Donadoni, chiesti 7 mesi di reclusione per abuso edilizio

Non è certamente un periodo positivo per gli allenatori italiani. Dopo i vari scandali che hanno colpito il calcio ora ne arriva anche uno che con il pallone non c’entra assolutamente niente. Roberto Donadoni, allenatore del Parma, è coinvolto sin dal 2009 in una brutta storia di abusivismo edilizio per la quale la sua masseria a Savelletri, vicino Fasano in provincia di Brindisi, fu sequestrata.

Calciomercato Lazio, addio Breno, condannato a 3 anni di carcere

Lotito aveva visto nella rescissione del contratto del brasiliano Breno col Bayern Monaco l’opportunità di ingaggiare un calciatore di livello internazionale senza spendere un euro. Ma la magistratura tedesca gli ha messo davanti un ostacolo insormontabile: il carcere. Breno infatti ha rescisso il suo contratto dopo l’accusa di aver incendiato volontariamente la sua abitazione vicino Monaco per ottenere il rimborso dall’assicurazione.

Cristiano Doni è uscito dal carcere

Cristiano Doni trascorrerà il Natale in famiglia, dopo aver passato qualche giorno dietro le sbarre per il coinvolgimento diretto nel calcio scommesse. L’ex capitano dell’Atalanta era stato sentito ieri dal gip di Cremona ed aveva ammesso le proprie responsabilità, pur non facendo riferimento a tutte le gare incriminate. L’attaccante aveva anche tenuto a precisare la completa estraneità del club orobico ai fatti contestati, sebbene ci siano ancora molti punti da chiarire in proposito.

Cristiano Doni ammette le proprie responsabilità e scagiona l’Atalanta

La punta dell’iceberg o il cuore del calcio-scommesse? Al momento è difficile da capire, ma l’unica certezza è che Cristiano Doni, ex capitano dell’Atalanta, è coinvolto in prima persona nello scandalo che dalla scorsa estate sta sconvolgendo il mondo del pallone.

Nel pomeriggio di oggi il calciatore è stato ascoltato dal gip Guido Salvini ed ha ammesso di essere direttamente responsabile della combine che portò al 3-0 di Atalanta-Piacenza, accennando anche al pareggio con l’Ascoli, sebbene quest’ultima gara debba essere ancora analizzata a fondo. Nessuna responsabilità invece per l’Atalanta, tanto che il giocatore si dice veramente dispiaciuto per la squadra, per il tifosi e per la famiglia, come ha riferito il suo legale Salvatore Pino.

Amantino Mancini rischia 3 anni e otto mesi di carcere

Guai in vista per Amantino Mancini, che potrebbe trascorrere in carcere i prossimi tre anni ed otto mesi della sua vita. La vicenda è nota e risale al dicembre dello scorso anno, quando l’ex giocatore di Roma ed Inter abusò ripetutamente di una ragazza brasiliana in occasione di una festa organizzata da Ronaldinho. Nel corso del party, la donna (tra l’altro molto conosciuta in Brasile) aveva accusato un malore causato dall’abuso di alcol ed aveva chiesto di essere riaccompagnata a casa.

Il centrocampista brasiliano si era offerto di accompagnarla, portandola però in un appartamento di sua proprietà ed abusandone ripetutamente. Il giorno successivo la ragazza si presentò al Servizio Violenza Sessuale della Clinica Mangiagalli per farsi medicare, decidendo poi di denunciare il giocatore. Intanto Mancini si era trasferito all’Atletico Mineiro, ma ciò non ha impedito alla giustizia italiana di fare il suo corso. Ed oggi è arrivata la richiesta dura della Procura di Milano, che spera di poter chiudere in galera il centrocampista per tre anni ed otto mesi.

Pato rischia il carcere?

La difesa dell’ex moglie di Alexandre Pato, Sthefany Brito, ha chiesto di arrestare il calciatore del Milan. Al centro della questione c’è il mancato pagamento degli alimenti che l’attaccante non

Botafogo, simula rapimento per evitare gli allenamenti: ora rischia il carcere

Foto: AP/LaPresse

In Italia se salti un allenamento ti becchi una multa di poche migliaia di euro, un rimprovero da parte dell’allenatore e al massimo una panchina nella partita successiva. In Brasile, ed in particolare al Botafogo, un’assenza ingiustificata significa una multa pari al 40% dello stipendio, che nel campionato carioca non è nemmeno paragonabile a quello italiano.

Per questo Somalia, centrocampista del Botafogo, ha preferito farsi passare per rapito piuttosto che vedersi sottrarre quasi metà della busta paga. E’ accaduto due giorni fa a Rio de Janeiro quando il calciatore non si è presentato all’allenamento. Dopo qualche ora ha chiamato la sede della società parlando di un sequestro lampo a scopo di estorsione ai suoi danni. Ma tutto era finito bene perché era riuscito a scappare e a salvarsi dai rapitori.

Balotelli attapirato per l’incursione in carcere (video)

I riflettori si accendono ancora una volta su Mario Balotelli, nonostante sia fermo ai box da qualche settimana e destinato a restarci per qualche tempo ancora. Stavolta a coinvolgerlo è Striscia la Notizia, che gli consegna un Tapiro d’Oro per via della vicenda che lo ha visto protagonista qualche giorno fa, quando entrò con la sua auto nel cortile di un carcere femminile.

L’attaccante del City ha cercato di giustificarsi di fronte al microfono di Staffelli, dicendo che voleva solo far vedere un carcere al fratellino. L’inviato di Striscia ha poi cercato di fargli indossare nuovamente la maglia del Milan, ma stavolta il buon Balotelli ha replicato:

Non mi piace!

Che sia stato geloso dell’arrivo di Ibrahimovic in rossonero? A voi il video.