Il Moggi-pensiero su campionato e Calciopoli

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E’ stato estromesso dal calcio che conta, ma nessuno gli può impedire di dire la sua sulle vicende calcistiche attuali, siano esse inerenti al campionato o alla vicenda Calciopoli, che lo riguarda molto da vicino. Naturalmente parliamo di Luciano Moggi, che dalle frequenze di Gold Tv torna sulle intercettazioni tra Facchetti e Bergamo,  tema al centro della cosiddetta Calciopoli-bis in quel di Napoli:

Chi dice “Metti Collina” non conta più. Il vero scandalo è sapere perché le intercettazioni dell’Inter sono uscite fuori solo adesso! Chi pronuncia “metti Collina” nella telefonata tra Bergamo e Facchetti poteva esser una cosa importante qualche mese fa, quando ancora non erano state scoperte tutte le nuove intercettazioni sull’Inter. Ormai invece è dimostrato che l’Inter parlava di griglie con il mondo arbitrale in maniera frequente.

Al via il campionato: i grandi assenti

Con gli anticipi di ieri si è aperta ufficialmente la nuova stagione calcistica, che si preannuncia come una delle più interessanti degli ultimi anni, grazie al rafforzamento delle varie squadre di testa, ma non solo.

Mourinho ha già avuto modo di rendersi conto di quanto sia difficile il campionato italiano, semmai avesse avuto dei dubbi in tal senso, ed il pareggio contro la Samp più che di passo falso sa già di avvertimento: qui non siamo in Portogallo né in Inghilterra e niente è così scontato come sembra.

A sua parziale discolpa, le numerose assenze alle quali ha dovuto (e dovrà ancora) far fronte, nella speranza che alla lunga non diventi una giustificazione troppo comoda. Ma se da questo punto di vista l’Inter piange, molte altre squadre non si possono permettere il lusso di ridere. La prima di campionato sarà infatti ricordata anche per i grandi assenti, i cui nomi risuoneranno nelle orecchie dei tifosi quanto e più di quelli dei protagonisti in campo.

Samp-Juve 3-3: Del Piero capocannoniere (per ora)

E’ giunta l’ora! Oggi finalmente conosceremo il nome della Regina del campionato, in un duello a distanza che correrà per novanta minuti sull’asse Parma-Catania. Di fronte alla lotta scudetto tutto passa il secondo piano, persino una gara giocata in anticipo per non “disturbare” la visita del Papa a Genova.

Ma Sampdoria e Juventus ce l’hanno messa tutta per attirare l’attenzione sullo stadio Marassi, giocando una gara a viso aperto, in cui i punti in palio non servivano a muovere una classfica già pienamente soddisfacente per entrambe.

Alla fine il campo dirà 3-3 ed il risultato rispecchia in pieno una gara ben giocata e ricca di emozioni, con tre rigori assegnati e magie da una parte e dall’altra che valevano, come si suol dire, il prezzo del biglietto.

Walter Mazzarri: che bella la mia Samp!

Una stagione straordinaria ed ora alzi mano chi a settembre si sarebbe mai aspettato di vedere la Sampdoria così in alto a questo punto della stagione. Si, d’accordo, l’arrivo di Cassano rappresentava il valore aggiunto ad una rosa già discreta di suo, ma i risultati raggiunti da questa allegra brigata di ragazzi vanno al di là di ogni più rosea aspettativa.

Se c’è stata una sorpresa in questa stagione, quella si chiama Sampdoria ed il tecnico Mazzarri ne è strafelice:

All’Europa ci si pensava, d’accordo, ma onestamente nessuno credeva di riuscirci al primo anno e tantomeno di festeggiare con ancora due partite da giocare.

Roma attenta! La Juve ora ci crede

Incrocio di destini domani sull’asse Roma-Torino. La 35^ giornata di campionato ci propone due sfide che potrebbero valere l’ingresso in Champions League dalla porta principale, senza dover passare per gli scomodi preliminari di agosto.

Ad onor del vero non si può negare che la Roma sia favorita, forte della sua posizione lì a due passi (anzi sei) da quella vetta lungamente inseguita e rimpianta. La Juve è dietro e non può far altro che compiere il proprio dovere contro una Lazio con scarse ambizioni, nella speranza magari che i cugini granata le facciano un bel regalo, fermando l’armata di Spalletti.

Certo che il calcio è proprio strano! Fino ad una settimana fa la Roma era nella posizione di chi aspetta uno scivolone altrui per avvicinarsi. Ci ha creduto fino alla fine che l’Inter potesse perdere terreno, lasciando qua e là qualche punticino prezioso. E invece, quando meno te lo aspetti arriva il Livorno, la Cenerentola che scende all’Olimpico senza pretesa alcuna, ed un gol all’ottantanovesimo uccide ogni speranza.

Premesse della 21esima di Serie A

La seconda giornata del girone di ritorno, inizia Sabato alle 18:00, con l’anticipo tra Palermo e Livorno, due squadre in difficoltà che cercano punti preziosi, la prima per raggiungere in fretta la zona Europa, la seconda per arrivare alla salvezza al più presto possibile. Ma sembra molto difficile che i rosanero possano farsi sfuggire 3 punti che sembrano facili facili, specialmente in un periodo nel quale questi sarebbero dei punti d’oro. Il secondo anticipo che si giocherà sempre Sabato ma alle 20:30, sarà quello al San Paolo tra Napoli e Udinese. I partenopei cercano riscatto dopo la sconfitta – beffa di Cagliari, mentre i friulani proveranno a recuparare terreno e punti dopo la caduta casalinga contro l’Inter.

Serie A, 19° giornata: risultati e commenti

 

La 19° giornata di campionato, ancora una volta, mette in evidenza la supremazia di Inter e Roma, ma con i nerazzurri che sembrano intenzionati a non perdere alcun punto sulla loro strada. Nel posticipo, infatti, la squadra di Mancini si impone in rimonta sul Parma per 3-2 con il solito incredibile Ibrahimovic, ma il rigore del momentaneo 2-2 sa di incredibile regalo all’Inter e, francamente, per quest’anno i nerazzurri di omaggi arbitrali hanno già fatto il pieno. La Roma, invece, liquida facilmente il Catania con un 2-0 che non rende giustizia ai tanti goal sbagliati dai giallorossi e proprio su questo punto dovrà lavorare ancora Spalletti per rendere la sua squadra perfetta.

 

La Juventus si allontana dalla vetta e viene fermata sullo 0-0 in casa dalla Sampdoria, ma grandi polemiche per un salvataggio sulla linea degli ospiti che ai più ha fatto gridare al goal. I bianconeri vengono così avvicinati dalla Fiorentina, ora quarta a soli 3 punti, dopo la vittoria di sabato per 2-1 sul Torino, la terza consecutiva, ottenuta grazie a due rigori.

Adriano c’è: l’Imperatore non abdica!

Continua inarrestabile la marcia trionfale dell’Inter in tutte le competizioni in cui è impegnata: prima in campionato con sette punti di distacco dalla Roma e ormai proiettata verso un tricolore che ha il sapore della rivincita, dopo le voci maligne che la volevano vincente solo in virtù delle altrui disgrazie; ai quarti di Coppa Italia, dopo aver battuto la Reggina nel ritorno di giovedì a San Siro; qualificata da tempo per i quarti di Champions League che la vedranno impegnata contro il Liverpool. Il tutto grazie alla ampia rosa di campioni che il patron Massimo Moratti ha messo nelle mani di Mancini, per tentare il Grande Slam.

Può permettersi tutto lo squadrone nerazzurro, persino di perdere un nome di prestigio come quello di Adriano, ceduto in prestito al San Paolo in un’operazione che sapeva molto di “purché si tolga dalle scatole!”. E lo sapeva bene l’ex Imperatore quando è salito sull’aereo per Rio De Janeiro, in un viaggio che poteva significare l’addio al calcio europeo ed alle vetrine che contano veramente.

I primi tempi in Brasile non sono stati del tutto positivi: dopo le dichiarazioni di voglia di riscatto, aveva occupato le pagine dei giornali più per le sue vicende fuori dal campo che per le dimostrazioni di impegno a ritrovare la forma. I dirigenti del San Paolo continuavano a difenderlo, dichiarando che il giocatore era in vacanza e che avrebbe dovuto dimostrare il suo valore nel momento in cui sarebbe sceso in campo.

Totti Totti Totti: 200 volte Totti

Era Il 4 settembre 1994 quando Francesco Totti, non ancora diciottenne, segnò il primo gol in serie A, nella prima giornata di campionato contro il Foggia.

Chissà se già da allora sognava di raggiungere il successo e la fama di oggi. Chissà se immaginava di poter alzare un giorno la Coppa del Mondo verso il cielo stellato di Berlino. Chissà…

Trentuno anni, la maggior parte dei quali trascorsi a correre dietro ad un pallone, nella squadra che lo ha visto esordire giovanissimo, scegliendolo come erede del Principe Giannini. Un ruolo importante, un’eredità scomoda da raccogliere per il ragazzo di Porta Metronia che tifava Roma sin da ragazzino. Un amore vero che lo lega alla squadra da sempre, tanto da giurare fedeltà eterna alla maglia, a dispetto delle sirene straniere che promettono ingaggi faraonici.
Si tappa le orecchie Francesco, vuole restare dov’è e vincere con la maglia che lo ha reso grande. Non potrebbe vivere lontano da qui, dalla sua città, dal suo pubblico che lo difende e lo esalta in ogni circostanza.

Serie A, 18° giornata: risultati e commenti

 

Ritorna finalmente il campionato, ma il 2008 ricomincia senza troppe sorprese, almeno nelle parti alte della classifica. Dopo i due pareggi per 1-1 che hanno contrassegnato gli anticipi di sabato tra Empoli e Reggina e tra Catania e Juventus, il pomeriggio domenicale verte all’insegna della vittoria e non tiene conto del fattore campo.

 

La solita schiacciasassi Inter va a vincere a Siena per 3-2, grazie ancora una volta ad uno strabiliante Ibrahimovic, che prima apre le danze su rigore e poi chiude virtualmente la gara con il goal del 3-1. In mezzo a questi, il pareggio di Frick (autogoal di Cordoba) e il 2-1 di Cambiasso; inutile il goal finale di Forestieri. Tiene il passo la Roma, che sotto di una rete a Bergamo grazie ad un’intuizione di Ferreira Pinto, reagisce rabbiosamente e ribalta il risultato già nel primo tempo grazie ad una punizione di Totti ed un gran goal di Mancini; inutile il forcing nelle ripresa della squadra orobica, i giallorossi rimangono a -7 dalla vetta.

Carlos Tévez: la sua vita diventa un film

Si dice spesso “una vita da film” per indicare sia un’esistenza particolarmente felice che una vita costellata da tanti e tali problemi, che nemmeno un film potrebbe raccontare.

Fa parte della seconda categoria Carlos Tévez, giocatore argentino, attualmente al Manchester United, il cui percorso di vita somiglia molto ad una successione cinematografica di genere favolistico.

Carlos nasce in un zona povera di Buenos Aires, il quartiere Ejército de los Andes, meglio conosciuto come Fuerte Apache, per via del film di Paul Newmann “Fort Apache, The Bronx”, arrivato in Italia col titolo “Bronx, 41° distretto di polizia”. E proprio dal nome del suo quartiere ha origine il soprannome, Apache, che Tévez si porta dietro sin da piccolo.

Serie A, 16° giornata: risultati e commenti

La 16° giornata di campionato conferma, se ce ne fosse stato bisogno, che la lotta è aperta solo per il secondo posto; la più brutta Roma dell’anno strappa un miracoloso punto a Torino grazie ai troppi errori sotto porta dei granata e con questo 0-0 matiene un punto di vantaggio sulla Juventus, vittoriosa per 3-2 nell’anticipo di sabato a Roma contro la Lazio per merito di un super Del Piero, finalmente schierato in campo dall’inizio. La doppietta di Pinturicchio si somma al goal iniziale di Trezeguet, rendendo così inutili le due reti di Pandev.

L’Udinese rimane ferma al quarto posto, nonostante la brutta sconfitta per 2-0 in Sicilia contro un Catania trascinato da Mascara. Fiorentina che interrompe la serie negativa con un pari, 2-2 a Marassi contro la Sampdoria; i viola erano addirittura passati in vantaggio con Mutu e Donadel, ribaltando il goal iniziale di Gastaldello, ma ci ha pensato Cassano a firmare il pareggio con un colpo di testa e a scoppiare più tardi in lacrime per aver ricevuto l’ammonizione che lo obbligherà a saltare il prossimo match con la Roma, a cui teneva moltissimo.