Da Fae a Cissè: le mille storie della Coppa d’Africa

Affascinante la Coppa d’Africa sia per la curiosità di vedere i passi avanti fatti nel calcio da paesi smembrati dalle squadre europee, sia per le vicende curiose che riguardano molti nazionali. Ogni squadra ha la sua piccola-grande storia da raccontare in un calcio che vede partire i talenti sin da ragazzini, per perderli a volte definitivamente.

E’ il caso per esempio di giocatori partiti giovanissimi per la Francia, a causa di vicende che riguardavano ben poco il calcio e poi fatti esordire nelle nazionali giovanili, con scarsa possibilità di giocare in seguito per il proprio Paese d’origine. Questo diceva la legge della Fifa che impediva di tornare indietro a chiunque avesse collezionato almeno una presenza con la maglia di un’altra nazionale. Alcuni sono stati fortunati come Vieira, Makelele, Desailly che sono addirittura riusciti a vincere un titolo mondiale con la nazionale francese, altri sono stati scartati e gli è stata negata di fatto la possibilità di partecipare a grandi avvenimenti e di aiutare il proprio paese che li avrebbe riaccolti a braccia aperte.

Per fortuna anche la Fifa si evoluta ed ha dato il nulla osta necessario per consentire ai giocatori africani e non solo di poter tornare a giocare con la maglia della propria nazionale.

Coppa d’Africa al via tra polemiche e stelle

Finalmente si parte! Stasera alle 18:00 partita inaugurale tra il Ghana e la Guinea, che aprirà ufficialmente la 26esima edizione della Coppa d’Africa.

Solite polemiche ad accompagnare la manifestazione sportiva più importante del continente africano, che priva dei pezzi migliori le squadre di mezza Europa. I presidenti dei club si lamentano da tempo della formula che prevede lo svolgimento della manifestazione ogni due anni e per di più in un periodo -tra gennaio e febbraio- in cui i campionati europei sono nel momento clou della stagione.

La replica di Issah Hayatou, presidente della Confederazione Africana, è sempre la stessa:

Non ci piegheremo ai capricci dei club europei. Fino a quando sarò io il Presidente la Coppa d’Africa si giocherà ogni due anni e a gennaio.

Stephen Appiah: niente Coppa d’Africa e carriera a rischio

Domenica alle 18:00 prende ufficialmente il via la Coppa d’Africa, con la partita inaugurale che vede i padroni di casa del Ghana opposti alla Guinea.

Molti i campioni che hanno lasciato le proprie squadre di club in Europa per arricchire questa 26esima edizione di un torneo, che diventa di anno in anno sempre più ricco di nuovi talenti da lanciare. Grande attesa quindi per l’evento, soprattutto da parte di quei giocatori che vestono maglie di squadre europee e che scendono nel “continente nero” forti dell’esperienza maturata lontano da casa.

Ma c’è anche chi, tra questi, dovrà accontentarsi di seguire l’evento dalla tv a causa di un problema che potrebbe tenerlo per sempre lontano dai campi di calcio.
Stiamo parlando della stella del Ghana, Stephen Appiah, in forza al Fenerbahce, da qualche tempo fermo per un problema al ginocchio. Pensava di recuperare in tempo per scendere in campo con la maglia della nazionale e ci teneva a far bella figura davanti al pubblico di casa.

Mputu Mapi: il re del gol nel 2007

Classifica certificata, per una volta. Non sull’onda dell’entusiasmo di tifosi o addetti ai lavori più o meno competenti, ma stilata in base ad i numeri, l’unica cosa che dovrebbe contare nel calcio, più che la fama o le prime pagine sui giornali.

Ed i numeri stavolta li dà la tedesca l’Iffhs (International Federation of Football, History and Statistics), che prende in esame i vari campionati di calcio a livello mondiale, per stabilire chi sia il bomber più prolifico.

Ne viene fuori una classifica che vede al comando due nomi poco conosciuti nel panorama internazionale, eppure capaci di segnare ben 34 reti nel corso del 2007. Si tratta di Alonso Alves dell’Heerenveen e di Eduardo Da Silva passato all’Arsenal via Dinamo Zagabria.