Follia in Senegal, spari e lanci di pietre in campo

Purtroppo dalle tragedie non si impara mai, e se questa volta la tragedia non c’è stata, è solo per puro caso. Il “teatro” di questa serata di follia è stato lo stadio di Dakar, in Senegal, dove i padroni di casa affrontavano la Costa d’Avorio per un match valido per le qualificazioni alla Coppa d’Africa 2013 che poi dà l’accesso al Mondiale 2014. I senegalesi erano già infuriati con la loro squadra per aver perso all’andata, ed ora che al ritorno erano sotto di due gol, è esplosa tutta la loro ira.

Coppa d’Africa, trionfa lo Zambia

Arriva dal Continente Nero l’ennesima conferma che il calcio non è una scienza esatta e che non sempre i più forti si aggiudicano il trofeo più ambito. La finale della Coppa d’Africa 2012 vedeva di fronte i giganti della Costa d’Avorio contro il piccolo Zambia, una delle cenerentole della kermesse, presentatasi all’atto conclusivo dopo aver battuto il Ghana.

Partita senza storia? Sì, ma solo sulla carta e nelle quote dei bookmakers, che davano per sicuri vincenti Drogba, Touré e compagnia cantando. E invece lo Zambia è riuscito a tenere alto il nome della propria bandiera, mettendo in difficoltà gli Elefanti e trascinandoli ai tempi supplementari.

Coppa d’Africa, Zambia e Costa d’Avorio in finale

Una è una sorpresa, l’altra no. Le due semifinali di Coppa d’Africa di ieri sera sono diametralmente opposte. Non per il gioco visto in campo ma per i risultati. La prima, e più sorprendente appunto, è Ghana-Zambia, con i ghanesi super favoriti grazie ad un tasso tecnico decisamente più elevato. Le Black Stars dominano in lungo e in largo, e sprecano tantissimo.

Forse erano troppo sicuri di vincere i ghanesi, e così, nonostante gli avversari non superino quasi mai il centrocampo, si permettono di sprecare di tutto. Compreso un calcio di rigore a pochi minuti dall’inizio che l’ex Udinese Gyan Asamoah si fa parare. Di qui in poi gol sbagliati a tu per tu e lisci a porta vuota si susseguono, finché non accade l’irreparabile.

Amichevoli: Italia-Costa D’Avorio 0-1

Speravamo di cominciare con un “buona la prima” e invece dobbiamo accontentarci di tanta buona volontà e di poco altro. Il ciclo di Prandelli sulla panchina azzurra si apre così come si era concluso quello di Lippi, vale a dire con una sconfitta, sebbene le sensazioni al fischio finale non siano neanche lontanamente paragonabili.

Certo, ci si aspettava qualcosa di più dalla giovane Italia messa in campo dal neo-ct contro la Costa D’Avorio, ma le attenuanti sono parecchie e si spera che da qui a settembre – quando si comincerà a giocare con i punti in palio – ci sia modo di mettere a punto qualche meccanismo in più.

Sotto il diluvio dell’Upton Park di Londra, la nazionale azzurra non è riuscita ad avere la meglio sui rocciosi africani, privi di Drogba, ma pur sempre temibili nelle ripartenze. Bene l’Italia nel primo quarto d’ora di gioco, quando Balotelli si avvicinava alla porta in un paio di circostanze, cercando anche il dialogo con il duo Cassano-Amauri.

Amauri-Balotelli-Cassano promossi titolari

Per Cesare Prandelli si avvicina il momento del debutto sulla panchina dell’Italia ed è già tempo di formazioni ufficiali sulla base delle indicazioni ricevute dai giorni di allenamento sul campo di Coverciano. Il neo-ct della nazionale italiana non fa mistero sull’11 che manderà in campo sin dal primo minuto contro la Costa D’Avorio e svela immediatamente l’arcano legato al reparto offensivo:

Parto con Balotelli insieme a Cassano ed Amauri. Mi resta qualche dubbio sul portiere e sull’esterno offensivo. In ogni caso proveremo tutto il nostro potenziale d’attacco. Spero che Cassano e Balotelli possano trovare subito la capacità di dialogare in campo. Il nostro potenziale di attacco è molto importante, ma dobbiamo mantenere un certo equilibrio.

Corea del Nord – Costa D’Avorio 0-3 – Mondiali 2010

In virtù della sconfitta contro il Brasile ed il contemporaneo 7-0 rifilato dal Portogallo alla Corea del Nord, la Costa D’Avorio poteva sperare solo in un miracolo per superare il girone di qualificazione. Ciò non significa che gli uomini di Eriksson non abbiano provato ad emulare i lusitani, con una gara tutta all’attacco e occasioni da gol a grappoli contro i nordcoreani.

Pronti via e la Costa D’Avorio avrebbe potuto portarsi in vantaggio, con Keita che si vedeva intercettare il tiro dal piede del portiere avversario. Ancora africani in avanti con Romaric, Gervinho e Drogba, al quale veniva anche annullata una rete per fuorigioco. Ma il primo gol era nell’aria ed arrivava al minuto numero 14 grazie a Yaya Toure, che lasciava partire un destro imparabile per Myong Gu.

Brasile – Costa d’Avorio 3 – 1 – Mondiali 2010

Anche il Brasile cade nella trappola del cattivo gioco che ha colpito le big del calcio mondiale, ma con la differenza che mentre Italia, Spagna, Inghilterra, Francia e Germania hanno perso o pareggiato, la nazionale carioca è riuscita almeno a portare a casa i 3 punti che le fanno passare il turno con una giornata d’anticipo.

Mondiale 2010: conosciamo la Costa d’Avorio

La Costa d’Avorio si presenta al prossimo mondiale con l’intenzione di migliorare almeno la posizione raggiunta quattro anni fa in terra tedesca, quando venne eliminata al primo turno, riportando una vittoria e due sconfitte. Del resto il calcio ivoriano ha fatto grandi passi avanti negli ultimi anni, affidandosi all’estro di parecchi suoi elementi che giocano in Europa ad altissimi livelli, a cominciare da quel Didier Drogba che nell’ultima stagione si è laureato capocannoniere in Premier League.

Vero è che nell’ultima uscita continentale (la Coppa d’Africa dello scorso inverno) la Costa d’Avorio non ha entusiasmato e, pur partendo tra le favorite, è stata buttata fuori nei quarti di finale. Ed è per questo che la federazione ivoriana ha deciso di dare una svolta all’ambiente, scegliendo un allenatore esperto come Sven Goran Eriksson, già ct dell’Inghilterra e del Messico e allenatore di diversi club prestigiosi.

Lo svedese si ritroverà ad allenare diverse stelle del calcio europeo, come Yaya Touré del Barcellona, Salomon Kalou del Chelsea, oltre al già citato Drogba e dovrà cercare di costruire una squadra intorno alle tante buone individualità. Le probabilità di passare il primo turno sono scarse, considerando che nello stesso girone ci sono Brasile e Portogallo (oltre alla Corea del Nord), ma le squadre africane hanno già dimostrato in passato di poter infastidire chiunque e chissà che la Costa d’Avorio non possa rivelarsi la mina vagante del girone.