Calcio estero, il City vince la Premier, Real a quota 100

Se in Italia in questa domenica era tutto deciso e mancava soltanto l’assegnazione per l’accesso alla Champions League, i tifosi britannici hanno vissuto l’ultima giornata di campionato in maniera molto diversa. Il titolo era in bilico, e lo è stato fino ai minuti di recupero quando il Manchester United si è visto sfilare la Premier da sotto al naso.

Liga: super Barça stravince ancora, Real salvato dalla traversa

Gli anticipi della dodicesima giornata della Liga cominciano a delineare una classifica che non è una sorpresa per nessuno. Dopo che il Levante ha definitivamente mollato, ora potrebbe farlo anche il Valencia, rimasto finora in gioco nelle alte posizioni della classifica, ma che perdendo in casa contro il Real lo lascia scappar via.

La gara più interessante è proprio Valencia-Real Madrid, che i padroni di casa affrontano con lo spirito giusto partiti con la voglia di non fare la parte della vittima sacrificale. La partita è molto aperta, e così per sbloccarla ci vuole un episodio. E questo arriva su punizione, quando Alonso approfitta della lentezza della difesa nel disporsi in barriera, calcia verso Benzema che con un bel gesto tecnico porta in vantaggio i suoi.

Liga: Messi salva il Barça nel recupero, ed il Real scappa via

E’ una domenica diametralmente opposta quella che vivono le due squadre leader della Liga spagnola. Il Real Madrid strapazza 7-1 il povero Osasuna, mentre il Barcellona rischia di capitolare nell’acquitrino di Bilbao, e si salva solo al 91′.

Ma siccome fa più notizia il pari dei blaugrana che la super-vittoria dei blancos, partiamo da qui. Il Barcellona schiera la sua formazione migliore, ma l’Atletico gioca all’italiana, con marcatura a uomo asfissiante su Xavi in modo da non far ragionare gli uomini di Guardiola. Ed infatti i biancorossi hanno ragione visto che Messi e compagni non giocano alla grande come al solito, ed anzi vanno sotto due volte, una nel primo tempo, ed una nella ripresa. E’ il secondo tempo però quello più emozionante, con la pioggia che rende ogni giocata imprevedibile ed il pallone impazzito. Per uno strano rimpallo il Bilbao ripassa in vantaggio a 10 minuti dalla fine e, nell’assalto finale, è sempre Messi ad azzeccare lo spunto vincente, anche se favorito da batti e ribatti.

Liga: incredibile Levante, ancora primo con un gol nel recupero

Quando si parla di campionato spagnolo un po’ tutti elogiamo spesso soltanto Barcellona e Real Madrid, ma quest’anno c’è qualcosa di diverso. Si chiama Levante ed è un piccolo club che sta strabiliando il mondo. Certo, è vero che difficilmente durerà in testa e che deve ancora incontrare Barcellona e Valencia (col Real ha vinto 1-0), ma finché dura tutti gli amanti del calcio sono contenti.

Il rischio di risvegliarsi dal sogno però è stato corso ieri sera. La prima della classe ospitava il Real Sociedad, e la partita si era messa subito male con un gol degli ospiti dopo appena 4 minuti. Poi la rimonta e, ad una manciata di minuti dalla fine della partita, il pareggio di Martinez. Sembrava ormai finita, ma al 93′ Ruben Suarez fa esplodere lo stadio perché mette a segno il gol del 3-2 che lascia i rossoblù un punto sopra il Real Madrid e due sul Barcellona.

Liga: sorpasso Real in vetta, Barça imbrigliato dal Siviglia

Prima o poi doveva capitare, ed è infatti capitato. Il Real Madrid ultimamente stava giocando con più disinvoltura del Barcellona, ed anche se i blaugrana restano la squadra più forte del mondo, quando anche loro devono fare i conti con gli infortuni i problemi vengono a galla. Capita così che Guardiola possa fare affidamento soltanto su due attaccanti (Messi e Villa) nella difficile gara contro il Siviglia, e così si sente la mancanza della terza punta, visto che i biancorossi riescono a tenere a bada gli avversari. I sivigliani devono ringraziare soprattutto Javi Varas, portiere che ha soffiato il posto ad un certo Palop, mica il primo arrivato, e si vede anche come mai.

Se Varas già si merita la palma del migliore in campo entro i 90 minuti, di certo mette una ciliegina sulla torta al 95′, quando all’ultimo secondo para un rigore a Messi, diventando per un giorno eroe cittadino. E così con questo pari il Barça si lascia superare da un super-Real Madrid che sembra davvero temibile quest’anno più degli altri anni.

Liga: Higuain chiama, Messi risponde

Dopo le prime giornate di assestamento, Real e Barça riprendono a fare ciò che vogliono nella Liga, e così anche nella giornata disputata ieri strapazzano le rispettive avversarie. Nel primo pomeriggio il Real Madrid torna in vetta alla classifica grazie al sonoro 4-1 rifilato al Betis Siviglia. In gol l’incredibile Gonzalo Higuain autore dell’ennesima tripletta che gli permette di scavalcare nella classifica marcatori persino Cristiano Ronaldo, mentre a segnare la quarta rete (che poi sarebbe il gol del 2-0) ci pensa un rinato Kakà che non vedevamo in forma come nelle ultime settimane da almeno 3 anni.

Ma il primato dura poco perché, appena il Barcellona scende in campo contro il Santander, si riprende subito il suo posto. I blaugrana non hanno bisogno di presentazioni, ma quando Iniesta è in giornata di grazia è in grado di far segnare anche un bambino di 5 anni. Figuriamoci se anziché un bambino, davanti ha un certo Lionel Messi. La Pulce mette a segno due delle tre reti che mandano al tappeto gli avversari (l’altra è di Xavi), e così la classifica ora dice Barça a 17 e Real a 16.

Liga: continua la favola del Levante

Da quanti anni non capitava di aprire la classifica della Liga dopo 6 giornate e vedere in vetta alla classifica un nome diverso da Barcellona o Real Madrid? Probabilmente i nostri lettori più giovani non conosceranno la risposta, ma in ogni caso eccoci qui, con una classifica che vede, come sempre, il Barça al primo posto, ma non da solo. A fargli compagnia a 14 punti c’è il sorprendente Levante, squadra piccola e sempre abituata a viaggiare tra Serie A e B, che oggi si ritrova con un punto in più del Real Madrid.

Certo, è vero che siamo ancora all’inizio del campionato, ma andare a vincere 0-1 sul campo del Betis è un ottimo segnale, specialmente quando anche le big di Spagna faticano. Lo dimostra il Barcellona che, seppure senza correre grandi rischi e dominando la partita, porta a casa la vittoria contro lo Sporting Gijon grazie ad una sola rete, quella di Adriano che ribatte in rete un pallone che aveva colpito il palo calciato da Xavi.

Liga: anche in Spagna le grandi stentano

Se dopo tre giornate di campionato in Italia l’Inter ha un solo punto e il Milan due, in Spagna non è che vada tanto meglio a Real Madrid e Barcellona. Sarà che siamo all’inizio della stagione e ancora non tutti i meccanismi sono rodati (anche se entrambe le squadre sono cambiate ben poco rispetto alla scorsa stagione), fatto sta che le avversarie non sembrano più sottomesse come accadeva fino all’anno scorso, e danno battaglia fino alla fine.

Ne sa qualcosa Mourinho che, dopo la pesante scoppola di domenica scorsa non va oltre lo 0-0 contro il Racing Santander. Un campanello d’allarme gravissimo in quanto, nonostante nomi altisonanti e tantissimi uomini offensivi in rosa, due partite di fila senza segnare gol sono preoccupanti. Specialmente se ti chiami Real Madrid. Il Racing, da parte sua, fa una gara onesta, imbavagliando i campioni blancos ed evitando di correre grandi rischi.

Liga: il Barça getta due punti, il Real corre

Il bello del calcio è che tutto può sempre accadere. Anche se ti chiami Barcellona. Stadio Anoeta di San Sebastian, Real Sociedad-Barcellona. Guardiola lascia in panchina mezza formazione titolare risparmiata per la sfida di Champions contro il Milan, ma che la giornata non dovesse andar bene si capisce sin da subito, quando dopo mezz’ora Sanchez cade male e si infortunia, e sicuramente salterà l’appuntamento con i rossoneri.

I blaugrana però non ne risentono, e prima di quest’episodio avevano già messo sotto gli avversari chiudendo la partita già dopo 10 minuti grazie alle reti di Xavi e Fabregas. Sembrava una vittoria facile, magari una goleada, ed invece accade ciò che spesso capita alle squadre troppo forti: nella ripresa sottovaluta l’avversario, e se ne pente amaramente.

Liga, apertura col botto: il Real ne fa 6, il Barcellona 5

Siamo appena alla prima giornata del campionato spagnolo, ed è già chiaro come finirà: Real Madrid e Barcellona si giocheranno lo scudetto fino all’ultima giornata, o almeno fino all’ultimo mese. Per le altre non ce n’è. La dimostrazione la danno le due gare di apertura, con i ragazzi di Mourinho che mostrano i muscoli contro il Saragozza, e quelli di Guardiola che rispondono contro il ben più rinomato Villareal.

Ma cominciamo dalla prima gara, quella del Real Madrid. I blancos, in trasferta a Saragozza, mettono subito in chiaro che non ci tengono ad arrivare secondi anche quest’anno. Mourinho schiera il suo solito schema con Ronaldo, Ozil e Di Maria dietro Benzema, ed ha subito ragione. La resistenza dei padroni di casa finisce a metà primo tempo, quando il campione portoghese apre le marcature. Da allora sarà uno show.

Liga: 8 gol del Real all’Almeria, Cristiano Ronaldo miglior cannoniere di sempre

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Lionel Messi ha vinto due palloni d’oro di fila, il campionato ed è in finale di Champions League, e allora ha deciso di lasciare spazio a Cristiano Ronaldo almeno nell’unico traguardo che gli rimaneva: il titolo di capocanniere. La Pulce non scende proprio in campo contro il Malaga (tanto il Barcellona con le riserve vince lo stesso), mentre il Real, con tutti i migliori dall’inizio, strapazza l’Almeria 8-1, un risultato a dir poco vergognoso, visto che ci si poteva fermare molto prima.

La prima rete arriva dopo appena 4 minuti e porta la firma del portoghese, il quale in tutto segnerà due gol che lo portano a 40 reti in campionato, titolo Pichichi (capocannoniere) con il più alto numero di gol della storia della Liga, il quale sicuramente gli varrà il titolo di scarpa d’oro. Alla festa contro l’ormai retrocesso Almeria partecipa Adebayor che ne mette a segno tre, Benzema con un’altra doppietta ed il giovane Joselu che, poco prima del novantesimo, mette a segno l’ottavo gol.

Liga: Deportivo a rischio retrocessione, Valencia in Champions

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Sono lontani i tempi del Super-Depo. La squadra di Lacoruna che in Champions League faceva paura a mezza Europa non c’è più, e rischia di non esserci ancora per molto, visto che in caso di sconfitta la prossima settimana potrebbe trovarsi in Serie B.

Il Real Saragozza vince contro l’Espanyol ed un clemente Barcellona lascia almeno un punto al Deportivo, altrimenti allo stato attuale sarebbe terz’ultimo proprio insieme al Saragozza. Un solo punto li distanzia, e così la prossima giornata sarà decisiva.

Liga: al Barça basta un punto, campione di Spagna per il terzo anno consecutivo

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E sono 21 gli scudetti vinti dal Barcellona con quello che è arrivato ieri sera nel turno infrasettimanale. Uno scudetto scontato quasi sin dalla prima giornata di campionato, ma che fa impallidire i grandi club europei in quanto dimostra quanto sia forte questo club. Una rosa costruita in casa, con quasi tutti i talenti coltivati nella cantera che compongono un’ossatura vincente, dato che si tratta del terzo titolo nazionale consecutivo e del quinto negli ultimi 7 anni.

Con la vittoria del Real Madrid di martedì che aveva strapazzato 4-0 il Getafe (tripletta di Cristiano Ronaldo), i blancos avevano tentato di mettere pressione ai blaugrana, i quali però sapevano di avere lo scudetto in tasca. Bastava appena un punto contro il Levante, club che lotta per non retrocedere, ed il punto è arrivato grazie ad un gol di Keita nel primo tempo (poi pareggiato da Caicedo), e che manda i blaugrana a 92 punti (anche quest’anno è sfumato l’obiettivo dei 100 punti).

Liga: il Real chiama con 6 reti, il Barça risponde con 2

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Festa solo rimandata per il Barcellona che ora ha altri 3 matchpoint per chiudere il discorso Liga. Prova a mettergli un po’ di pressione il Real Madrid che, quando non incontra grandi club, fa sempre la parte del leone. Nell’anticipo del sabato Mourinho schiera una formazione molto offensiva contro il Siviglia e lascia carta bianca a Cristiano Ronaldo che lo ripaga con 4 gol. In rete va anche Kakà, ed il Siviglia è schiacciato 2-6.

Ma i blaugrana non sono tipi che si lasciano spaventare, e nonostante dovessero affrontare un derby, la serenità è sempre la stessa. Un gol per tempo (Iniesta e Piquè), e l’Espanyol è liquidato. Rimangono 8 punti tra i campioni di Spagna ed il Real, e mercoledì prossimo, nel turno infrasettimanale, basterà un pareggio per festeggiare la conferma del titolo.