Vidal cacciato dalla nazionale cilena

Arturo Vidal, centrocampista della Juventus, non parteciperà alle prossime gare di qualificazione ai Mondiali del 2014 contro Uruguay e Paraguay. Rimandato a casa perché infortunato? No, escluso per essersi presentato in ritardo (e forse ubriaco) nel ritiro del Cile. Insieme a Vidal sono stati rispediti a casa i compagni di squadra Valdivia, Beausejour, Jara e Carmona. Stando alla giustificazione ufficiale del ct Borghi:

I cinque  giocatori sono stati esclusi e rimandati a casa per aver disatteso gli accordi precedentemente presi con il corpo tecnico.

Ma la spiegazione non convince la stampa cilena, che dopo aver indagato pare sia riuscita a strappare al ct una versione diversa, secondo la quale i cinque si sono presentati in ritiro ubriachi.

Coppa America 2011: Cile – Venezuela 1-2

Foto: AP/LaPresse

Ultimo quarto di finale della coppa America 2011
Cile-Venezuela 1-2
Reti:
35′ pt Vizcarrondo (V), 25′ st Suazo (C), 36′ st Cichero (V)

In semifinale: VENEZUELA

Cile – Venezuela 1-2

A questo punto, beato chi ha pronosticato all’incontrario rispetto a ogni previsione il quartetto di semifinaliste della competizione 2011 della coppa America. Perchè è accaduto, in ciascuna delle quattro gare valevoli per i quarti di finale, l’opposto di quanto atteso. Fuori le favorite, avanti le outsiders. Ultima, in ordine di serie, il Venezuela in grado di spuntarla contro i meglio quotati del Cile nelle cui file milita il pezzo pregiato del mercato estivo, Alexis Sanchez.

In procinto di accasarsi al Barcellona delle meraviglie, el Nino Maravilla udinese non ha saputo incidere nella sfida da dentro o fuori contro i venezuelani e, assieme ai compagni, è stato costretto a deporre le armi e accettare una sconfitta meritata. Nonostante la statistica sfavorevole – per i cileni la qualificazione in semifinale sarebbe stata storica – il Cile non ha sfruttato la superiorità tecnica evidente e, al pari di Argentina e Brasile, finisce ko dopo una prestazione impeccabile del Venezuela che ha la capacità di leggere al meglio la sfida fin dalle prime battute.

Coppa America 2011: Cile e Uruguay vincono, ma passa anche il Perù

Foto: AP/LaPresse

E’ stata una giornata trionfale quella di ieri sera nella Coppa America, visto che tutte le squadre in campo possono dirsi soddisfatte del risultato. Cile e Uruguay passano il turno rispettivamente come prima e seconda, mentre il Perù, forte dei 4 punti accumulati nelle prime due giornate, passa come miglior terza, mettendo nei guai il Brasile che ora è costretto a vincere per passare il turno.

La nazionale di Sanchez, a cui questa volta viene risparmiata metà partita visto che ormai la qualificazione era in tasca, passa come prima meritatamente, anche se deve ringraziare una sfortunata autorete di Carrillo che al 92′ insacca nella propria porta se ha vinto la partita. Il Cile infatti è decisamente più forte e meriterebbe di passare in vantaggio. Alla fine della gara il pareggio non avrebbe scontentato nessuno, ma una deviazione involontaria del difensore peruviano manda la Roja a 7 punti, lasciando la propria nazionale a 4.

Coppa America 2011: pari tra Cile e Uruguay, Perù quasi qualificata

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Il girone era di quelli tosti, ma la squadra “materasso”, il Perù, potrebbe essere persino in grado di vincerlo. Nella nottata di ieri infatti le due favorite, Cile e Uruguay, si sono tolte punti a vicenda, così i peruviani, forti del pari nel primo match, vincono contro il Messico ed ora hanno bisogno di un solo punto per qualificarsi, anche se persino con una sconfitta potrebbero passare alla fase successiva.

Ma andiamo con ordine ed analizziamo il match clou tra Cile e Uruguay. La Celeste ripropone il solito schema a tre punte Cavani-Forlan-Suarez, stavolta con l’attaccante del Villareal come punta centrale, mentre la Roja vede in attacco Sanchez a fare da spalla al pilone Suazo. La gara è pimpante, ma ancora i gol faticano ad arrivare.

Brasile – Cile 3-0 – Mondiali 2010

Nessuna sorpresa nell’ottavo di finale di Coppa del Mondo che vedeva di fronte il Brasile ed il Cile, con la Seleçao che porta a casa il risultato e si prepara ad affrontare l’Olanda nella prossima gara. E dire che i cileni erano partiti bene, cercando sin dai primi minuti di mettere paura al Brasile, aggredendolo in ogni zona del campo. Ma la palla buona per passare in vantaggio capitava sui piedi di Luis Fabiano, che calciava a lato da posizione defilata. Altra buona occasione per i verdeoro prima del 10′ minuto, quando Bravo parava in tuffo una conclusione precisa di Gilberto Silva.

Alla mezz’ora, poi, l’episodio che poteva cambiare la partita, con Lucio che si spingeva fin nell’area avversaria e veniva steso da un avversario, ma l’arbitro Webb non concedeva il penalty e la gara restava ancorata sullo 0-0. Per portarsi in vantaggio il Brasile aveva bisogno di un calcio piazzato: angolo di Maicon, stacco imperioso di Juan e gol dell’1-0 per la la Seleçao.

Cile – Spagna – 1-2 Mondiali 2010

Si chiude con Cile- Spagna (e Svizzera-Honduras) la fase a gironi della Coppa del Mondo, con un girone H tutto da decifrare. Il Cile capoclassifica infatti si ritrovava di fronte una Spagna costretta a vincere per sperare nel passaggio del turno, con un orecchio all’altra gara per via della differenza reti. Nulla di deciso, dunque, men che mai l’ordine finale delle pretendenti, la seconda delle quali si sarebbe trovata di fronte sua maestà il Brasile.

Meglio la Spagna nelle prime battute di gioco con Torres che si ritrovava due volte davanti al portiere avversario. Ma il digiuno dell’attaccante del Liverpool continuava e così era il Cile a farsi pericoloso con Gonzales troppo impreciso nella conclusione. Poi la gara si faceva cattiva ed i cileni rimediavano tre cartellini gialli nel giro di sei minuti, prima che il portiere Bravo si lanciasse in un’uscita avventata, consentendo a Villa di battere dai 40 metri per il vantaggio della Spagna.

Mondiale 2010: conosciamo il Cile

Per trovare il miglior piazzamento del Cile in un campionato del mondo occorre tornare al 1962, nell’edizione disputata tra le mura amiche, quando – non senza favori – la Roja riuscì a salire sul terzo gradino del podio. Prima e dopo, solo magre figure o addirittura la casella vuota alla voce qualificazione, fino al 1998, allorché il Cile riuscì per l’ultima volta a partecipare ad una kermesse mondiale.

Ora ci riprova e scommette sulla nuova generazione di “fenomeni” che pian piano vanno uscendo dai confini nazionali per giocare qua e là in giro per il mondo e che hanno permesso al Cile di qualificarsi come seconda nel girone sudamericano, ad un solo punto dal Brasile capolista.

Europei 2008: Gruppo B

Secondo capitolo della nostra rubrica dedicata all’Europeo 2008 che si terrà in Svizzera ed Austria nel prossimo mese di giugno. Oggi andiamo alla scoperta del gruppo B, in cui si troveranno di fonte l’Austria, la Croazia, la Germania e la Polonia.

Alla vigilia del sorteggio, chiunque avrebbe firmato per essere inserito in questo girone, vista la presenza dell’Austria qualificata di diritto in quanto Paese organizzatore, ma piuttosto debole sul piano del gioco. Le amichevoli disputate negli ultimi due anni hanno confermato la pochezza tecnica degli uomini di Josef Hickersberger, che non sono andati oltre il pareggio contro Malta, Ghana, Paraguay, Repubblica Ceca, Giappone e Tunisia, rimediando sonore sconfitte contro Inghilterra, Francia, Scozia, Cile e Svizzera.

La sola vittoria nella gara con la Costa d’Avorio la dice lunga sulle possibilità di passaggio alla fase successiva dell’Europeo, che per l’Austria sarebbe già un ottimo risultato. Inutile cercare di individuare grandi nomi, in una squadra che dovrà fare affidamento soprattutto sul fattore campo e sull’entusiasmo dei giovani, desiderosi di mettersi in mostra, in una competizione dove l’Austria è al debutto assoluto.

Franco Di Santo: potenza argentina

C’era un tempo in cui l’Argentina era l’Eldorado, la terra promessa per migliaia di europei, (per lo più italiani) che salivano su una nave con una valigia di cartone piena di sogni e di speranze. Ora da lì partono giovani ambiziosi, che cercano nel Vecchio Continente il riscatto da una vita spesso difficile tra i campetti sterrati di periferia.

Certo ora ci sono i trolley e non c’è più bisogno di sopportare viaggi lunghi giorni e giorni per attraversare l’oceano, ma le speranze che animano questi ragazzi sono le medesime dei loro nonni. Il mondo sembra essersi capovolto ed ora la terra promessa, almeno dal punto di vista calcistico, è l’Europa.

Lo sanno bene i ragazzi sudamericani che cercano di mettersi in mostra nei vari tornei internazionali, pur di strappare un contratto ad un club d’oltreoceano. Il caso più eclatante in questo senso è quello dell’Argentina Under 20, completamente saccheggiata dalle squadre europee, che non si sono lasciate sfuggire l’occasione di assicurarsi i futuri fenomeni del pallone.