Walter Mazzarri: che bella la mia Samp!

Una stagione straordinaria ed ora alzi mano chi a settembre si sarebbe mai aspettato di vedere la Sampdoria così in alto a questo punto della stagione. Si, d’accordo, l’arrivo di Cassano rappresentava il valore aggiunto ad una rosa già discreta di suo, ma i risultati raggiunti da questa allegra brigata di ragazzi vanno al di là di ogni più rosea aspettativa.

Se c’è stata una sorpresa in questa stagione, quella si chiama Sampdoria ed il tecnico Mazzarri ne è strafelice:

All’Europa ci si pensava, d’accordo, ma onestamente nessuno credeva di riuscirci al primo anno e tantomeno di festeggiare con ancora due partite da giocare.

Supermercato Inghilterra apre ai saldi

Scemato l’interesse per i club europei a saccheggiare lo spogliatoio del Barcellona per accaparrarsi i pezzi migliori; passata la mania di vendere i propri calciatori dei club italiani, sembrerebbe che la prossima nazione a fare da ipermarket del calciomercato sarà l’Inghilterra.

Ci ha pensato Abramovich già due mesi fa a mettere sul mercato mezza squadra, a partire da due campioni come Drogba e Shevchenko, ma anche con possibilità per Lampard e Malouda, giusto per citare alcuni nomi. Adesso apre i battenti anche il Liverpool. Sembra che la società abbia in mente una mezza rivoluzione per ovviare al “fallimento” di essere arrivati solo in semifinale di Champions, e per un quarto posto in campionato che non ha dato mai ai Reds la possibilità di lottare per il titolo, come invece è successo alle altre tre squadre delle “Big Four”.

Bundesliga: Werder e Schalke chiudono il discorso Champions, Borussia salvo

Ultimo turno infrasettimanale per il campionato tedesco. La lotta per lo scudetto era già chiusa da un pezzo (e matematicamente da domenica scorsa), ma c’erano altri grandi traguardi da raggiungere, come la qualificazione in Champions o la salvezza.

La partita di cartello di questa 32esima giornata era Amburgo-Werder Brema e, in cui i padroni di casa, vincendo, avrebbero avuto ancora qualche speranza di qualificarsi per la prossima Champions League, mentre perdendo avrebbero chiuso definitivamente il discorso. Ma anche altre gare clou c’erano in questa giornata, come lo scontro per la salvezza Norimberga-Duisburg e Borussia Dortmund-Stoccarda.

Premier League: tutto rimandato all’ultima giornata

Festa rimandata per il Manchester United. Forse addirittura festa a rischio. Il 4-1 contro il West Ham è servito a poco a Cristiano Ronaldo e compagni, perchè 48 ore dopo il Chelsea ha regolato i conti con il Newcastle, uscendo dal St. James Park con i 3 punti che lo fanno riagganciare al treno dei Red Devils. Tutto si deciderà all’ultima giornata.

Ci mette impegno l’asso portoghese dello United, che nonostante la sua squadra giochi in 10 per un’ora, va a segno due volte (40esimo gol per lui quest’anno) e mette il suo zampino nelle altre due reti di Carrick e Tevez. A nulla è valsa la rete di Ashton e la buona volontà mostrata in campo dagli Hammers, che però senza più obiettivi e contro un Manchester scatenato, difficilmente avrebbero potuto ottenere di più. Non hanno fatto i conti con un Chelsea mai domo, che nonostante lo strapotere mostrato dallo United, non si scoraggia e anche in casa di un Newcastle in forma e ben messo in campo, stappa la vittoria. Ora il Manchester è avanti per la differenza reti (+17 rispetto al Chelsea), ma con 90 minuti ancora da giocare nulla è ancora detto.

Bundesliga: Bayern campione per la 21esima volta

Successo in campionato anche per il Bayern Monaco. Dopo Cannavaro, il secondo “emigrato” italiano a festeggiare è Luca Toni, che con i suoi 21 gol (per ora) ha contribuito in maniera determinante alla vittoria della Bundesliga.

21 come i titoli nazionali conquinstati dai bavaresi, difficilmente ce ne sarà stato uno così facile come quello di quest’anno. Il Bayern poteva vantare stelle di prim’ordine come Toni, Klose, Ribery, Lahm, Kahn, e l’elenco potrebbe continuare ancora, ma fermiamoci qui per non far sembrare fin troppo facile la conquista dello scudetto. Stavolta il titolo è arrivato con il minimo sforzo, dato che è bastato un tranquillo 0-0 in casa del Wolfsburg (a cui andava benissimo pareggiare con la prima in classifica) per avere la meglio sulle inseguitrici.

36^ giornata: nessun verdetto

Eh si, sarebbe stato bello festeggiare lo scudetto in uno stadio completamente vestito di rossonero, davanti ai nemici storici che da anni non godono della stessa gioia. E invece la 36^ giornata di campionato ci regala la vittoria del Milan ed ora, a due turni dal termine, le gambe cominciano a tremare.

Alla fine l’Inter riuscirà a conquistare il tricolore, ma ora la Roma è a soli 3 punti ed il calcio ci ha insegnato da tempo che non sempre si verifica il risultato più scontato.

Campionato ancora aperto, dunque, grazie ai gol di Inzaghi e Kakà e ad una gara giocata decisamente meglio dagli uomini di Ancelotti, nonostante le ottime occasioni sprecate da Crespo e compagni. Il gol di Cruz riaccendeva le speranze nerazzurre, ma alla fine l’Inter ha dovuto rinunciare al sogno di vincere il titolo con due giornate di anticipo e sotto gli occhi dei cugini.

Del Piero merita la nazionale!

Il tormentone sembra non aver mai fine: Del Piero agli Europei? Sembra molto la storia di Baggio al Mondiale nippo-coreano, quando l’Italia intera sperava in una sua convocazione, per irtrovarsi poi delusa dall’assenza del prestigioso nome dalla lista dei ventidue.

Se lo meritava Roberto in quella stagione trionfale, così come se lo merita l’Alex ammirato quest’anno. La scelta finale spetta a Donadoni e si spera di non dover rileggere una storia che conosciamo ormai a memoria.

Il capitano bianconero non ha mai nascosto il desiderio di far parte della spedizione azzurra e ha fatto di tutto e di più in questa stagione per dimostrare che nonostante i 33 anni suonati è ancora al massimo della forma, più di ragazzini che gli avanzano due o tre lustri.

R7 vince due premi ma non è ancora contento

Era da un pò che su Calciopro non ci occupavamo di Cristiano Ronaldo. Forse si è un pò risentito per questo, e quindi ha fatto subito in modo che si parli di nuovo di sè. La notizia arriva dalla sua cara Inghilterra: Cristiano è stato proclamato miglior calciatore della Premier League.

Che novità, direte voi. E la novità c’è, perchè il premio che ha ricevuto ieri gli era stato assegnato dai giornalisti sportivi inglesi (una sorta di pallone d’oro dell’isola), che lo hanno eletto Best Player of the Year. Mentre la scorsa settimana aveva ricevuto il premio di miglior giocatore anche dai suoi stessi colleghi di Premier. Insomma, una serie di trofei, ai quali potrebbe aggiungersi molto presto lo scudetto e la Champions League. Ma la notizia sta nel fatto che ancora lui non è contento. Forse pancia piena?

Peter Schmeichel: monumento danese

Abile, coraggioso, possente: in tre aggettivi è raccontata la storia di uno dei più grandi portieri degli anni novanta, che tanto bene ha fatto sia con le maglie dei club in cui ha militato sia in nazionale.

Stiamo parlando di Peter Schmeichel, classe 1963 sulla carta d’identità e classe da vendere tra i pali. Nacque in Danimarca da padre polacco e madre danese e solo a sette anni riuscì ad ottenere la cittadinanza del paese in cui era nato.

Dopo varie esperienze in club minori, approdò finalmente al Brøndby IF con il quale riuscirà a conquistare quattro titoli nazionali in cinque anni, mostrando doti straordinarie, tanto da farsi notare dagli osservatori del Manchester United, che lo portarono al di là della Manica per mezzo milione di sterline.

Caos a Manchester, Eriksson licenziato, tifosi e calciatori in rivolta

Bufera in casa Manchester, sponda City. Il vulcanico presidente, Thaksin Shinawatra, era furibondo per la sconfitta contro il Fulham, e visto che ormai il suo club è ben lontano dalla qualificazione in coppa Uefa, l’unica decisione che trovava possibile era di cacciare il responsabile di questa debacle, l’ex allenatore di Lazio e Inghilterra, Sven Goran Eriksson.

Ma il resto dell’ambiente non ci sta. I calciatori, sempre molto legati al tecnico svedese, minacciano l’ammutinamento; i tifosi si rivoltano, non vogliono il cambio di panchina e insultano il presidente; mettono in rete anche una petizione per bloccare il licenziamento del loro idolo. Ed Eriksson? Lui, con la sua solita aplomb fa finta di niente, ringrazia tutti e va per la sua strada.

Champions League: Chelsea in finale!

Aveva ragione Benitez ad essere scaramantico alla vigilia della doppia sfida con il Chelsea. Nelle due precedenti occasioni il Liverpool aveva avuto l’occasione di giocarsi il ritorno tra le mure amiche dell’Anfield Road, ma stavolta la sorte ha deciso per i campi invertiti ed è stato il Chelsea a festeggiare la qualificazione davanti ai propri tifosi.

E così dopo aver perso la semifinale nel 2005 e nel 2007, quando sulla panchina sedeva Josè Mourinho, i Blues sono riusciti finalmente a conquistare la finale di Champions League, la prima della loro storia.

La partita è stata fortemente condizionata dalla pioggia scesa copiosa sull’impianto londinese e lo spettacolo ne ha risentito più di quanto dicano i cinque gol finali.

Ligue 1: espulso Grosso per uno schiaffo e il Lione si ferma

Occasionissima persa dal Bordeaux per sperare ancora nello scudetto. Nell’anticipo di sabato il Caen rischia il colpaccio in casa della capolista Lione più nervosa che mai. Fabio Grosso, con i suoi sotto 2-1, si fa cacciare durante l’intervallo quando, al rientro nel tunnel sembra abbia sferrato uno schiaffo in faccia a Gouffran, proprio sotto gli occhi dell’arbitro. Il rosso è stato inevitabile.

L’assenza del terzino campione del mondo si sente e il Lione, nonostante Benzema riesca a pareggiare la gara dopo soli 9 minuti dalla ripresa, non riesce ad essere incisivo come altre volte, e torna a casa con un solo punto, ma tanto nervosismo da smaltire in questi giorni. Sono 19 le reti di Benzema che non segnava dall’eliminazione in Champions, proprio al momento giusto, avranno detto i suoi tifosi.

Champions League: Manchester in finale

Il Barcellona ci ha provato a spezzare l’egemonia inglese in Champions League, ma al termine della prima semifinale si ha già la certezza che a Mosca il prossimo 21 maggio ci sarà un’invasione di tifosi britannici.

Non era mai successo nella storia della manifestazione che due squadre del Regno Unito si giocassero la finalissima, a conferma del fatto che quest’anno hanno dominato in lungo ed in largo sulla scena del calcio continentale.

E’ stata ancora sfida tra Ronaldo e Messi ieri sera, ma alla fine è spuntato il piedino felice di Scholes a risolvere la questione e la partita e a regalare agli uomini di Ferguson una finale che mancava dal successo contro il Bayern di nove anni fa.