Olimpiadi 2012, passano Brasile e Corea del Sud

Due sfide decisamente interessanti nei quarti di finale delle Olimpiadi 2012, con i superfavoriti del Brasile ed i padroni di casa della Gran Bretagna impegnati rispettivamente contro Honduras e Corea del Sud per guadagnare un posto in semifinale. Alla fine passano i verdeoro ed i coreani, non senza sofferenza e dopo gara tirate fino alla fine.

Uruguay – Corea del Sud 2-1 – Mondiali 2010

La fase finale della Coppa del Mondo entra nel vivo con le gare ad eliminazione diretta valide per gli ottavi. Le prime a trovarsi di fronte sono state Uruguay e Corea del Sud, che hanno dato vita ad una partita interessante con diverse occasioni da gol da una parte e dall’altra. Meglio gli asiatici nei primissimi minuti di gioco con Park  Chu-Young che calciava una punizione sul palo della porta difesa da Muslera.

Ma tre minuti dopo era la Celeste a passare in vantaggio, grazie a un destro di Suarez ben imbeccato da Forlan, non senza responsabilità del portiere avversario. L’Uruguay forte del vantaggio giocava decisamente meglio della Corea, sebbene la migliore occasione sia capitata sui piedi dello stesso numero 10 asiatico, che calciava di poco fuori dallo specchio della porta.

Nigeria – Corea del Sud 2 – 2 – Mondiali 2010

Una partita al cardiopalmo alla fine premia la Corea del Sud, ma entrambe le nazionali potevano qualificarsi senza sorprendere nessuno. Nigeria e Corea del Sud scendono in campo intenzionate a fare il risultato, ed anche se gli asiatici si qualificavano con un pareggio, hanno attaccato per tutta la gara, compresi i momenti in cui erano in vantaggio.

Le occasioni si susseguono in continuazione, e come andrà la partita lo si intuisce subito, visto che gli africani vanno in vantaggio già al 12′. Uche riceve un pallone in area crossato dalla destra e anticipa gli avversari insaccando la rete del vantaggio. Un vantaggio che però non dura molto, visto che una ventina di minuti dopo Lee Yung pareggia sugli sviluppi di un calcio di punizione.

Argentina – Corea del Sud 4-1 – Mondiali 2010

Dopo l’1-0 striminzito nel debutto mondiale contro la Nigeria, l’Argentina mostra finalmente tutto il suo valore, passeggiando allegramente sulla Corea del Sud. La gara di oggi valeva la testa del girone, visto che anche gli asiatici avevano vinto la loro prima partita, imponedosi su una Grecia senza troppe pretese. Ed alla fine è l’albiceleste a prevalere, grazie ad una gara giocata a buon ritmo sin dalle battute iniziali.

A dire il vero, per sbloccare il risultato è stato necessario un infortunio di Park Chu Young, che colpiva con un ginocchio, infilando il proprio portiere. Ma anche prima di allora l’Argentina aveva dato buoni segnali, cercando più volte la via della rete. Il raddoppio arrivava poi al minuto numero 33, grazie ad Higuain, ben servito da Burdisso, da poco entrato in sostituzione di Samuel.

Mondiale 2010: conosciamo la Corea del Sud

Il nome Corea del Sud riporta alla mente dei tifosi italiani dei brutti ricordi. Tutti ricorderanno sicuramente la cocente eliminazione dal Mondiale del 2002 che fa il paio con quella contro la Corea del Nord di 40 anni prima, ma nonostante questo non si può di certo dire che la nazionale asiatica desti preoccupazione. Nonostante sia al suo settimo Mondiale consecutivo, la Corea del Sud continua a non convincere fuori dall’Asia, tanto da far sembrare che la qualificazione sia stata ottenuta grazie alla mediocrità delle avversarie più che per meriti propri.

Inoltre quest’anno a guidare la nazionale coreana non ci sarà quella vecchia volpe di Guus Hiddink che l’ha portata fino in semifinale nel 2002, o Dick Advocaat presente nel 2006. Sulla panchina stavolta siederà il semi-sconosciuto Huh Jung-Moo, il quale ha già guidato in passato la sua nazionale e qualche club del massimo campionato coreano. Di certo non una garanzia a livello mondiale.

Pechino 2008: all’Italia il girone più facile

Le Olimpiadi si avvicinano, e l’urna di Pechino ha emesso il suo verdetto: l’Italia dovrà vedersela con Corea del Sud, Camerun e Honduras.
Questi nomi non dovrebbero far tremare i nostri azzurrini, ormai abituati al calcio che conta, ma nelle Olimpiadi tutto può succedere, e poi tra ragazzini la differenza tecnica non è così marcata come nelle nazionali maggiori.

A leggere la nostra formazione titolare non dovremmo avere problemi. Possiamo schierare un ariete come Acquafresca, due giocatori rapidissimi come Rossi e Rosina, difensori come Chiellini, Criscito, per non parlare dei centrocampisti Montolivo, Aquilani e Giovinco, o dei “panchinari” come Balotelli, Pazzini e Palladino. Insomma, una generazione di campioni che però non deve prendere sottogamba gli avversari, per svariati motivi.