Sesta giornata del girone G di Champions League.
Stadio Meazza di San Siro, Milano: Milan-Ajax 0-2
Reti: 13′ st De Zeeuw (A), 21′ st Alderweireld (A)
Anche per i rossoneri, qualificazione già archiviata. La sfida finale del girone G contro l’Ajax diventa momento esclusivo per mettere nelle condizioni Allegri di dare opportunità a coloro i quali non hanno finora messo in statistica eccesssivo minutaggio.
Quindi, stavolta Ronaldinho gioca: sembra una prova d’appello, di sicuro conviene al brasiliano non sprecarla. Il numero 80 milanista affianca Robinho mentre Seedorf agisce alle loro spalle, solo panchina per Ibrahimovic. Non giocano neppure Gattuso, Zambrotta, Abbiati e Boateng. Tra i pali Amelia; difesa affidata a Yepes, Bonera, Thiago Silva e Antonini; mediana con Pirlo, Flamini e Ambrosini. In avanti Seedorf alle spalle del duo carioca.
Terza giornata Champions League gruppo G
Stadio Bernabeu, Madrid Real Madrid-Milan 2-0 Reti: 13′ Ronaldo (R), 14′ Ozil (R)
Tramortiti così. Con un uno-due capace di spezzare la partita in men che non si dica. Il Milan della prima parte di gara non esiste. O non resiste. Perchè di fronte le undici Merengues aggrediscono dall’istante immediatamente successivo al fischio del direttore di gara.
Tanto Real Madrid a scapito di una squadra – non ci fosse il blasone della bacheca verrebbe da dirlo – intimorita: pieni di paura, i rossoneri, il cui centrocampo fa il paio con la difesa e va in bambola davanti a un Cristiano Ronaldo tornato quello che vorrebbero sempre vedere gli sponsor. CR7, semplicemente un fenomeno a cui basta dar palla per lasciare che inventi.
Oppure, come accade al 13′ in occasione della punizione concessa ai locali, basta semplicemente consegnargliela che poi, a sistemarla a terra ci pensa da sè. Calcia con potenza e precisione mentre la barriera ospite si apre che ancora ti chiedi perchè: Amelia può solo osservare la sfera passargli di fianco, sulla sinistra, e finire in rete.
Il 4-3-1-2 di Allegri (Pato, Ibra, Ronaldinho ci sono) non fa in tempo ad assestarsi che, tanto, lui è già sfilato un’altra volta. CR7. Lo lasci al limite dell’area, conti fino a due, ha già eluso l’intervento dei marcatori e fatto in tempo a mettere in mezzo. Tra Ozil e il raddoppio ci sono 14 metri e la schiena di Bonera.
Tra Amelia e il miracolo, gli stessi metri, la stessa schiena. La sorte dice Real, seconda rete in due minuti. Mourinho gongola mentre Gattuso e compagni abbozzano una reazione: la si nota sotto il profilo agonistico, assai meno se provi a fare la conta delle conclusioni.
Seconda giornata del gruppo G di Champions League
Stadio Amsterdam Arena, Olanda Ajax-Milan 1-1 Reti: 23′ El Hamdaoui (A), 37′ Ibrahimovic (M)
Robinho di fianco a Ibra, Ronaldinho a riposo per un turno. Massimiliano Allegri decide, inoltre, di puntare ancora su Gattuso in mediana (Boateng in panchina) e dà fiducia, sulle fasce, al duo Zambrotta-Antonini.
Olandesi caricati dalla bolgia dell’Amsterdam Arena (tutto esaurito) e Jol decide di affrontare i rossoneri con atteggiamento spavaldo: tridente in cui spicca la presenza dell’uruguaiano Suarez. I primi fuochi sono degli ospiti ma la prima conclusione a rete (Abbiati smanaccia) è dei padroni di casa (Suarez).
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