Amichevole: Ucraina – Italia 0-2

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La giovane Italia cresce sotto la guida di mister Prandelli e – pur imbottita di “riserve” – riesce ad espugnare il non facile campo di Kiev, dove l’Ucraina studia per diventare protagonista dei prossimi Europei disputati in casa. Rispetto alla gara dello scorso venerdì contro la Slovenia, il ct azzurro ha mischiato le carte, mettendo in campo una formazione rinnovata per otto undicesimi.

Le uniche conferme rispetto alla gara di Lubiana sono state quelle di Maggio e Chiellini in difesa e quella di Aquilani a centrocampo. Per il resto, Viviano ha preso il posto di Buffon, Gastaledello e Criscito hanno completato la linea difensiva, Montolivo, Nocerino e Marchisio si sono uniti al centrocampista bianconero sulla linea mediana del campo, mentre Gilardino e Rossi si sono divisi i compiti in attacco.

Qualificazioni Euro 2012: Slovenia – Italia 0-1

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E’ una nazionale di serie B? Può darsi, ma la giovane Italia di Cesare Prandelli convince sempre più e porta a casa altri tre punti pesanti nel cammino di qualificazione verso l’Europeo del 2012.

Contro la temibile Slovenia, il ct italiano ha proposto una formazione in gran parte rinnovata rispetto alle ultime uscite, con il rientro di Buffon tra i pali, Chiellini e Bonucci chiamati a coprire il reparto difensivo centrale e la coppia Balzaretti-Maggio incaricata di coprire le fasce. A centrocampo trovano posto Thiago Motta, Aquilani e Montolivo, con Mauri leggermente avanzato a sostenere gli attacchi dell’ex coppia d’oro della Sampdoria Cassano-Pazzini.

Di Vaio ha voglia di azzurro

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Le 35 primavere si avvicinano a grandi passi, così come il momento del ritiro, che prima o poi dovrà arrivare anche per un highlander come lui. Ma Marco Di Vaio sembra aver assunto l’elisir dell’eterna giovinezza in dosi massicce, se è vero che continua a correre come un ragazzino di vent’anni ed a segnare gol pesanti per la salvezza del suo Bologna.

C’era un tempo in cui gli esemplari della sua razza avevano un posto in prima classe nell’arca della nazionale, anche se la carta di identità consigliava il ritiro e le pantofole. Ma non oggi, non con Cesare Prandelli alla guida degli azzurri, in virtù di una politica che punta sulla valorizzazione delle giovani leve e su progetti a lungo termine. Di Vaio accetta la scelta, ma sogna di poter vestire nuovamente l’azzurro almeno in una gara amichevole:

Prandelli sta seguendo un certo percorso, è giusto che sia così. Se continuo a fare bene fino a fine anno, magari una convocazione per un’amichevole sarebbe gratificante.

Prandelli: con la Slovenia gara determinante

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Dopo la pausa invernale, riprende il cammino di qualificazione dell’Italia verso l’Europeo del 2012. Il prossimo avversario si chiama Slovenia, nazionale giovane e poco esperta, ma non per questo da sottovalutare, specie tra le pareti domestiche. Cesare Prandelli non si sente i tre punti in tasca ed è consapevole della difficoltà della gara:

Affrontiamo una Slovenia molto motivata, dal grande entusiasmo, compatta e dalla grande qualità tecnica, soprattutto in attacco. Ma non dobbiamo dimenticare che noi siamo l’Italia e che la partita è determinante per il nostro cammino.

Un’Italia giovane e piena di problemi, ma motivata dalla voglia di arrivare e di dimostrare che i tre titoli mondiali conquistati non sono il risultato di eventi fortunati o di chissà quale altra strana alchimia.

Italia: Ranocchia torna a casa, forse fuori pure Cassano

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Non è una bella situazione quella che Prandelli si trova a dover affrontare a poche ore dalla sfida contro la Slovenia. La partita più importante del girone, dopo l’auto-eliminazione della Serbia, verrà infatti disputata senza infortunati eccellenti come Pirlo, senza i bad boys De Rossi e Balotelli, senza Ranocchia che non ha ancora smaltito l’infortunio e che è tornato a Milano in vista del derby, ma notizia dell’ultim’ora, anche forse senza Cassano.

Prandelli ha infatti ammesso di aver trovato un Fantantonio nervoso, oltre che lontano dalla forma dello scorso autunno. Si dice che alla base del suo nervosismo ci sia l’imminente nascita della sua primogenita che dovrebbe avvenire tra pochi giorni. Proprio quel nervosismo che lo portò tre mesi fa a litigare con Garrone.

Lippi: niente Juve, vado all’estero

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La sua ultima esperienza su una panchina è stata a dir poco deludente, con l’Italia incapace addirittura di passare il primo turno dei mondiali. Poi Marcello Lippi ha dato l’addio alla panchina azzurra, ma la voglia di allenare ancora è forte nell’allenatore campione del mondo sotto il cielo di Berlino. Il suo nome viene spesso associato alla Juventus, club che lo ha visto comandare la truppa per diversi anni. Ma il tecnico toscano non prende in considerazione l’idea di un clamoroso ritorno e volge lo sguardo all’estero:

La voglia di fare ancora 2-3 anni c’è ed è tanta ma non qui in Italia. Accetterò solo una situazione che mi piace, che mi darà uno stimolo importante.

Buffon: Prandelli è l’acquisto migliore per l’Italia

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Si è ripreso le chiavi della porta della Nazionale, dopo mesi e mesi di assenza per l’operazione all’ernia del disco, ed ora è pronto a proporsi come figura leader della giovane Italia nel cammino che porta alle qualificazione per l’Europeo del 2012. E’ un Gigi Buffon in vena di chiacchiere quello che si presenta alla conferenza stampa di Coverciano, di fronte ad una folla di giornalisti pronti ad ascoltare le parole del numero uno della nazionale italiana. L’apertura è per mister Prandelli:

Questa Nazionale ha margini di miglioramento eccezionali: 7-8 elementi sono molto giovani e non hanno un’elevatissima esperienza a livello internazionale. Fino ad ora sono rimasto piacevolmente sorpreso da questa Italia. La prima pietra su cui è nata questa squadra, ovvero l’acquisto più azzeccato è stato quello dell’allenatore. E’ l’ideale per valorizzare questo progetto. Sta a noi con le prestazioni meritarci la fiducia.

De Rossi, tre turni per la gomitata in Champions

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Niente grazia stavolta per Daniele De Rossi, che nel ritorno degli ottavi di Champions League si era lasciato andare ad un gesto sconsiderato, colpendo con una gomitata un avversario. L’arbitro non aveva sanzionato il gesto, ma la disciplinare dell’Uefa – visionando le immagini della gara – non ha potuto fare a meno di emettere la propria sentenza: tre giornate di squalifica, che terranno lontano dai rettangoli verdi europei il centrocampista della Roma per le prime giornate della prossima stagione.

L’episodio aveva fatto discutere sia per la violenza del gesto in sé che per la recidività del calciatore, che già nella gara di andata si era lasciato andare ad una reazione simile nei confronti di un avversario. A ben guardare, dunque, Capitan Futuro, come lo chiamano all’ombra del Cupolone, può esultare per la sentenza “lieve”, considerando che avrebbe potuto beccarsi una giornata di squalifica in più.

Prandelli soddisfatto: avanti così

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E’ un Cesare Prandelli soddisfatto quello che si materializza di fronte ai microfoni della Rai, al termine dell’amichevole dell’Italia con la Germania. Non che il gioco degli azzurri abbia raggiunto il massimo della sua espressione, ma bisogna ammettere che qualche passo in avanti si è visto rispetto alle ultime uscite degli azzurri, con esperimenti che cominciano a dare frutti. Il ct della nazionale italiana parla di risultato giusto alla fine della fiera:

Il pareggio è giusto, la sconfitta sarebbe stata una beffa. Abbiamo fatto una buona gara su un campo difficile. Sappiamo che siamo ancora distanti dalla Germania, ma con questo entusiasmo  potremo fare bene. Cassano? Ha avuto spunti interessanti.

Thiago Motta: fiero di essere italiano

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Il numero dei contrari non accenna a diminuire, ma Prandelli continua per la sua strada e non rinuncia a convocare i cosiddetti oriundi, giocatori con origini italiane ma non nati sul suolo nostrano. L’ultimo in ordine di apparizione è Thiago Motta, convocabile per nascita dal ct brasiliano, ma finito nella lista del selezionatore azzurro, che non ha esitato a dichiararlo abile ed arruolato, chiamandolo a difendere i colori dell’Italia nell’amichevole di domani contro la Germania. Il centrocampista nerazzurro parla di sogno realizzato e giura di sentirsi italiano fino in fondo:

La maglia della Nazionale era quella dei miei sogni. Dopo tanti anni ho avuto la possibilità di realizzare ciò che volevo e sono contento di questo. Spero di fare una grande partita, sarà una serata speciale, l’emozione non sarà paragonabile con nessuna di quelle vissute fino ad oggi in carriera. Mi sento un privilegiato per avere questa occasione e cercherò di sfruttare l’occasione al meglio delle mie possibilità. Sono nato in Brasile ma mi sento per il resto assolutamente italiano, contentissimo di essere qui con i miei compagni in Nazionale.

Prandelli: ultima possibilità per Cassano

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Il campionato infiamma gli animi come non succedeva da anni, con la corsa scudetto ancora aperta e nulla da dare per scontato. Ma in questi giorni il discorso cade sulla nazionale, impegnata il prossimo mercoledì contro una delle rivali storiche, la Germania, piena zeppa di nuove leve e decisa a riprendersi un posto di primo piano nel panorama calcistico internazionale.

Prandelli ha puntato su tre debuttanti assoluti (Thiago Motta, Matri e Giovinco) e su molti volti noti, primo fra tutti il discusso Cassano. Giusto o no convocarlo in nazionale dopo la nota vicenda che lo ha portato lontano da Genova? Il ct difende le sue scelte, ma dà una sorta di avvertimento al fantasista:

Mi sembrava giusto e doveroso chiamare Cassano. Finora ha dato un buon contributo. In questo periodo, soprattutto ieri, sta pagando il lavoro svolto. Non gli ho detto nulla di particolare perché quel che c’era da dire lo ha già detto lui: sa che ora ha l’ultima possibilità. Lui ha bisogno di mostrare comportamenti corretti con continuità.