Il video di Rod Stewart che piange dopo la vittoria del Celtic

 La vittoria di ieri del Celtic sull’imbattuto Barcellona sembra un segno del destino: il successo in Champions è arrivato infatti in concomitanza con il centoventicinquesimo anniversario dello storico club scozzese, festeggiato ieri in grande stile dai tifosi prima, e comprensibilmente dopo la partita. Battere il Barcellona ha emozionato uno dei fan più accaniti del Celtic: si tratta di Rod Stewart, cui video del pianto commosso al termine del match sta facendo il giro del mondo.

Foto Udinese – Celtic 1-1

Cinque su cinque. E’ il bilancio delle italiane approdate ai turni successivi delle coppe europee, a dimostrazione che il calcio nostrano sta lentamente risorgendo. Dopo Inter, Milan e Napoli qualificate per gli ottavi di Champions League, e Lazio promossa ai sedicesimi di finale di Europa League, gli occhi erano puntati sull’Udinese, impegnata contro il Celtic nella sesta ed ultima giornata della competizione continentale di minor prestigio.

Ai bianconeri di Guidolin bastava un pareggio per avere la certezza della qualificazione e pareggio è stato, al termine di una gara ricca di emozioni. Nonostante gli attacchi iniziali dei padroni di casa, a passare in vantaggio era il Celtic, che con Hooper al 29′ metteva in tasca il passaggio del turno. Ma l’Udinese non si arrendeva ed al minuto numero 45 trovava il pari con il solito Di Natale.

Celtic – Udinese 1-1: fotogallery

Continua in maniera positiva il cammino dell’Udinese in Europa League, nonostante la scelta di Guidolin di schierare una formazione di riserve contro il temibile Celtic di Glasgow. La serata dei bianconeri partiva nel peggiore dei modi, allorché Ekstrand atterrava Hooper all’interno dell’area di rigore, consentendo ai padroni di casa di portarsi in vantaggio con Ki, che freddava Handanovic dagli undici metri.

Il Celtic aveva poi l’occasione per raddoppiare, ma l’Udinese riusciva a contenere il passivo fino al termine della prima frazione di gioco. Guidolin a quel punto inseriva Isla e Benatia (più tardi anche Armero) ed i bianconeri si mostravano più quadrati e meno vulnerabili. Ed al minuto 88 arrivava finalmente il pareggio di Abdi su calcio di rigore, che consente ai bianconeri di portarsi in testa al Gruppo I con 4 punti in compagnia dell’Atletico Madrid.

Amichevoli: buona Inter contro il Celtic, ma infortunio serio per Nagatomo

Foto: AP/LaPresse

Può essere soddisfatto a metà Gasperini dopo il match di ieri sera contro il Celtic. Complice anche la troppa veemenza degli avversari, un po’ esagerata per un’amichevole (anche se in palio c’era la Dublin Cup), non tutto è andato per il verso giusto, in particolar modo dal punto di vista caratteriale, ma alla fine, almeno negli schemi offensivi, l’Inter è parsa già piuttosto in forma.

Ciò che c’è da rivedere sono gli schemi difensivi, visto che se non fosse stato per un super-Castellazzi, ieri l’Inter avrebbe rischiato persino la sconfitta. Ma andiamo con ordine. Parte subito bene l’Inter che dopo appena 6 minuti è già in vantaggio. L’assist è di Stankovic, la conclusione di Castaignos, bella, potente e precisa, ed è 1-0.

Eurogaffe di Trefoloni: no a ripetizione della partita

Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Così può essere riassunto quanto accaduto ieri sera in una gara valevole per la prima giornata di Champions League (occhio ragazzi, non una partita tra scapoli e ammogliati, ma la competizione più importante in Europa a livello di club).

Nell’occhio del ciclone un arbitro italiano (ma non avevamo i migliori del mondo?), Matteo Trefoloni, protagonista di un episodio che farà molto discutere di qui alla fine della fase a gironi.

Il motivo? Un clamoroso scambio di persona che ha portato all’espulsione di un giocatore al posto di un altro, con tanto di polemiche durante e dopo la gara. Ma c’è di più. Il fischietto italiano non solo ha danneggiato la squadra sul momento, ma non ha nemmeno ammesso l’errore in seguito, visto che sul referto non si fa il minimo accenno a quella che ormai tutti chiamano la euro-gaffe! Volete saperne di più?

Dall’Italia al Brasile, passando per la Scozia, ecco la situazione nei campionati di tutto il mondo

Domenica, giornata dedicata al campionato. Finito quello di serie A, e della maggior parte dei campionati nazionali europei, cerchiamo di fare un piccolo riassunto, per capire anche il quadro degli eventi e delle prossime competizioni internazionali che ci aspettano nella stagione 2008/2009.

Il campionato italiano, come detto e stradetto, è stato vinto all’ultima giornata dall’Inter, per la terza volta consecutiva (di cui due sole sul campo). In Champions League, con i milanesi, ci andrà la Roma, finita solo 3 punti dietro i nerazzurri. In Inghilterra si conferma campione lo United, che come l’Inter ha dovuto aspettare l’ultima giornata per esultare. A darle battaglia fino all’ultimo c’è stato il Chelsea, che ha mollato solo negli ultimi minuti dell’ultima gara di campionato, quando ormai i Red Devils vincevano e il sorpasso era impossibile. E così solo due sono stati i punti che hanno diviso le due finaliste di Champions League, che sarebbero potute arrivare tranquillamente pari, assegnando la vittoria ugualmente alla squadra di Alex Ferguson.

Streakers: tra esibizionismo e pubblicità

Avete mai sentito parlare di Mark Roberts? Magari non ricorderete il nome, ma di certo avete ancora davanti agli occhi qualche sua esibizione su un campo di calcio. Per quale squadra giocava? Per se stesso o per qualche sponsor, che pensava bene di utilizzarlo come testimonial per le proprie campagne pubblicitarie. Un attore? Quasi.
Tranquilli, il gioco del “chi è?” finisce qui: Mark Roberts è un disoccupato inglese, oggi 42enne, che nel corso degli anni si è esibito in oltre 380 streaks completi, diventando un vero numero uno nel suo campo.

Giusto per intenderci, lo streaker è uno di quei pazzi scatenati, che tante volte abbiamo visto correre nudi su un campo di calcio, interrompendo partite per lo più importanti o comunque molto seguite da pubblico e tv. Un siparietto che diverte sicuramente gli spettatori, ma che il più delle volte fa infuriare i protagonisti in campo, costretti ad interrompere il gioco, per aspettare che l’intruso venga fermato e portato via a forza.

Immaginate ora cosa significhi ripetere la scena per 380 volte, mostrare il proprio corpo nudo, quanto e più di un attore porno. Da pazzi! Eppure il buon Roberts lo ha fatto, guadagnandosi la fama di principe degli streakers, nonché un discreto gruzzoletto sul conto in banca. Eh si, perché, nonostante lui ci racconti la storiella del “clown” che vuole solo far divertire il pubblico, non si può negare che almeno parte delle sue performances siano state abbondantemente ripagate con fior di sterline.

Mondiale per Club

Nella mattinata di giovedi, dopo 12 ore di volo, alle 17.12 locali (9.12 italiane), il Milan Campione d’Europa è approdato in Giappone dove verrà disputato il Mondiale per Club. Queste