Fabio Cannavaro out: chi al suo posto?

Se il buongiorno si vede dal mattino, non si può certo dire che l’avventura degli azzurri in terra austriaca sia iniziata nel migliore dei modi. Uno scontro fortuito durante un normale allenamento ha messo fuori causa proprio lui, mister Pallone d’Oro, uno dei forti difensori del mondo, praticamente insostituibile, Fabio Cannavaro.

La situazione dopo il contrasto con Chiellini e l’urlo di dolore del capitano è sembrata subito grave a chi seguiva la sgambata dalle tribune del Bundesstadion Sudstadt, stadio dell’Amira Wacker, stracolmo di tifosi.

Le prime voci parlavano di una distorsione alla caviglia, con una valutazione da fare nelle 24-48 ore successive all’infortunio. Non è servito tutto questo tempo e la risonanza magnetica effettuata nell’ospedale viennese ha evidenziato la lesione dei legamenti. Non c’è possibilità di recupero: l’avventura è finita prima di cominciare e l’Italia si ritrova senza il suo capitano. Ma questo sarebbe il minimo.

Giacomo Losi: “er core de Roma” superato solo da Totti

1 marzo 2008: allo stadio Olimpico di Roma va in scena la storia. Due miti che si abbracciano e si complimentano, due calciatori che hanno fatto la storia della Roma di ieri e di oggi.

386 presenze con la maglia giallorossa per Giacomo Losi, una in più per Francesco Totti, che proprio ieri contro il Parma ha battuto quel record che durava da ben 39 anni. Prima della gara, passaggio di consegne tra i due, con Losi che ha ricevuto la maglia numero 5 incorniciata, tra gli applausi del pubblico presente sugli spalti.

“Gia-co-mi-no”, l’urlo dei pochi presenti, che hanno fatto sentire il proprio affetto e la propria riconoscenza al campione degli anni ’60, che tanto ha dato alla causa giallorossa.

Totti diventa Papertotti

   Non riesce a non far parlare di sè, che giochi bene o raccolga fischi. E quando non lo si vede in campo, no problem, c’è la pubblicità che ci