Tra debutti e ritorni, ecco come le big preparano il ritorno al campionato

La Juventus a Messina, il Milan a Dubai, l’Inter nel freddo lombardo, tutti alle prese con gli esperimenti pre-campionato. La squadra del giorno è senza dubbio quella rossonera. Anzi, più precisamente è uno il giocatore da tenere sotto osservazione.

Tutte le attenzioni sono state rivolte a David Beckham, e lui non ha tradito le aspettative. Infatti non ci si aspettava che facesse chissà che, ma almeno che corresse e desse l’impressione di lottare. Risultato: ha giocato 45 minuti senza fare nulla di buono nè nulla di cattivo. Considerando che si trattava della prima gara con la maglia del Milan, che contro aveva l’Amburgo e non una squadretta, e che si allena con i rossoneri da solo una settimana, si può dire che la prova è stata superata.

Tiago, solo un mese di stop

Se un anno fa avessimo detto che i tifosi bianconeri erano in apprensione per la condizione fisica di Tiago probabilmente saremmo stati presi per pazzi. E invece quest’anno è proprio

Serie A 2008/2009: Juventus

La Vecchia Signora, dopo il crollo della B e il miracoloso terzo posto della scorsa stagione a cui nessuno credeva, ritorna prepotentemente nella lista che le compete: quella delle squadre che puntano allo scudetto. Per farlo, nel perfetto stile Juve, si punta sull’ossatura già esistente, tra le più solide d’Europa (Del Piero, Buffon, Nedved, Camoranesi, ecc.), su qualche giovane interessante proveniente dal vivaio e su pochi acquisti mirati in quei reparti dove, con la Champions già in tasca, servirà un certo turnover.

Con questo obiettivo gli acquisti di questo calciomercato sono stati solo 7 (di cui molti per la panchina), che diventano 10 se consideriamo i tre ritorni a casa di Giovinco, Marchisio e De Ceglie che si siederanno in panchina con l’intenzione di rimanerci il meno possibile. Anzi, probabilmente saranno loro l’effetto sorpresa della prossima stagione.

Il punto sul calciomercato di serie A

Gli ultimi 15 giorni di calciomercato hanno contribuito ad abbassare un pò le temperature che avevano raggiunto livelli elevatissimi nei mesi precedenti. Molti colpacci sono già stati portati a termine, e così ciò che rimane ancora in circolo è solo qualche giovane promessa, qualche giocatore scontento che finalmente si è riuscito a liberare della propria squadra, o qualche campione che il proprio club non ha intenzione di liberare.

Mentre aspettiamo qualche altro botto, probabilmente atteso per la prossima quindicina di luglio, possiamo registrare la chiusura del mercato di più di una formazione di serie A. Il mese di luglio, almeno finora, è stato caratterizzato dagli acquisti delle squadre medio-piccole, e solo qualche accenno isolato delle big.

Storia degli Europei: Portogallo 2004

Ultimo appuntamento con la storia degli Europei di calcio, prima di dedicarci ampiamente alla manifestazione della prossima estate che ci vedrà scendere in campo da favoriti, nonché Campioni del Mondo in carica (come suona bene!).

Ci occupiamo oggi dell’Europeo 2004, organizzato dal Portogallo e vinto da una sorprendente Grecia proprio sui padroni di casa, che già pregustavano il dolce sapore del successo davanti ai propri tifosi.

Ancora un appuntamento amaro per i colori azzurri, nato sotto una cattiva stella e concluso ancora peggio, non solo per nostro demerito. La Nazionale era affidata a Giovanni Trapattoni, ancora sulla panchina azzurra, nonostante la figuraccia al Mondiale nippo-coreano. Già alla partenza della squadra per il Portogallo, le critiche verso il mister occupavano le pagine di tutti i giornali sportivi e non. Motivo? L’esclusione di Alberto Gilardino, sostituito da Alessandro Del Piero (com’è strano il calcio: quest’anno il capitano bianconero si trova sulla sponda opposta del fiume).