Ronaldo, niente nazionale

E’ tornato a giocare dopo più di un anno di inattività, per la gioia dei tifosi del Corinthians e dei brasiliani tutti, che sperano di rivederlo con la maglia verdeoro.

Ronaldo: in Brasile ho ritrovato il gol e la vita

C’era una volta il Fenomeno, un ragazzotto venuto dal Brasile per incantare le platee del Vecchio Continente, segnando gol di straordinaria fattura tra dribbling e colpi da bilardo da spellarsi le mani per gli applausi. Il più forte giocatore in attività, diceva qualcuno, e forse all’epoca il Fenomeno non aveva veramente rivali sulla piazza.

Chi fermerà Ronaldo? Difficile in quegli anni trovare un difensore che riuscisse a strappargli il pallone dai piedi senza commettere fallo, ma il bresiliano non immaginava ancora che l’avversario più arcigno era proprio in quei tendini di cristallo che non ne volevano sapere di reggere la sua possente muscolatura, Infortuni a ripetizione, interventi, riabilitazione ed ogni volta la stessa domanda: tornerà quello di prima?

Oggi Ronaldo è di nuovo in campo. Non gioca più nei palcoscenici luminosi del Vecchio Continente, ma il tocco è quello di una volta ed il gol è tornato a far parte del suo quotidiano. Cinque retti in sette partite, da far invidia a qualunque attaccante del mondo. Ma non basta. Ronaldo ha ritrovato il sorriso e, come raccontato a La Repubblica, lo deve al suo Brasile, alla sua gente.

Ronaldo, il ritorno e… l’occhio nero

Quasi tredici mesi: tanto è durato il calvario di Ronaldo dopo l’infortunio al ginocchio rimediato nel campionato italiano, quando indossava la maglia del Milan e lottava disperatamente per tornare ad essere il Fenomeno.

Ma ora il peggio sembra passato, l’intervento e la lunga riabilitazione sono alle spalle e da oggi il brasiliano può dirsi nuovamente un calciatore professionista. Il debutto tanto atteso è arrivato quando da noi era notte fonda, mentre in Brasile si giocava una gara valevole per il primo turno della Coppa nazionale. Il mister del Corinthians aveva annunciato qualche ora prima l’impiego part-time del Fenomeno, attirando le attenzioni dei tifosi che si sono riversati in gran numero nello stadio della squadra ospitante (l’Itumbiara) per poter applaudire il ritorno al calcio giocato dello sfortunato campione.

Il momento tanto atteso è arrivato al minuto numero 67, quando Ronaldo ha oltrepassato la linea del fallo laterale per tornare a respirare l’aria di una gara ufficiale. Grande festa sugli spalti, ovazioni e cori di incitamento da parte del pubblico ospite che per il resto della gara non ha avuto occhi che per lui.

Ronaldo se la spassa e il mister si preoccupa

Era tornato in Brasile per riprendersi dall’ennesimo infortunio e recuperare la forma perduta, in attesa di una chiamata importante per rilanciarsi a livello internazionale. Poi le cose sono andate diversamente ed alla fine Ronaldo ha deciso di restare a casa, sebbene abbia scelto “di tradire” il suo cuore, firmando per il Corinthians.

Ma qualunque sia il club scelto per concludere la sua carriera, pare che le abitudini di nottambulo del Fenomeno non siano cambiate di molto, a giudicare dalle foto apparse sui giornali nei giorni scorsi. Una situazione che comincia a infastidire il club brasiliano, tanto che il tecnico Mano Menezes si è lamentato pubblicamente:

Queste sue abitudini creano preoccupazione e ci causano problemi. Rispetto le abitudini personali di ogni giocatore, però sono preoccupato. Non mi metterò a seguire di notte ogni mio calciatore, anche perché San Paolo è grande e non riuscirei a trovarli. Ognuno è responsabile per la propria vita professionale. L’importante è che un certo tipo di comportamento non pregiudichi il lavoro quotidiano.