Trentacinque anni e non sentirli, non è da tutti, ma è da Totti. Scusate il gioco di parole, ma è il minimo che si possa fare per uno che con il gioco fa esaltare decine di migliaia di tifosi ogni domenica. Francesco Totti compie oggi 35 anni, un’età in cui molti calciatori hanno già abbandonato gli scarpini, o stanno pensando di farlo. Ma non lui che, visti gli ultimi atteggiamenti, sembra abbia intenzione di giocare ancora per molto.
Non si arrabbierebbe e non correrebbe più dei suoi colleghi ventenni Er Pupone, come l’hanno soprannominato i tifosi giallorossi oltre quindici anni fa, se avesse intenzione di dire basta con il calcio (almeno quello giocato) a fine stagione. Ed invece, a fronte di un contratto ancora lungo (e proficuo), Totti è sempre lì, a strappare applausi e le urla degli ultras se l’allenatore lo lascia in panchina, perché si sa che il suo peso specifico lì davanti è molto maggiore del ventunenne Krkic, del ventenne Borini o del venticinquenne Osvaldo. Loro possono essere sostituiti, Totti no.