Italia – Slovenia, Prandelli presenta due novità

In vista della gara con la Slovenia, il ct Cesare Prandelli cambia volto alla nazionale italiana, proponendo un paio di aggiustamenti che dovrebbero garantire maggior movimento su entrambe le fasce. A fare le spese della mini-rivoluzione azzurra saranno Maggio e Thiago Motta, che dovrebbero sedersi in panchina per lasciar posto rispettivamente a Cassani e Marchisio.

In realtà il tecnico non ha rilasciato dichiarazioni in proposito e con molta probabilità dovremo attendere la conferenza stampa di domani per conoscere l’undici anti-Slovenia, ma l’allenamento di oggi nel centro sportivo di Coverciano ha lasciato intendere la volontà di Prandelli di cambiare proprio quelle due pedine dello schieramento.

Prandelli: l’Italia non è il Barcellona

In attesa di conquistare i tre punti che valgono per l’accesso agli Europei del 2012 (martedì si gioca in casa contro la Slovenia), Cesare Prandelli fa un passo indietro e torna alla gara deludente contro le Isole Far Oer, quando l’Italia ha seriamente rischiato di impattare (o addirittura perdere) al cospetto della squadra materasso del girone:

Avremmo potuto interpretare meglio la partita. All’inizio sembrava un match facile e scontato, poi quando abbiamo abbassato la concentrazione si sono creati disordini. Non è un passo falso e non bisogna ricominciare da zero. E’ mancata la concretezza: quando arrivi in area di rigore non devi scambiare la palla, ma solo fare gol, perché noi siamo l’Italia e non il Barcellona, non dobbiamo ispirarci a loro e io non ho mai affermato che sono il nostro modello.

Prandelli: Italia lenta e prevedibile

La qualificazione agli Europei del 2012 è ormai messa in tasca, ma il ct Cesare Prandelli non può essere soddisfatto di fronte alla prova dei suoi ragazzi al cospetto delle Isole Far Oer, squadra presa a schiaffi a destra e a manca sin dalla notte dei tempi. L’Italia ha infilato un solo gol e bisogna ringraziare la nostra buona stella se il guardalinee non ha giudicato in fuorigioco Cassano sul passaggio di Pirlo, perché altrimenti saremmo qui ad esibirci in ben altri commenti. Prandelli è persona troppo onesta per nascondersi dietro ad un dito:

Il risultato è indubbiamente molto positivo, e di positivo c’è anche che abbiamo cercato di costruire, di creare delle occasioni palla a terra, così come ci eravamo preparati a fare nel corso del lavoro che ci ha portato fin qui. Ma siamo stati un po’ lenti e a volte un po’ prevedibili. In queste partite diventa fondamentale essere concreti fin dal primo momento, perché sfide come queste possono portarti a qualsiasi sorpresa e può accadere qualsiasi cosa.

Qualificazioni Euro 2012, i convocati di Prandelli

La Serie A è ferma per sciopero, ma i calciatori non possono certo rifiutarsi di indossare la maglia della nazionale, in vista delle gare di qualificazione agli Europei del 2012. L’Italia di Cesare Prandelli, prima nel Girone C con 16 punti, dovrà vedersela con le Isole Far Oer (a Torshavn il prossimo 2 settembre) e con la Slovenia il 6 settembre all’Artemio Franchi di Firenze.

Due le novità principali nelle convocazioni del mister azzurro, rappresentate dal ritorno di Alberto Gilardino e di Davide Astori, mentre per il resto non si registrano grandi cambiamenti rispetto al passato. Dopo il salto trovate la lista completa degli azzurri che difenderanno i colori dell’Italia nelle sfide di qualificazione all’Europeo del prossimo anno.

Prandelli esalta Cassano e Balotelli

E’ un Prandelli soddisfatto e fiducioso quello che si presenta davanti a taccuini e microfoni al fischio finale di Italia-Spagna, amichevole di lusso giocata sul terreno del San Nicola di Bari e vinta per 2-1 dagli azzurri. Forse l’Italia non meritava di portare a casa il risultato, considerando le occasioni create dalla Spagna nella seconda frazione di gioco, ma un pizzico di fortuna nel calcio non guasta mai e per una volta possiamo addormentarci con la soddisfazione nel cuore. Il ct azzurro non si esalta più di tanto, ma vuole sottolineare quanto di buona fatto dai suoi:

Dobbiamo prendere questa vittoria nella maniera giusta. Fino a quando abbiamo avuto gambe e lucidità abbiamo fatto un’ottima partita, poi ci è mancato un po’ d’ordine ed è su quello che dobbiamo lavorare ancora di più ancora. Soprattutto in fase di non possesso palla. Abbiamo avuto personalità e coraggio, abbiamo giocato, e paradossalmente abbiamo avuto anche fin troppa personalità.

Fiorentina: Della Valle furioso con i tifosi, le istituzioni e la Federcalcio

Non è di certo un bel momento per Andrea Della Valle. Dopo la contestazione di pochi giorni fa in ritiro, oggi torna a farsi sentire, minacciando (ancora una volta) di lasciare ogni incarico e mollare la società al suo destino. La mossa è stata una lettera inviata ai tifosi viola, in cui il patron ricorda i momenti belli degli scorsi anni e non si spiega come mai ora la situazione stia precipitando in questo modo.

Ne ha per tutti Della Valle, in primis con le istituzioni cittadine che dicono di star vicine al club, ma lo fanno solo con mosse simboliche come la partecipazione del sindaco Renzi al cda, ma poi all’atto concreto, come lo sblocco del progetto della Cittadella Viola, spariscono tutti.

Amichevole Italia-Spagna, i convocati di Prandelli

Foto: AP/LaPresse

Per gli impegni con i tre punti in palio manca ancora un mese abbondante, ma intanto la nazionale italiana di Cesare Prandelli si prepara ad una sfida suggestiva contro Sua Maestà la Spagna, campione d’Europa e del Mondo. L’amichevole contro le Furie Rosse si giocherà il prossimo 10 agosto sul terreno del San Nicola di Bari e per l’occasione Cesare Prandelli vuole proporre la migliore Italia possibile.

Dalle convocazioni diramate oggi spunta il nome di Daniele De Rossi, escluso dalle ultime uscite degli azzurri er motivi disciplinari. Capitan Futuro torna a disposizione del ct azzurro, in momento cruciale per la sua carriera professionistica, tra voci di mercato e tentativi della Roma di trattenerlo all’ombra del Cupolone.

Italia, qualificazioni Mondiali 2014: Abete e Prandelli soddisfatti

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Poche certezze dopo il sorteggio dei gironi di qualificazione in vista della fase finale dei Mondiali 2014 in svolgimento in Brasile. La prima, lo ribadisce il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, appena dopo l’estrazione dei gruppi (Italia nel girone B con Danimarca e Repubblica Ceca), è che quello degli Azzurri è

“un girone normale”.

Dove per normale, con ogni evidenza, si intende abbordabile, alla portata. A caldo, sembra difficile pronunciarsi diversamente: non solo perchè, come ribadisce Abete

“non abbiamo incrociato la Russia e la Francia, che erano le squadre che fondamentalmente si volevano evitare, perchè ritenute le più impegnative nella seconda fascia”,

Amichevole: Irlanda – Italia 2-0

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Si arresta contro l’Irlanda il processo di crescita dell’Italia di Prandelli. L’allievo non è riuscito a superare il maestro Trapattoni e gli azzurri concludono nel peggiore dei modi una stagione che ha portato grandi soddisfazioni in casa Italia. La fortuna ha voluto che l’involuzione sia avvenuta in una gara senza punti in palio, ma la speranza è che di qui ai primi di settembre Prandelli riesca a ritrovare la giusta quadratura per rendere effettiva la qualificazione agli Europei del 2012.

Rispetto alla gara di venerdì contro l’Estonia, il tecnico azzurro ha lasciato spazio a molte delle cosiddette seconde linee, confermando solo Chiellini, Marchisio, Montolivo, Rossi e Pirlo. Spazio dunque a Viviano tra i pali, a Cassani, Gamberini e Criscito in difesa, a Nocerino a centrocampo ed a Pazzini in attacco.

Milan: Cassano parte per non perdere la nazionale

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Tra circa 365 giorni c’è un Europeo da affrontare, e per come stanno adesso le cose, l’Italia dovrà farlo senza Antonio Cassano. Lo ha detto chiaro e tondo Cesare Prandelli ieri in conferenza stampa:

l’anno prossimo il campo conterà ancora di più rispetto a quest’anno, chi giocherà poco nel club farà molta fatica in nazionale. Cassano? Dovrà sgomitare parecchio per giocare nel Milan, anche perchè se gioca poco finisce per perdere entusiasmo e autostima.

Rimanendo a Milano Fantantonio, nonostante le grandi qualità, è destinato a fare molta panchina. Per questo l’idea di un trasferimento in una squadra che lo farebbe giocare titolare fisso non è da scartare, anche se si tratterebbe di club meno importanti del Milan.

Nazionale: Prandelli richiama Pirlo e Balotelli, fuori De Rossi

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Tempo di nazionale, tempo di convocazioni con le solite code polemiche che caratterizzano le chiamate a rapporto di Cesare Prandelli. Per la gara di qualificazione agli Europei del 2012 contro l’Estonia e per l’amichevole contro l’Eire di Giovanni Trapattoni, il ct italiano ha reinserito nella lista Mario Balotelli, mentre ha lasciato ancora fuori Daniele De Rossi.

L’attaccante del Machester City era stato escluso dall’ultima convocazione di Prandelli per via del codice di comportamento vigente nella squadra azzurra. Balotelli aveva sgarrato, intervenendo contro un avversario con un colpo proibito in gara di Europa League ed il commissario tecnico si era ritrovato costretto a fare a meno di lui per le gare contro Slovenia ed Ucraina. Stessa sorte era toccata a Daniele De Rossi, reo di aver colpito con una gomitata un avversario in Champions League.

Botta e risposta Galliani-Prandelli

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Caso diplomatico sulla rotta Milan-nazionale, a causa della dichiarazione di Prandelli sulle proprie preferenze sulla vittoria finale del campionato italiano. “Tifo Napoli” aveva detto il ct azzurro. Una frase innocente, detta forse per simpatia verso una realtà non attrezzata come le cosiddette “grandi” o addirittura non detta. Fatto sta che in casa Milan non hanno apprezzato la dichiarazione di simpatia di Prandelli, se è vero che oggi Adriano Galliani ha telefonato ad Abete per esprimere la propria contrarietà:

Sono dispiaciuto e sorpreso. Il tecnico della nazionale non può tifare per nessuno.

O forse può tifare, ma non può dirlo apertamente, come avrebbe fatto il nostro ct. Intanto però arriva la risposta del diretto interessato, che cerca di spiegare la sua uscita di ieri.

Prandelli tifa Napoli

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E’ piuttosto raro che il selezionatore di una nazionale riveli le proprie speranze sull’esito del campionato, ma Cesare Prandelli non fa mistero delle simpatie che ha in animo ed ammette di tifare Napoli per la volata scudetto:

Per lo scudetto tifo Napoli. Rivedo la mia Fiorentina degli anni passati per la capacità di coinvolgere i tifosi e per la qualità della programmazione. Anche noi a Firenze volevamo lottare per questi traguardi, il Napoli sta dando una risposta straordinaria di compattezza e merita successi.