle prove dato che è stato scoperto che aveva pagato la parcella di un altro imputato, l’ex portiere Nicola Santoni, per indurlo a non parlare.

Serie A 2011/2012: conosciamo l’Atalanta

Prima di presentare l’Atalanta, che per ordine alfabetico sarebbe dovuta essere la prima squadra del nostro elenco, abbiamo voluto attendere il secondo grado di giudizio della Giustizia Sportiva perché questo cambia molto. A seconda infatti se fosse stata condannata o prosciolta, l’Atalanta si sarebbe potuta muovere sul mercato, e la “mazzata” arrivata ieri non farà altro che rendere tutto più difficile.

Certo, non è una tragedia, molte squadre con 6 punti di penalizzazione si sono poi salvate, ma a pesare sarà il fattore psicologico e, soprattutto, l’assenza di capitan Doni, uno di quelli che fanno la differenza nonostante i 38 anni. Questa spada di Damocle ha anche condizionato il mercato nerazzurro che, come vedremo, è stato davvero scarno.

Calcio scommesse, confermate le condanne per l’Atalanta e Doni

L’Atalanta ed il suo capitano Cristiano Doni speravano in uno sconto di pena nel secondo grado di giudizio, nella speranza di cominciare la prossima stagione in maniera più agevole. Ma il Giancarlo Coraggio e la Corte di Giustizia Federale non hanno avuto pietà ed hanno confermato in pieno le condanne di primo grado, con l’Atalanta che partirà da un meno sei in classifica ed il suo capitano squalifica per tre anni e sei mesi.

L’unico sorriso in casa nerazzurra arriva per Thomas Manfredini, la cui condanna a tre anni di squalifica è stata revocata. Sorrisi anche in casa Ravenna, dove il Presidente Gianni Fabbri si è visto cancellare la squalifica di cinque anni, sebbene la società non abbia avuto sconti e debba subire l’onta della retrocessione. Assolto anche lo Spezia a cui è stato tolto il punto di penalizzazione, mentre il Benevento dovrà partire da meno sei anziché da meno nove. Di seguito trovate le varie condanne decise nel primo grado di giudizio e confermate o revocate in secondo grado.

Calcio scommesse, squalifica per Doni e -7 all’Atalanta

 

Foto: Ap/LaPresse

Stefano Palazzi ha iniziato a parlare verso le 17.30, e ha fatto le sue pesanti richieste di sanzioni per i deferiti di questa scommessopoli. E come da previsioni non ci sono sconti in queste richieste, le più pesanti a carico dell’ Alessandria, del Ravenna e dell’ Atalanta per responsabilità oggettiva in relazione al deferimento del suo giocatore Cristiano Doni . Per lui è stata richiesta una squalifica di tre anni e 6 mesi che vista l’età del giocatore vorrebbe dire carriera finita.

Per l’Alessandria non ci sono state sorprese ed è stata richiesta la retrocessione  all’ ultimo posto nel campionato di appartenenza per responsabilità diretta. L’Ascoli invece  dovrebbe subire 6 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato e un’ammenda di 90.000 euro. L’Atalanta invece partirà con 7 punti di penalizzazione nel campionato 2011-2012, complicando così il suo obiettivo salvezza. Per il Ravenna è stata chiesta l’ esclusione dal campionato di competenza e assegnazione da parte Figc a campionato inferiore ed in oltre 50 mila euro di ammenda.