Calcio estero, il City vince la Premier, Real a quota 100

Se in Italia in questa domenica era tutto deciso e mancava soltanto l’assegnazione per l’accesso alla Champions League, i tifosi britannici hanno vissuto l’ultima giornata di campionato in maniera molto diversa. Il titolo era in bilico, e lo è stato fino ai minuti di recupero quando il Manchester United si è visto sfilare la Premier da sotto al naso.

Premier League, Manchester City ad un passo dal titolo

Ci voleva un allenatore italiano per riportare il Manchester City in vetta alla Premier League. Non bisogna cantare vittoria troppo presto, ma probabilmente sarà così perché la truppa di Mancini supera indenne la difficilissima trasferta di Newcastle. Mentre i cugini dello United affrontavano in casa lo Swansea già salvo, i bianconeri erano in piena corsa per il terzo posto che manda direttamente in Champions League. Ed infatti le due gare sono state molto diverse.

Premier League, il derby di Manchester va al City

Era la partita più attesa di tutto il weekend (anche se si è giocata di lunedì), e non ha deluso le aspettative. Il derby di Manchester è stato tutto: tensione, spettacolo, e alla fine quasi una rissa, se non fosse che l’aplomb britannico ha avuto il sopravvento sugli animi accesi. Per una volta dopo una carriera ultradecennale, possiamo affermare che Sir Alex Ferguson sbaglia la formazione. Doveva difendere i tre punti di vantaggio, è vero, ma contro una corazzata come quella del City è da pazzi chiudersi in difesa. Forse voleva fare come Di Matteo contro il Barcellona, ma gli è andata male.

Premier League: il City torna spaziale, suicidio Arsenal

In queste feste, a parte la Coppa del Re, si gioca in gare ufficiali solo in Inghilterra, ed anche se il panettone è risultato pesante per le squadre di Manchester, battute entrambe pochi giorni fa, sembra essere stato smaltito all’inizio del 2012. Almeno questo vale per il City che nel big match contro il Liverpool fa valere la propria freschezza atletica.

I Reds non sono più grandi da qualche anno ormai, ma continuano a puntare sempre sugli stessi giocatori. Scelta sbagliata visto che quelli del City corrono il doppio ed hanno partita facile. Se poi a tutto questo si aggiunge anche la papera di Reina (e non è la prima) che dopo pochi minuti spiana la strada agli avversari, allora la partita diventa a senso unico. Di Aguero il gol che sblocca la partita, con un tiro forte ma centrale che il portiere spagnolo si fa passare da sotto le braccia. Di Touré il 2-0 e di Milner su rigore il terzo gol. Balotelli può gustarsi la vittoria dalla panchina.

Premier League, crollano Manchester United e Chelsea

Fine d’anno con il botto per due delle pretendenti al titolo in Premier League. Manchester United e Chelsea non regalano soddisfazioni ai propri tifosi, incappando in clamorose sconfitte casalinghe contro avversarie tutto sommato abbordabili.

I Blues collezionano la terza debacle interna, mettendo in serio pericolo la panchina di Villas Boas. E dire che i padroni di casa erano riusciti a portarsi in vantaggio, grazie ad un rigore trasformato da Didier Drogba (al suo 150° gol con la maglia del Chelsea). Ma gli ospiti non mollavano ed alla mezzora riuscivano a siglare la rete del pareggio con Ireland. Sul finale di gara, poi, arrivavano le reti di Petrov e Bent ad affondare definitivamente i Blues.

Premier League, il Manchester United raggiunge il City nel boxing day

La Premier League ragala grande calcio anche nel periodo natalizio, quando il resto del mondo del pallone si ferma per brindare e per concedersi un periodo di vacanza. Nel giorno di Santo Stefano va dunque in scena quello che gli inglesi chiamano boxing day, quest’anno particolarmente ricco di spunti e di risultati sorprendenti.

A far festa al fischio finale delle gare del pomeriggio è il Manchester United, che batte un frastornato Wigan, approfitta del contemporaneo pareggio esterno del City ed affianca i cugini in vetta alla classifica a quota 45.

Premier League: Balotelli sempre in gol, battuto anche il Newcastle

Anche se su rigore, la storia non cambia: Mario Balotelli segna ancora (siamo già a 6 gol) ed il suo City vola. Dopo aver fatto a pezzetti molti avversari “minori” è arrivato l’esame di maturità contro una delle squadre più in forma del momento, il Newcastle che era l’unico club, a parte il City, a non aver mai perso finora. Ed il risultato è tutto dire: 3-1.

A dir la verità la partita praticamente non c’è mai. Il Newcastle si fa male da solo in tutte e tre le occasioni, regalando due rigori (il secondo lo segna Aguero) e consegnando a Richards la palla del temporaneo 2-0, mentre il gol della bandiera arriva ormai nel finale quando i giochi sono già scritti.

Premier League: vincono tutte le big, ma che fatica!

Rischiano ma vincono tutte le big della Premier League in questa undicesima giornata di campionato. La capolista, il Manchester City, se la vede brutta in casa del QPR, una squadretta piccola e senza pretese, ma che sta dando diversi grattacapi a molti avversari. La sua punta di diamante è l’ex del Perugia Bothroyd, tanto criticato in Italia quanto osannato in patria. Il centravanti del club londinese prima segna e poi fa segnare un compagno per due vantaggi che spaventano Mancini. Ma prima Dzeko e poi Silva rimettono le cose a posto e a metà secondo tempo Tourè segna la rete che vale la vittoria.

Peccato per il Manchester United che si era nel frattempo avvicinato ai cugini. La squadra del “mito” Ferguson, che oggi festeggia i 25 anni alla guida dei Red Devils e che ad inizio gara è stato accolto da eroe dai suoi giocatori, dagli avversari ed anche dalla quaterna arbitrale, fa una fatica immensa a sfondare contro il Sunderland, tanto che la vittoria arriva proprio grazie ad un’autorete di un ex dello United, Wes Brown, che forse per un attimo ha pensato di far parte ancora della truppa di Sir Alex.

Premier League: Chelsea umiliato, City imprendibile

E’ un sabato di emozioni quello che si vive in Premier League, grazie soprattutto a delle difese un po’ “allegre”, ma anche all’agonismo mostrato in campo dai grandi campioni che affollano il campionato inglese. Il big match era senza dubbio Chelsea-Arsenal, e non ha deluso le aspettative. Dopo la vittoria del City nel derby, i Blues credevano di essere gli unici in grado di fermare la squadra di Mancini, ed invece la vede scappare via a +9. Tutta colpa dell’Arsenal.

I Gunners infatti alternano un primo tempo inguardabile ad una ripresa da 10 e lode, grazie soprattutto ad un Van Persie incredibile e ad un Walcott che da solo vale l’intera squadra. Comincia bene la giornata per il Chelsea, con una dormita della difesa che permette a Lampard di sbloccare il risultato. Lo show di Van Persie comincia poco dopo la mezz’ora, segnando la rete del pareggio. E a pochi istanti dalla fine del primo tempo, un’altra dormita dei Gunners permette stavolta a Terry di riportare in vantaggio i suoi.

Premier League: un super-Balotelli dà la vetta al Manchester City

Dopo 7 giornate di fuga a braccetto, il Manchester City può finalmente mettere la freccia e superare in vetta i cugini dello United. Grazie ad un turno favorevole infatti, la squadra di Mancini riesce a mettere due punti tra sé e gli eterni rivali, portando a casa la settima vittoria su 8 partite, e approfittando del contemporaneo pareggio della truppa di Ferguson.

E dire che la vittoria non era proprio scontata, visto che contro c’era l’Aston Villa, non una squadretta, e che il Mancio non poteva disporre di Aguero infortunato, Silva, Nasri e Dzeko tenuti a riposo per la Champions e Tevez fuori rosa. Insomma, Balotelli era l’unico attaccante di ruolo a disposizione, e non ha deluso le aspettative. Anzi, tutt’altro.

Premier League: è Balotelli-Lampard show

Non ci sono state grosse sorprese in questo weekend di Premier League, ma lo spettacolo di certo non è mancato. Ne sa qualcosa Mario Balotelli che ha messo a segno uno dei gol più belli della settimana, il secondo per la sua squadra nelle partite di sabato, per lo 0-4 finale con cui il Manchester City si impone sul Blackburn.

Ma ne sa qualcosa anche il “vecchietto” Lampard, tanto criticato nelle ultime giornate, che risponde da campione con una tripletta, la quale fa seguito alla rete di Champions League. Considerando che Lampard di mestiere fa il centrocampista, tre gol in una sola gara, anche se contro l’ultima in classifica, fanno sempre piacere.

Premier League: è Manchester show, Aguero e Rooney viaggiano a suon di triplette

La Premier League perde un po’ della sua solidità e di quella fama di campionato equilibrato, e prende un po’ la via della Liga in cui ci sono soltanto 2 squadre eccezionali e le altre che dietro possono solo arrancare. I team “extraterrestri” d’Inghilterra risiedono entrambi nella città di Manchester, e non possono nulla le tanto acclamate squadre londinesi, quest’anno la capitale del calcio è la fredda città industriale in cui lo United ha finalmente un rivale.

Si chiama Manchester City, una squadra che si può permettere di lasciare in panchina Dzeko per tutta la partita, Balotelli quasi, e mandare in campo lo stesso uno squadrone da far paura. Contro il povero Wigan fa tutto Aguero, in 5 minuti, dal 13′ al 18′, chiude la gara, e poi nella ripresa segna il gol del 3-0 e lascia spazio al giovane italiano. Nel mezzo anche un rigore sbagliato da Tevez, ma poco importa, con un Kun così non pesa.

Premier League: clamoroso United, 8 gol all’Arsenal

Avremmo voluto tanto vedere questa partita con l’Udinese al posto del Manchester United, ma ci rendiamo conto che i friulani non possono essere i Red Devils. Sarebbero bastate anche la metà delle 8 reti rifilate all’Arsenal dalla squadra di Ferguson per passare il turno in Champions, ma intanto questa partita deve suonare come più di un campanello d’allarme per i Gunners che ancora non hanno sostituito a dovere i loro campioni appena partiti.

L’Arsenal non è molto sereno, come ha dimostrato anche il crollo contro il Liverpool, e così sul terreno dei campioni d’Inghilterra fanno una figuraccia. A partita ancora aperta Van Persie sbaglia un rigore, e questo porta ad un crollo psicologico che favorisce le tre reti di Rooney, le due di Young, e quelle di Welbeck, Nani e Park (appena 2 minuti dopo l’ingresso in campo). Per l’Arsenal la consolazione sta nel vedere che almeno Walcott c’è con il gol nel finale di primo tempo, e Van Persie si riscatta segnando a metà ripresa.