Premier League: Ancelotti batte Mancini e lo manda in crisi

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Si prospettano tempi duri per il Manchester City, ed ancor di più per il suo tecnico, Roberto Mancini. I sogni scudetto sono stati salutati già tanto tempo fa, ed ora persino la qualificazione in Champions League viene messa in discussione. Nonostante i tanti milioni spesi, rimane la conferma che è Tevez l’anima della squadra, e quando non c’è lui non si vince.

Nel derby italiano tra Ancelotti ed il Mancio ha la meglio il tecnico dei Blues, anche se la gara è stata equilibrata. Balotelli va in panchina, Dzeko gioca da unica punta, ma di azioni ce ne sono poche da un lato e dall’altro. Fino a metà primo tempo, quando entra Drogba e la gara cambia. Parte dai suoi piedi la palla che David Luiz trasforma nell’1-0, e la partita viene chiusa nei minuti di recupero da Ramires. La vittoria del Chelsea vale il sorpasso al terzo posto al City che ora deve guardarsi indietro, e deve ringraziare il West Ham che ferma il Tottenham sullo 0-0 e lo lascia a -4 dal quarto posto.

Champions League: Chelsea e Real avanti, tutto secondo i piani

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Ci voleva un mostro sacro come Josè Mourinho per far passare gli ottavi di finale al Real Madrid. La bestia nera del Lione non riesce nell’impresa, anche perché vincere al Bernabeu dopo l’1-1 dell’andata sarebbe stato complicato. Ed invece la partita dei francesi dura poco più di mezz’ora, periodo in cui timidamente si fanno vedere in avanti. Poi Marcelo mette la freccia e sorpassa, ed il discorso qualificazione si può chiudere qui.

Il Real è messo in campo benissimo, Lisandro e Gourcuff girano a vuoto e non si vede come possano segnare la rete del pareggio. Così arrivano anche il secondo (Benzema) ed il terzo gol (Di Maria), e gli spagnoli, dopo 6 anni di delusioni, tornano a rendersi minacciosi nella massima competizione europea.

Milan: Ambrosini con le valigie in mano, si pensa al colpaccio Robben

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Tra i tanti senatori che potrebbero andar via dal Milan a fine stagione, ora spunta uno che non fa mai parlare di sé e le sue vicende le lascia passare sotto silenzio, Massimo Ambrosini. Il centrocampista si è guadagnato il rispetto dell’ambiente per il suo carattere tranquillo e la sua professionalità in campo, ma per una volta alza la voce. Il motivo è, come sempre, la volontà di Galliani di tagliare gli stipendi in scadenza, e questo ad Ambrosini non va giù, tanto da minacciare di lasciare i rossoneri.

Ad attenderlo a braccia aperte è Carlo Ancelotti, con cui ha un rapporto straordinario, che ha già annunciato di volerlo con sé nella prossima stagione, sia che rimanga al Chelsea che se andasse alla Roma. Ma per un uomo d’esperienza che va via, un altro potrebbe arrivare. Circola da qualche ora l’ipotesi clamorosa che Arijen Robben potrebbe finire al Milan.

Quale sarà l’allenatore della Roma nella prossima stagione?

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Il futuro di Vincenzo Montella si gioca nei prossimi dieci giorni. La Roma dovrà incontrare prima il Lecce, poi arriverà il ritorno di Champions League contro lo Shaktar Donetsk, ed infine il derby.

Un vero e proprio tour de force che ci dirà – con ogni probabilità – se l’aeroplanino sarà solo un traghettatore o qualcosa di più. In questo quadro, la partita con il Parma non ha rappresentato un buon segnale, perché ancora una volta la Roma ha accusato dei problemi di tenuta fisica – facendosi rimontare due reti in poco tempo.

Mourinho, nel suo futuro la Roma?

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Le parole sibilline di ieri di Mourinho “se lascio Madrid vado in una big italiana o inglese” hanno destato un terremoto tra i media di mezz’Europa. Dunque si cominciano a sfogliare le margherite per vedere dove potrebbe andare. Secondo il Corriere dello Sport nel futuro dello Special One ci potrebbe essere un clamoroso ritorno in Serie A, ma alla Roma. Dopotutto pare che le alternative, ammesso che Mourinho non voglia esaudire il suo sogno di allenare il Portogallo, siano appena due: o i giallorossi o il Chelsea.

Italia: nel nostro Paese non potrebbe andare all’Inter perché Leonardo sta facendo molto bene ed ha avviato un progetto che a Moratti piace; al Milan Allegri sta facendo bene e alla Juve non potrebbe mai andare perché i tifosi nerazzurri non glielo permetterebbero mai. Considerando che Napoli, Lazio o Fiorentina non potrebbero mai permettersi il suo stipendio, rimane solo la Roma i cui nuovi proprietari americani potrebbero presentarsi al loro nuovo pubblico con un primo botto.

Roma: l’aeroplanino volerà poco, a giugno arriva Ancelotti

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E’ ormai evidente che la Roma si affida a Montella per traghettare la squadra fino alla fine del campionato, quando verrà messa nelle mani di un allenatore d’esperienza per portarla ad alti livelli. Thomas Di Benedetto, già prima di iniziare le trattative con Unicredit, lasciò intendere che se la società fosse andata a lui, gli sarebbe piaciuto vedere Ancelotti sulla panchina, ed ora che Ranieri non c’è più questa possibilità diventa sempre più concreta.

Mesi fa, quando si fece quest’ipotesi, la situazione era ben diversa. Il Chelsea sembrava la squadra più forte d’Europa, aveva vinto quasi tutte le partite di campionato ed in coppa faceva faville, tanto che Abramovich chiuse le porte in faccia a chiunque gli chiedesse di Ancelotti. Ma poi qualcosa si è rotto, la squadra è entrata in un tunnel lungo 3 mesi, da cui ancora non è uscita, e la Champions League sarà il banco di prova.

Roma, il piano degli americani: Ancelotti in panchina e grandi acquisti

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Manca solo l’ufficialità, ma ormai appare certo che la Roma passerà a breve in mano agli americani. L’offerta, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 120 milioni di euro complessivi, sembra l’unica concreta, anche perché gli arabi si sono volatilizzati ed Angelucci, nonostante la volontà di molti di lasciare la squadra ad un presidente italiano, non sembra poter competere con la cordata a stelle e strisce.

Secondo le ultime indiscrezioni entro 2-3 settimane dovrebbe venire tutto formalizzato, e così cominciano a trapelare le prime linee guida della Roma che sarà dalla stagione 2011/2012. In primis, il cambio di panchina. Di Benedetto aveva già affermato che alla guida della sua squadra voleva un nome altisonante, e nella cerchia ristretta delle opzioni, il più probabile è quello di Ancelotti, un passato a difendere il centrocampo giallorosso, e che sembra sempre più alla fine della sua avventura al Chelsea.

Roma ad un passo dagli americani

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A breve la bandiera italiana nella sede della Roma potrebbe essere affiancata da quella a Stelle e Strisce. Secondo gli advisor Rotschild che stanno portando a termine la cessione della società capitolina, è la cordata americana quella con l’offerta più seria in mano. Non fa nulla se per la prima volta nella sua storia la Roma non avrà un presidente italiano, nell’era del fair play finanziario sono i soldi quello che contano, e a quanto pare gli statunitensi offrono più garanzie.

E’ il progetto a convincere. La cordata che ha già, tra i vari imprenditori, gente che di sport ne capisce dato che possono portare “in dote” una squadra di baseball, ha chiaro in mente cosa fare: rilanciare nel mondo il marchio giallorosso, rendendo la Roma quel simbolo del calcio-spettacolo che sono oggi Barcellona e Real Madrid.

Mourinho è il miglior allenatore del 2010 secondo l’IFFHS

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Redazioni specializzate ed esperti provenienti da 86 paesi hanno partecipato al voto per stabilire il miglior allenatore mondiale di club – come avviene dal 1996 grazie all’IFFHS, ovvero della Federazione Internazionale di Statistiche e di Storia del Calcio.

La scelta poteva essere fatta tra 14 coach europei, due sudamericani, due asiatici ed un africano. Tra i prescelti ci sono tre francesi, e tre coppie di spagnoli, italiani ed inglesi. Cinque di loro allenano un club inglese, tre uno spagnolo, due un club tedesco e altri due una squadra francese.

Ancelotti, tensioni nel Chelsea: va via a giugno?

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Tira davvero una brutta aria in casa Chelsea. Da una parte c’è un presidente ed una dirigenza capricciosa che non sa perdere, e combina un guaio dopo l’altro, vedi il licenziamento in tronco di Ray Wilkins, fedelissimo di Ancelotti; dall’altra troppi francesi in squadra che, con il caratterino che hanno, ci hanno messo poco a coalizzarsi contro il fronte degli inglesi. Nel mezzo un italiano, Carlo Ancelotti, che non sembra sapere che pesci pigliare.

Se poi ci si mettono i risultati che non arrivano, con le ultime 5 partite di Premier League senza vittorie ed un primo posto con 6 punti di vantaggio che oggi è diventato quarta piazza in classifica, abbiamo un quadro completo della situazione.

Premier League: Arsenal capolista, il Chelsea non vince più

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E sono quattro. Il Chelsea non vince da un mese, e la gara contro l’Everton non fa eccezioni. Lo squadrone di Ancelotti è in crisi d’identità, non riesce più ad ottenere i tre punti e ancora una volta ha bisogno di un calcio di rigore per segnare. Finisce 1-1 contro l’Everton, e l’enorme vantaggio accumulato nelle prime 12 giornate viene definitivamente dilapidato.

I Blues erano in testa dalla prima partita, ma va dato atto che stavolta nessuno ha mollato, e così non ci si ricorda nemmeno da quanti anni non si vedeva l’Arsenal in vetta alla classifica di Premier League. I ragazzini di Wenger sono davvero fenomenali, battono il Fulham 2-1 con gol uno più bello dell’altro, ed approfittando del campo impraticabile del Blackpool che ha fatto rinviare la partita contro il Manchester United si godono, almeno per una settimana, il primato.