Serie A 2a giornata: Milan e Roma, che tonfi!

Serie A anticipi 2a giornata:
CagliariRoma 5-1:
8′ Conti, 18′ De Rossi (R), 23′ Matri, 38′ Acquafresca, 2′ st Matri, 43′ st Lazzari
Cesena-Milan 2-0: 31′ pt Bogdani, 44′ Giaccherini

Cagliari-Roma 5-1: prosegue la serie nera della Roma al Sant’Elia di Cagliari dove non vince da 15 anni: stavolta, tuttavia, limitarsi a parlare di semplice sconfitta sarebbe poco indicativo. E’ stato un k.o. pesante, con i giallorossi quasi mai in partita e gli uomini di Bisoli in grado di gestire la gara sfruttando nel migliore dei modi episodi e qualità del collettivo. I capitolini ci lasciano le ossa: il 5-1 degli isolani equivale anche alla prima vittoria stagionale del club di Cellino.  Dopo il bellissimo gol dell’indemoniato Daniele Conti, arriva il pareggio di De Rossi, ma una sciocchezza di Nicolas Burdisso (intervento falloso in area su Conti che ci rimette 30 punti di sutura) consente ai sardi di trovare il rigore e di giocare per un’ora con l’uomo in più. Dal dischetto Matri trasforma il 2-1. Roma in tilt, Ranieri complica le cose togliendo dal campo Totti per Guglielmo Burdisso. Il Cagliari dilaga e al 37′ esulta ancora con il colpo di testa di Acquafresca che coglie impreparato Julio Sergio. In apertura di ripresa il poker è firmato dal solito Matri di testa. La Roma cerca di ridurre il pesante gap ma non va oltre qualche conclusione improvvisata da Menez e Borriello e all’ultimo minuto Lazzari segna marchia la gara con la quinta rete. Per la squadra di Ranieri un pesante passivo e un preoccupante contraccolpo a livello psicologico in vista della sfida di Champions League contro il Bayern di Monaco.

Serie A 2010/2011: Cesena

E’ sicuramente la squadra che più di tutte suscita curiosità. Il Cesena mancava dalla serie A da 19 anni, talmente tanti che ci si era quasi dimenticati di lei nel grande calcio. Quest’anno però le intenzioni sono di cambiare la storia, e raggiungere quella salvezza che, almeno ai nastri di partenza, appare alquanto improbabile.

Per colmare il gap di tasso tecnico ed esperienza, l’entourage di mercato del Cesena si è mosso molto bene, acquistando calciatori che la A la conoscono molto bene, ed hanno alle spalle anche esperienze importanti. L’ultimo, almeno in ordine di tempo, è sicuramente un ottimo colpo, e cioè quello dell’ex centrocampista della Juventus Stephen Appiah, rimasto svincolato dopo la fallimentare esperienza al Bologna.

Serie B: pokerissimo del Chievo, Albinoleffe mezzo piede in A

Ci dispiace dover parlare di calcio in una giornata in cui è avvenuto un fatto di cronaca così grave come il tentato suicidio di una poliziotta durante una partita di calcio, ma il fatto è che noi siamo qui proprio per parlare di calcio, è il nostro mestiere, e nel bene o nel male va fatto. Per la cronaca, la gara durante la quale la poliziotta ha deciso di compiere l’insano gesto era Treviso-Grosseto, interrotta al ventesimo perchè si era sentito lo sparo partito dalla sua pistola, sul punteggio di 0-1. La gara è rinviata a data da destinarsi.

Tornando al calcio giocato, la 38esima giornata di serie B consegna virtualmente la promozione nelle mani del Chievo. E’ vero che lì su hanno vinto quasi tutte, ma i veneti hanno diversi motivi per poter stare allegri. Prima di tutto, un 5-0 in casa contro lo Spezia non se l’aspettava nessuno. I liguri sono molto meno forti degli scaligeri, ma lottavano per non retrocedere, e avrebbero venduto cara la pelle in questa gara, se non avessero trovato di fronte un Chievo colossale. Altro motivo per cui stare contenti è vedere come il Bologna vince a fatica contro il Vicenza quasi salvo; che come seconda (a distanza di sicurezza di 3 punti) c’è l’Albinoleffe, che sta passando un’ottima annata, ma non ha gli effettivi che può permettersi il Chievo; e che l’altra squadra ben attrezzata, il Lecce, si fa fermare in casa da un Mantova a cui non interessa più di tanto questo campionato.

Serie B: crollo del Bologna, passa da secondo a quarto

Pronostici ribaltati in serie B. Il Bologna schiacciasassi, quello che sembrava avere una rosa non da serie A, ma da coppa Uefa, perde a Bergamo contro l’Albinoleffe e precipita al quarto posto.
Ringraziano Chievo, ma soprattutto lo stesso Albinoleffe e il Lecce, che daranno vita a 5 partite infuocate nel prossimo mese di maggio.

Nell’ennesima giornata di scontri diretti si capisce che in serie B guai a dare qualcosa per scontato, neanche quando hai tanti punti di vantaggio sugli inseguitori. E’ la lezione che dovranno imparare Chievo e Bologna, che un mese fa erano sicuri di andare a braccetto in serie A, ma che oggi vedono la seconda rispettivamente avvicinarsi a 3 punti, e allontanarsi a 2.

Serie B: Il Chievo vola a +5, dietro vince solo l’Albinoleffe

Valanga di gol nella 36esima giornata di serie B, e spettacolo a non finire. 4 scontri diretti, due per la serie A e due per evitare la serie C, grandi decadute e piccole risorte, insomma, un pò di tutto a 6 giornate dal termine di un campionato cadetto un pò troppo snobbato.

Il match clou era Chievo-Brescia, con i clivensi primi e le rondinelle che cercavano di tornare grandi. Ma purtroppo non hanno rispettato i pronostici e la grande rosa bresciana farà bene ora a prepararsi per i play-offs. Non c’è proprio partita a Verona, con i padroni di casa che partono forte e vanno in gol già dopo 5 minuti con Cesar che colpisce da solo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Brescia cerca di svegliarsi un pò, ma alla mezz’ora il solito Pellissier chiude la gara. Il secondo tempo serve solo per lo spettacolo, e si chiude con il terzo gol del Chievo che ora stacca gli inseguitori a 4 punti.

Serie B: il match clou finisce pari, e il Lecce ne approfitta

Aria d’alta quota nella 35esima giornata di serie B. Sono due le sfide che possono valere una stagione, ed entrambe non sono state avare di emozioni. Il big match era senza dubbio Chievo-Bologna, la prima contro la seconda, e l’altro era Albinoleffe-Brescia, derby per il miglior piazzamento per i play-offs.

La sfida del Bentegodi è tutta un programma. Le migliori rose della serie B (che poi sono più da serie A) si sfidano senza paura, creando occasioni su occasioni. Il primo tempo è da cardiopalma, i due portieri su superano, e al 25′ Valiani sblocca la partita in favore del Bologna. Il Chievo non si fa intimorire e si lancia a testa bassa, fino a raggiungere il pari col solito Pellissier, arrivato alla sua 18esima marcatura. La ripresa è meno emozionante, le squadre hanno già dato il meglio e si accontentano di dividersi la posta in palio che consolida le prime due posizioni.

Serie B: volata per la promozione diretta, forse solo in 4

Lì davanti vanno come un treno, e a scanso di stravolgimenti, la qualificazione diretta alla serie A se la giocheranno solo in 4. Il treno in realtà è formato da 6 vagoni, ma Brescia e Pisa sono la coda dell’espresso, che con un solo punto a testa, stanno facendo rallentare.

Chievo e Bologna fanno impressione per la facilità che hanno nell’andare in gol, e anche per la serenità che hanno quando scendono in campo, sicuri di fare risultato. La dimostrazione, come se ce ne fosse bisogno, la danno entrambe ieri pomeriggio. Il Bologna parte subito forte e va in gol con il solito Marazzina dopo soli 11 minuti. Il pareggio (fortuito) di Okaka è solo un intermezzo perchè poi la forza d’urto dei bolognesi si abbatte sui canarini, stendendoli 4-1.
Stessa cosa fa il Chievo, che segna dopo 22 minuti col suo capocannoniere Pellissier e si fa raggiungere e addirittura superare da un sorprendentemente combattivo Messina. Nel secondo tempo esce allo scoperto la classe dei clivensi e il ribaltone è solo questione di minuti.

Agostino Di Bartolomei: Il Capitano

Forte fisicamente, centrocampista roccioso, come si diceva all’epoca, con una visione di gioco fuori dal comune, un tiro potente e preciso ed un lancio che qualcuno definì “da architetto”: questo era Agostino Di Bartolomei, non un capitano, ma “il Capitano”, colui che meglio seppe interpretare il ruolo di leader in campo e fuori nella Roma degli anni ’70-’80.

Pochi come lui nel calcio, il suo nome viene accostato spesso a quello di Gaetano Scirea, altro esempio di correttezza e lealtà sportiva, di amore per la professione e senso del dovere.

Agostino nasce e cresce nella Roma povera, quella dei quartieri e della periferia degradata, ma l’amore per il calcio non ha bisogno di grandi palcoscenici per venire espresso ed il campo dell’oratorio è perfetto per mettere in mostra le doti del giovane talento. Poi arriveranno le giovanili della Roma, la conquista del Campionato Primavera e l’esordio, appena diciassettenne, in prima squadra, con quella maglia a cui ha regalato i migliori anni della sua vita, non venendo ripagato come avrebbe meritato (almeno da parte della società).

Serie B: il treno rallenta, ma nessuno ne approfitta

A 9 giornate dalla fine ancora nulla è scritto nel campionato di serie B. Le prime 6 di testa vanno come un treno, e di giornata in giornata continuano ad accumulare punti, chiudendo almeno per il momento il discorso play-offs.

Se infatti il distacco dalla settima continua ad aumentare grazie alla sconfitta del Rimini, adesso a -11 dalla qualificazione, la stessa cosa non si può dire per la promozione diretta, visto che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Ne sa qualcosa il Bologna, raggiunto all’ultimo secondo da Bernacci quando stava già pregustando la fuga. Il 2-2 conferma ancora una volta come la squadra di Arrigoni sia una delle più preparate alla promozione, ma manchi ancora di quella concentrazione e soprattutto di quel carattere che serve per fare punti anche lontano dall’Emilia.

Sebastiano Rossi: record di imbattibilità, ma che carattere!

Uno come lui farebbe comodo al Milan attuale, continuamente alle prese con problemi di numeri uno. Ed in effetti, dopo il suo addio pochi hanno saputo dimostrare di essere degni di difendere la porta rossonera. Stiamo parlando di Sebastiano Rossi, portiere tanto forte quanto controverso, con quel suo modo di fare che spesso indispettiva pubblico e critica.

Iniziò la sua carriera nel Cesena, dopo aver avuto negli anni dell’adolescenza una spiccata propensione per il basket, tanto da sfiorare l’ingaggio in A1. Nei primi anni da professionista calcò i campi della serie C con Forlì, Empoli e Rondinella Marzocco, fino al 1986, quando il Cesena lo richiamò in casa per farlo esordire in A l’anno successivo.

Ma fu il 1990 l’anno del grande salto con la cessione al Milan e l’iniziò della carriera stellare. Una stagione da panchinaro dietro l’inamovibile Pazzagli e poi finalmente la maglia numero uno per sei stagioni consecutive, in cui Seba vinse praticamente tutto in Italia ed in Europa: quattro scudetti, di cui tre consecutivi, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa Europea e tre Supercoppe italiane.

Serie B: ennesimo sorpasso, il Bologna torna in testa

Quarto cambio di capolista in quattro giornate. Stavolta tocca al Bologna risalire in vetta, persa due settimane fa, grazie alla giornata nera delle altre candidate alla promozione. Il solito Marazzina e il rigore di Adailton bastano per liberarsi di un Treviso troppo umile per impensierire una corazzata come quella rossoblù. E ora i trevigiani devono stare attenti, visto che la difficoltà che hanno nel costruire gioco, oltre che nell’andare in gol, li ha portati in zona play-out.

Il Bologna invece ritorna a convincere anche perchè Chievo, Lecce, Brescia e Albinoleffe non vanno oltre il pari, e il Pisa addirittura perde a Piacenza. Nello scontro diretto tra Brescia e Lecce giocano meglio gli ospiti, ma le rondinelle non sono un cliente facile e imbrigliano bene Tiribocchi e Abbruscato, strappando uno 0-0 che suona più come un punto guadagnato che come due persi. Ovviamente i salentini direbbero il contrario. I due punti li perde senza dubbio l’Albinoleffe, che incontrando l’Avellino quart’ultimo aveva il turno più semplice. E invece Pellicori è scatenato e segna una doppietta che lascia annichiliti i bergamaschi. Solo grazie ai loro uomini rappresentativi, Cellini su tutti, gli azzurri riescono a recuperare la partita, nonostante il doppio svantaggio a mezz’ora dalla fine. Stesso discorso per il Chievo, che incontrava l’ultima in classifica. Ma il Ravenna cerca almeno di non fare brutta figura in casa, e passa addirittura in vantaggio, pareggiato da Pellissier dopo 5 minuti. Alla fine sono proprio i romagnoli a giocare meglio, e il primato è momentaneamente salutato.

Serie B: Il Chievo torna in testa, risorge anche il Cesena

Ancora un ribaltone nella classifica di serie B. E’ durata solo una settimana la permanenza del sorprendente Albinoleffe in vetta alla classifica. Alla prima prova di maturità i bergamaschi hanno ceduto il passo ad un Pisa ben messo in campo, molto veloce e determinato, che con un gol per tempo ha riportato l’Albinoleffe con i piedi per terra.

Ma cade sul morbido perchè subito sotto di lui le altre non corrono. Anche il Bologna, ora terzo, cede in casa nel derby col Piacenza. Serafini dopo due minuti apre le danze, e si capisce subito che per i rossoblù non è giornata. Prima ci si mette l’arbitro che gli annulla due gol regolari, poi anche i biancorossi che, subito il pareggio di Marazzina, ritornano in vantaggio sempre con Serafini che regala 3 punti inaspettati alla sua squadra, che si toglie definitivamente dalla zona calda.

Serie B: Gerarchie sovvertite, l’Albinoleffe guarda tutti dall’alto

La serie B ha una nuova capolista. Chi credeva che le corazzate del Brescia, del Bologna o del Chievo potessero correre da sole, si dovrà ricredere. In vetta alla classifica, a 13 giornate dalla fine, c’è l’Albinoleffe, squadra costruita con un decimo della spesa delle formazioni precedenti.
E’ forse l’ultimo baluardo del calcio di una volta fatto di squadre che si formano dalle giovanili, e con gli anni acquisiscono quell’esperienza che serve per salire in serie A.

La dimostrazione l’hanno data gli uomini di Gustinetti quando, in una difficile partita contro il Messina, sono riusciti a strappare la vittoria al 94esimo con un gol in mischia di Peluso.
Sono stati aiutati i bergamaschi anche dalle dirette concorrenti. Il Chievo, nonostante abbia giocato in superiorità numerica per buona parte della gara, e per una ventina di minuti con due uomini in più, non è riuscito ad avere la meglio contro un durissimo Rimini, che le prova tutte per rimanere attaccato a quel carro dei play-offs che gli sfugge ormai da 3 anni a questa parte.
Stesso discorso per il Bologna, un pò troppo timoroso per essere la capolista, sul difficile campo del Lecce. I salentini partono forte, ma Tiribocchi non è il solito cobra d’area, e Zanchetta colpisce anche una traversa su punizione, e così i bolognesi si accontentano più del punto guadagnato che dei due persi. Anche perchè adesso hanno il cammino più facile tra le pretendenti alla serie A, avendo già superato molti scontri diretti.