Calcio estero, Clasico pari, solo il Bayern resta a punteggio pieno

L’ultimo weekend prima della sosta per le nazionali non poteva chiudersi meglio che con il Clasico. Barcellona-Real Madrid è la partita che attira più di tutte a livello internazionale, ed in quanto a spettacolo non ha deluso le aspettative. Il Barça per una volta non sembra quello squadrone invincibile che tutti conosciamo, soprattutto a causa dell’assenza dei due difensori centrali, e dell’infortunio di Dani Alves a partita in corso. Ma finché c’è Messi i tifosi possono stare tranquilli.

Clasico in Coppa del Re: Barcellona – Real 2-2

Non è destino, Mourinho non riesce a superare Guardiola nel Clasico, ma almeno questa volta gli va dato atto di averci provato. La gara di ritorno di Coppa del Re tra Barcellona e Real Madrid riparte dal 2-1 per i blaugrana ottenuto al Bernabeu.

Questa volta Mourinho, nonostante si giochi sul difficilissimo Camp Nou, decide di non fare le barricate come all’andata in cui aveva schierato 6 giocatori difensivi, ma commette l’errore contrario, e cioè inserire tutti i giocatori offensivi, con Higuain di punta, Ronaldo, Ozil e Kakà alle sue spalle, e Xabi Alonso e Diarra a fare da diga propositiva. Il Barcellona scende in campo con la formazione tipo, anche se dalla panchina sarebbe in grado di costruire un’altra formazione titolare che quasi non farebbe rimpiangere Messi e compagni.

Clasico in coppa del Re, vince ancora il Barça

Non c’è nulla da fare per Mourinho, evidentemente deve lasciar stare gli scontri diretti e concentrarsi su altro per poter vincere qualcosa nella Liga. Nemmeno un Barcellona con qualche defezione si riesce a battere, e ciò significa che la squadra di Guardiola è troppo più forte del Real. L’occasione del nuovo Clasico è la sfida di coppa del Re, valida per i quarti di finale disputata al Bernabeu.

Mourinho sceglie di affrontarla con uno schema tutto nuovo: tutta difesa e palla a quei tre attaccanti (Ronaldo, Benzema, Higuain) che qualcosa inventeranno, mentre Guardiola lascia a casa Valdes che in campionato aveva regalato il gol del momentaneo 1-0 ai blancos per schierare Pinto, e si copre un po’ di più con 4 difensori bloccati dietro, senza le solite scorribande sulle fasce, ed un centrocampista in più, spostando Fabregas ad esterno sinistro, anche se le intenzioni sono quelle di mantenere maggiore equilibrio.

Calcio estero: il Bayern ritenta la fuga, il Manchester United riconquista l’onore

In questo weekend di calcio internazionale le attenzioni di tutti si sono concentrate sul Clasico, ma non è detto che sia tutto lì il calcio che conta. Forse è così in Spagna, dove non ci sono altre squadre all’altezza ma la giornata che vede il Barcellona riconquistare la vetta della classifica, vede anche il Valencia sempre più solo al terzo posto, come volevano i pronostici, ed il Levante a fare la parte dell’attrazione, dato che vince ancora, stavolta contro il Siviglia, e si prende di prepotenza il quarto posto. Ma è negli altri Paesi che qualcosa si muove.

Clasico, per Mourinho è solo questione di fortuna

E’ tornato il solito Mourinho (e un po’ ci è mancato) il day after del Clasico. Dopo un silenzio stampa di tre giorni è tornato a far sentire la sua voce per tirare la solita frecciata al Barcellona:

Lo spogliatoio è triste ma tranquillo perché non è una sconfitta che rompe l’equilibrio che c’è col Barcellona. In più se vinceremo a Siviglia arriveremo a Natale primi in classifica. La sconfitta fa parte del gioco e loro sono stati più fortunati. Sull’1-0 potevamo raddoppiare con Ronaldo e il primo tempo è stato equilibrato poi hanno fatto il 2-1 non grazie al talento ma alla fortuna come sul tiro di Kakà parato in qualche modo da Valdes. La buona sorte ha sicuramente influito sul risultato.

Liga: tutto pronto per il Clasico, Messi sfida Cristiano Ronaldo anche per il Pallone d’Oro

Tre punti di distacco in classifica non sono nulla in quasi tutti i campionati del mondo, ma nella Liga spagnola sono un divario larghissimo visto che Real Madrid e Barcellona non sbagliano quasi mai un colpo e, almeno contro tutte le altre squadre, vincono quasi sempre. Per questo le due sfide del Clasico, lo scontro diretto tra queste due compagini, ogni anno diventa cruciale.

A questa fondamentale sfida i due club più forti del mondo si presentano in perfetta forma, senza assenze importanti e per la prima volta senza polemiche. Probabilmente per questo dobbiamo ringraziare Mourinho che ha deciso di auto-censurarsi fino al giorno della gara, ma ciò che conta, come sempre, è il campo.

Barcellona-Real Madrid 5-0: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Cinque schiaffoni sonori ed il sorpasso in classifica. E’ triste il primo clasico di Mourinho sulla panchina del Real Madrid nel posticipo serale della tredicesima giornata della Liga. I galacticos non hanno avuto la forza di reagire di fronte ad un Barça stellare che ha comandato la gara dall’inizio alla fine. L’orgoglio di Cristiano Ronaldo ha tentato vanamente di evitare la figuraccia in mondovisione alle merengues, ma contro i blaugrana ammirati ieri sera al Camp Nou c’era ben poco da fare.

Messi comandava il gioco dei furetti catalani e già al minuto numero 5 poteva togliersi la soddisfazione della segnatura personale, quando veniva fermato solo dal palo. Ma vantaggio non tardava ad arrivare, quando il cronometro segnava il minuto numero 10 e Xavi mandava in visibilio il popolo blaugrana. Di lì a qualche minuto arrivava anche il raddoppio di Pedro e Mourinho cominciava a temere di ricevere un pallottoliere come regalo anticipato di Natale.

Liga: Real che mazzata! Guardiola dà una lezione di calcio a Mourinho

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Il Real sarebbe tornato Galactico con Mourinho? Per adesso pare proprio di no. Anzi, l’eccesso di sicurezza viene pagato a caro prezzo. Lo Special One ha presentato al Camp Nou una squadra troppo “normale” per poter impensierire il Barcellona, e così fa la fine di tutte le altre squadre normali: chiude la gara sotto una valanga di gol.

Il Real è solo Cristiano Ronaldo, l’unico a darsi da fare, ma la difesa sembra spaesata dai continui movimenti del tridente blaugrana ed il centrocampo corre a vuoto. Da parte loro i catalani fanno quello che vogliono, tengono un possesso palla da far arrossire i tifosi blancos, e soprattutto tirano manco fossero al luna park.