Buon compleanno a Francesco Totti

Trentacinque anni e non sentirli, non è da tutti, ma è da Totti. Scusate il gioco di parole, ma è il minimo che si possa fare per uno che con il gioco fa esaltare decine di migliaia di tifosi ogni domenica. Francesco Totti compie oggi 35 anni, un’età in cui molti calciatori hanno già abbandonato gli scarpini, o stanno pensando di farlo. Ma non lui che, visti gli ultimi atteggiamenti, sembra abbia intenzione di giocare ancora per molto.

Non si arrabbierebbe e non correrebbe più dei suoi colleghi ventenni Er Pupone, come l’hanno soprannominato i tifosi giallorossi oltre quindici anni fa, se avesse intenzione di dire basta con il calcio (almeno quello giocato) a fine stagione. Ed invece, a fronte di un contratto ancora lungo (e proficuo), Totti è sempre lì, a strappare applausi e le urla degli ultras se l’allenatore lo lascia in panchina, perché si sa che il suo peso specifico lì davanti è molto maggiore del ventunenne Krkic, del ventenne Borini o del venticinquenne Osvaldo. Loro possono essere sostituiti, Totti no.

Veltroni: auguri a Del Piero, uomo straordinario

Foto: AP/LaPresse

Trentasei anni e non sentirli. Trentasei primavere e non avere alcuna voglia di smettere. Trentasei candeline da spegnere sulla torta della vita, che tante soddisfazioni gli ha regalato sia a livello professionale che privato. Alessandro Del Piero festeggia oggi il suo 36esimo compleanno e lo fa da professionista, giocando ancora (e bene) in uno dei club più blasonati del mondo, al contrario di molti colleghi che alla sua età vanno in cerca di gloria e fortuna in qualche campionato minore.

Il giorno del ritiro si fa sempre più vicino, eppure sembra che Pinturicchio stia vivendo una seconda giovinezza, risultando sempre più determinante per le sorti della Vecchia Signora e stritolando un record dopo l’altro, a dispetto dell’età che avanza. Un esempio da imitare in campo e fuori, come ha ricordato oggi Walter Veltroni, tifoso bianconero ed ex sindaco di Roma.

Beckham non compra la nave e Victoria fa sciopero del sesso!

Povero David Beckham, non bastavano i tifosi dei Los Angeles Galaxy a dargli del traditore, invitandolo a tornarsene all’ombra del Pirellone, ora ci si mette anche la moglie Victoria a piantar grane!

Non che la signora sia nuova a prese di posizione (basti ricordare il lungo tira e molla allorché lo Spice Boy decise di partire per l’Italia, lasciandola solo e sconsolata in quel di Los Angeles), ma stavolta la situazione sembra ancor più grave, visto che il centrocampista della nazionale inglese si è rifiutato di esaudire una richiesta della mogliettina per il suo prossimo compleanno (scusatela, si è mossa in anticipo, considerando che l’evento si festeggerà il 17 aprile).

Veniamo ai fatti. La capricciosa signora Beckham aveva chiesto alla dolce metà un regalino niente male per le sue 36 primavere, andando a pescare in un cantiere navale italiano e scegliendo la Fantasia di MSC crociere. Di cosa si tratta?

Trapattoni: i miei primi 70 anni

Settant’anni oggi, ma non provate a chiamarlo vecchio, perché il Giuan ha ancora tanto da dare al mondo del calcio. Sua moglie da anni cerca di tirarlo via dal campo di gioco, pregandolo di lasciare l’attività per godersi finalmente una meritata pensione, ma lui, Giovanni Trapattoni da Cusano Milanino, non ne vuole proprio sapere di abbandonare il giocattolo.

La sua ultima avventura si chiama Irlanda, per ironia della sorte avversaria proprio dell’Italia nel girone di qualificazione ai prossimi mondiali. La classifica dice pari punti in vetta al girone, con uno scontro diretto da giocarsi fra una quindicina di giorni. Ed il Trap ci tiene a far bella figura di fronte ai suoi connazionali, ma ancor più vorrebbe regalare agli irlandesi un sogno, dimostrando che la sua fama di vincente non è affatto offuscata.

Eh si, perché nessun allenatore italiano ha un palmares ricco quanto il suo: 10 titoli nazionali in quattro paesi diversi (Italia, Germania, Portogallo e Austria) e con la Juventus tutte le competizioni UEFA per club e la Coppa Intercontinentale.

Buffon vuole gli auguri da Obama

Da anni non conosce il significato della parola ‘concorrenza’. Casillas gli avrà pure soffiato il titolo di miglior portiere dell’ultimo Europeo e, di conseguenza, miglior portiere del 2008, ma la leadership tra i pali è sempre in mano sua e ne passerà di tempo prima che si possa parlare di un erede.

Lui è Gianluigi Buffon, faccia da cartone animato, sorriso sempre pronto e mani usate come calamite ad afferrar palloni da una vita intera. L’ultimo periodo lo ha visto fermo ai box, spettatore impotente davanti alla tv, mentre la sua Juve macinava risultati e punti.

Ma non illudetevi che la convalescenza di Gigi sia stata caratterizzata solo da allenamenti e palestra. Nei tre mesi e mezzo di lontananza dai campi il portierone della Juve e della nazionae si è dilettato in progetti ambiziosi, l’ultimo dei quali ha visto la luce proprio in questi giorni. In occasione del suo 31esimo compleanno (oggi per la precisione) ha voluto regalarsi un nuovo sito internet, gianluigibuffon.com, nella speranza che ciò possa servire ad cementare maggiormente il rapporto con i tifosi. Ma non finisce qui. Il numero uno al mondo vorrebbe ricevere una mail dall’uomo più influente del pianeta, Barack Obama.

Festa per i 20 anni del Fantacalcio a Lucca

Buon compleanno Fantacalcio. Tutti ormai sappiamo cos’è, ma sono in pochi a sapere che oggi, 30 Ottobre, il gioco più bello del mondo (dopo il calcio) compie 20 anni. Per festeggiare questo lieto evento la Lucca Games, in collaborazione con Repubblica, ha inaugurato la festa del Fantacalcio che durerà 3 giorni, da oggi fino al 2 Novembre, e a cui potranno partecipare tutti gli appassionati di questo splendido gioco.

A condurre le danze ci saranno, oltre all’organizzazione della Lucca Games, anche da Sandro Terrani e Massimo Mazzitelli, i due organizzatori che hanno indetto un concorso per tutti gli appassionati, ma soprattutto lui, il padre fondatore del Fantacalcio, Riccardo Albini, il cervello che sta dietro il gioco che appassiona milioni di italiani, e a cui sarà possibile stringere la mano e complimentarsi nel proseguio della festa.

Ronie e Dinho: in Brasile la festa porta guai

Brasile, terra di samba, di carnevale, di calciatori dai piedi buoni e… di feste fino all’alba. Sarà anche per questo che la maggior parte dei giocatori che approda da quest’altra parte del mondo soffre di saudade e chiede di tornare in patria appena possibile. E sarà per questo che ultimamente si sente parlare spesso di grandi campioni impegnati più a dimenarsi su una pista da ballo che a dimostrare il proprio valore su un campo di calcio.

E’ questa la storia di due fenomeni del calcio giocato, uno nel pieno della propria attività agonistica, seppur in cerca di un riscatto dopo una stagione deludente, ed uno fermo da mesi ai box per l’ennesimo infortunio subito: Ronaldinho e Ronaldo. Cominciamo dal Fenomeno (con la F maiuscola), che domani soffierà sulla sua trentaduesima candelina, ma che ha vouto anticipare la festa e godersi la compagnia di parenti ed amici in una nota discoteca di Rio de Janeiro. E fin qui nulla di male.

Peccato però che ad un certo punto della serata (in realtà era l’alba) un ammiratore abbia insistito un po’ troppo per avere un autografo del brasiliano, che sentendosi strattonato, ha reagito in malo modo, provocando quasi una rissa. La serata si è conclusa con Ronaldo (decisamente alticcio) che ha preferito dileguarsi dall’ingresso posteriore per evitare i flash dei paparazzi.