Dopo essere stato per anni sul banco degli imputati, specie per vicende extracalcistiche, Diego Armando Maradona veste i panni di pubblico accusatore, puntando il dito contro chi gli avrebbe sottratto tutti i suoi trofei.
Ma andiamo per ordine, partendo dal primo ottobre 2003, data in cui fu inaguarato a Buenos Aires il museo itinerante a lui dedicato, con lo scopo di portare in giro per il mondo tutta una serie di cimeli calcistici di proprietà del “Pibe de Oro”.
Le tappe prefissate avrebbero dovuto essere varie città di Messico, Argentina, Germania e naturalmente Italia, dove l’esposizione è avvenuta nel gennaio del 2005 in quel di Napoli.
Pezzi pregiati all’interno della collezione, tra cui il Pallone d’Oro vinto dopo i Mondiali del 1986, la Scarpa d’Oro vinta in Europa, gli Olimpia d’oro e d’argento assegnatigli sempre nell’anno del trionfo mondiale con l’Argentina ed una serie di magliette storiche del numero 10, tra cui quella del Mondiale di Messico ’86 e quelle con cui vinse due scudetti ed una Coppa Uefa con il Napoli.