Milan: Pirlo non rinnova, possibile addio a giugno?

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Pirlo non è più insostituibile. Per questo del suo contratto da 5 milioni di euro a stagione si può fare tranquillamente a meno. E’ questa l’idea che circola negli ambienti milanisti in queste ore, messi in preallarme da due notizie: il rinvio da parte del calciatore della discussione sul rinnovo contrattuale e l’interessamento da parte di altri club.

Pirlo ha un contratto che scade alla fine della prossima stagione, dunque non c’è alcuna fretta di rinnovarlo, se entrambe le parti sono d’accordo nel farlo. Il problema è che ora Allegri, visti i continui infortuni del centrocampista, ha trovato un modulo vincente che non prevede il suo utilizzo, ma con 3 centrocampisti di quantità, a cui il tridente delle meraviglie può sopperire in qualità.

Ancelotti si sfoga: non sono come Ferguson

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C’è malumore in quel di Londra, sponda Chelsea, dove il nostro Carletto Ancelotti sta vivendo il primo momento di difficoltà da quando ha scelto di approdare alla corte di Abramovič. Le due sconfitte consecutive rimediate nelle ultime giornate non contribuiscono a rasserenare un ambiente scosso dalle ultime indiscrezioni di radiomercato che vorrebbero il tecnico italiano sulla via dell’abbandono alla panca sin dalla prossima estate.

Ancelotti ha voluto mettere subito i puntini sulle “i” in questo senso, rassicurando la piazza sul suo futuro, ma è evidente che qualcosa si è rotto e l’ingranaggio non gira più come dovrebbe:

Tutto quanto riportato dai giornali inglesi è falso. Ho un contratto fino al 2012 e intendo onorarlo. Sto bene al Chelsea, mi trovo bene con la società e con i giocatori.

Premier League: Chelsea sconfitto e campionato riaperto

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Il Chelsea aveva il campionato in mano, ma almeno per adesso ha bruciato il suo vantaggio. A Birmingham arriva la seconda sconfitta consecutiva per gli uomini di Ancelotti che stanno pagando una partenza a razzo, e questo permette alle avversarie di avvicinarsi, ed al Manchester United addirittura di agganciare il primo posto.

Male i Blues, giocano senza mordente e così una rete dei padroni di casa basta a stendere l’incredibile armata londinese. Ne approfitta lo United che, ritrovato Rooney, ritrova anche la sicurezza. Non segna lui, ma i due gol dei suoi compagni bastano ad avere la meglio sul Wigan e a raggiungere a quota 28 punti la capolista. Malissimo invece l’Arsenal, che aveva l’opportunità di attuare il sorpasso, e nel derby contro il Tottenham ci stava anche riuscendo, arrivando al 50′ in vantaggio di due gol. Molto bene gli uomini di Wenger nel primo tempo con i gol di Nasri e Chamakh, ma nella ripresa si addormentano e prima Bale accorcia le distanze, e poi Van Der Vaart e la deviazione di Kaboul a 4 minuti dal termine completano la rimonta.

Chelsea sempre più italiano: licenziato Wilkins, arrivano Maldini, Galli o Zola

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E’ successo tutto in pochi minuti. Durante la sfida tra Chelsea riserve e Bayern Monaco riserve, l’assistente di Carlo Ancelotti, Ray Wilkins, è stato convocato dalla dirigenza dei Blues che gli hanno comunicato il licenziamento. Una notizia shock, che lui non si aspettava minimamente e che rimane avvolta dal mistero.

Non si sa infatti se a volere la sua testa fosse Ancelotti, Abramovich o qualche altro dirigente, ma fatto sta che non si conosce nemmeno il motivo, ed è strano visto che lui è uno dei professionisti più apprezzati del campionato inglese. La sua funzione lo scorso anno è stata di insegnare il calcio britannico ad Ancelotti, assisterlo con la lingua ed inserirlo nella squadra. Ma ha anche funzioni tecniche da vero e proprio vice, e dunque il suo compito non si poteva dire già concluso.

Drogba ha la malaria

Nell’ultimo turno di campionato Didier Drogba non era sceso in campo dal primo minuto a causa di una fastidiosa febbre. Un’influenza ci può stare in questo periodo dell’anno ed i

Pallone d’oro Fifa: i 23 candidati

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La rivista France Football ha reso noti i nomi dei 23 candidati al Pallone d’Oro Fifa, la prima edizione del premio per il miglior calciatore dell’anno solare. Il 2010 infatti, per la prima volta, non vedrà i soliti due premi, e cioè il Pallone d’Oro ed il Fifa World Player, diventati ormai un doppione l’uno dell’altro, e così saranno fusi in uno unico.

Come era facile attendersi, l’Italia subisce ancora una volta l’umiliazione di non vedere nemmeno uno dei suoi calciatori in lizza (non ci sono nemmeno francesi però), ma non mancano i calciatori che giocano in serie A. Ovviamente premiata l’Inter campione d’Europa, anche se mancano nomi importanti come quelli di Milito, che con i suoi gol è stato determinante nella scorsa stagione, ma è apparso sottotono sia al Mondiale che in questo avvio di campionato, Lucio e Zanetti, mentre non potevano mancare i rappresentanti della nazionale campione del mondo della Spagna che vanta ben 7 candidati, tra cui però non compare Fernando Torres, che ha passato gli ultimi 6 mesi a combattere con uno stato di forma precario.

Premier League: l’Arsenal batte il City e fa un regalo al Chelsea

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A questo punto solo il Chelsea può essere l’avversario di sé stesso. Mancano ancora 29 partite, ma i Blues continuano a mostrare una superiorità senza limiti nei confronti delle avversarie. Se a questa si aggiunge che le inseguitrici si tolgono punti l’una con l’altra, allora Ancelotti può dormire sonni tranquilli.

I Blues infatti non fanno molta fatica contro il Wolverhampton, vincono con il più classico dei risultati (2-0 e controllo del match) ed osservano dall’alto le avversarie che arrancano alle sue spalle. Bene il Manchester United che, nonostante il problema con Rooney, ha subito trovato la forza di rialzare la testa con Javier Hernandez. E’ sua la doppietta che permette ai Red Devils di battere la forte resistenza dello Stoke City e agganciare Arsenal e Manchester City al secondo posto a -5 dal Chelsea.

Premier League: il Chelsea scappa, altro scivolone dello United

Si riprende alla perfezione il Chelsea dopo lo stop di 7 giorni fa in quel di Manchester. La sconfitta contro la squadra di Mancini è stata solo una parentesi, e appena si ritorna in campo il Chelsea è il solito squadrone da paura. Stavolta contro c’era l’Arsenal, uno dei pochi club in grado di fermare la corazzata di Ancelotti, ed in effetti comincia la gara col piglio giusto con diverse conclusioni verso la porta di Cech. La gara è molto bella, piena di occasioni, ma ad andare in gol è sempre il solito Drogba a pochi minuti dalla fine del primo tempo.

La ripresa ripropone il solito schema, e come nel primo tempo bisogna aspettare il finale per il gol. Nel forcing dell’Arsenal è ancora il Chelsea ad avere la meglio, con una punizione di Alex a 5 minuti dal novantesimo. Sarà 2-0 ed il Chelsea scappa via.

Premier League: derby italiano al City di Mancini

Prima o poi doveva arrivare ed è arrivata. Dopo 5 vittorie nelle prime 5 partite, il Chelsea di Ancelotti conosce la prima sconfitta del campionato per mano di un Manchester City che assomiglia sempre più a quello che il suo allenatore vuole. Sì perché a Mancini manca quasi l’intera difesa per varie indisponibilità, ed una punta vera e propria dopo le “incomprensioni” con Adebayor, ma il carattere visto in campo è proprio quello dell’ex allenatore dell’Inter. E così si inventa Tevez unica punta con David Silva a supporto.

L’idea sembra però esser sbagliata visto che l’argentino non è una prima punta e non infastidisce più di tanto il reparto arretrato dei Blues, ma delle volte basta un solo tiro in porta per vincere, ed è proprio ciò che accade. Dopo un incrocio dei pali colpito da Ivanovic ed un dominio pressoché a senso unico del Chelsea, i padroni di casa partono in contropiede, Tevez mette in mostra le sue doti migliori: dribbling, tiro e, con un po’ di fortuna, trova il gol dell’1-0. Finirà così, anche se il Chelsea non si dispera più di tanto.

Premier League: il Chelsea domina, United beffato al 93′

Avrà anche subìto il suo primo gol in campionato, ma di mollare il Chelsea non ne vuol proprio sentire parlare. In questa prima parte di stagione la squadra di Ancelotti è apparsa sicuramente la più in forma d’Europa. 17 gol fatti, solo uno incassato, tra l’altro a risultato già acquisito quando il West Ham era sotto già di tre reti. L’eroe di giornata è Essien, centrocampista non molto avvezzo al gol, ma che stavolta ne segna due, catapultando i Blues da soli in vetta alla classifica.

Una corsa senza rivali, dato che solo l’Arsenal tiene il passo. Dopo un po’ di fatica iniziale, si scrolla di dosso il Bolton con un 4-1 e rimane a -2 dal vertice. Ma gli ancelottiani devono ringraziare l’Everton se possono dormire sonni tranquilli. Contro il Manchester United la seconda squadra di Liverpool prima va in vantaggio, poi si fa sotterrare dai gol dei Red Devils senza Rooney lasciato fuori per le sue vicende familiari. Al novantesimo la partita era sull’1-3, ma non ancora finita perché al primo e al terzo minuto di recupero arrivano due reti insperate che impattano la gara.