Calciopoli: il PM vuole ricusare la Corte e la radiazione di Moggi

Il processo di Calciopoli sta terminando. Ma i due pubblici ministeri napoletani – ovvero Giuseppe Nar­ducci e Stefano Capuano – stanno allungando ancora i tempi del primo grado – e attenzione perché se dovesse passare il processo breve tutto finirebbe a tarallucci e vino -, perché vogliono risentire l’ex-arbitro Danilo Nucini, ed ascoltare per la prima volta Gianfelice Facchetti.

Ma la strategia dei PM non si ferma qui. I due starebbero preparando un’altra ricusazione, questa volta dell’intera corte giudicante, ovvero della presidente Teresa Casoria, e di Maria Pia Gualtieri e Francesca Pandolfi.

Buffon: basta parlare di Calciopoli

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L’argomento-nazionale la fa da padrone sulle prime pagine dei giornali, ma è già tempo di pensare alle prossime sfide di campionato e – in particolare – a quello che una volta veniva definito il derby d’Italia, prima che Calciopoli costringesse una delle due contendenti alla retrocessione nella serie cadetta. Juve-Inter non suscita più il fascino di una volta, ma è innegabile che sia una delle sfide più sentite, specie in considerazione delle accuse reciproche e delle richieste più o meno giustificate di restituzione dei titoli. Gigi Buffon si prepara alla sfida, nella speranza che l’argomento-Calciopoli venga lasciato fuori dal campo:

Non voglio più sentire nulla su Calciopoli, il passato è importante ma il futuro lo è ancora di più. E’ innegabile che quest’anno qualche errore arbitrale nei nostri confronti ci sia stato, ma sono un uomo di sport e come tale sono sempre convinto che si tratti solo di sviste, non ho mai pensato ci fosse qualcosa dietro.

Moratti: Calciopoli è stata una truffa

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Stavolta non c’è alcuna provocazione della Juventus, né richieste di scudetti tolti da un tribunale forse troppo frettoloso. Eppure Massimo Moratti torna ancora sulla vicenda-Calciopoli, dimenticando forse per un attimo che anche la sua Inter è finita nell’occhio del ciclone, dopo le intercettazioni portate in aula dalla difesa di Luciano Moggi. Il patron dei nerazzurri approfitta di un intervento ad un seminario di giornalisti sportivi in quel di Coverciano per ribadire la propria posizione riguardo ad uno dei periodi più bui del calcio nostrano:

Il fatto che l’Inter abbia vinto dopo Calciopoli dimostra quanto questa sia stata una vera truffa per il calcio italiano, una prova in più di quanto stava accadendo. Era frustrante quando dicevano che spendevo e non vincevo. Calciopoli è stata una cosa veramente volgare oltre ad una fregatura economica.

Inter, lo scudetto 2006 potrebbe essere revocato

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Ieri l’annuncio della nuova dirigenza bianconera di voler richiedere indietro i due scudetti revocati per Calciopoli. Oggi invece comincia a circolare la notizia che, in attesa di prendere in considerazione le richieste di Agnelli e soci, la FIGC ha avviato un’inchiesta almeno per revocare quello assegnato all’Inter.

L’esposto presentato da Andrea Agnelli giace in federazione già da quasi 6 mesi, ma di fronte alle pressioni della piazza, e all’impossibilità di far finta (come avvenne nel 2006) che fosse la Juventus l’unica squadra coinvolta in movimenti sospetti come si apprende dalle recenti intercettazioni, ha messo in condizione la FIGC per avviare l’iter per la revoca dello scudetto ai nerazzurri.

Il Moggi-pensiero su campionato e Calciopoli

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E’ stato estromesso dal calcio che conta, ma nessuno gli può impedire di dire la sua sulle vicende calcistiche attuali, siano esse inerenti al campionato o alla vicenda Calciopoli, che lo riguarda molto da vicino. Naturalmente parliamo di Luciano Moggi, che dalle frequenze di Gold Tv torna sulle intercettazioni tra Facchetti e Bergamo,  tema al centro della cosiddetta Calciopoli-bis in quel di Napoli:

Chi dice “Metti Collina” non conta più. Il vero scandalo è sapere perché le intercettazioni dell’Inter sono uscite fuori solo adesso! Chi pronuncia “metti Collina” nella telefonata tra Bergamo e Facchetti poteva esser una cosa importante qualche mese fa, quando ancora non erano state scoperte tutte le nuove intercettazioni sull’Inter. Ormai invece è dimostrato che l’Inter parlava di griglie con il mondo arbitrale in maniera frequente.

L’avvocato di Moggi parla della madre di tutte le intercettazioni

Inutile nasconderlo, a Napoli si svolge un processo che è prima di tutto mediatico. E questo lo sa benissimo anche l’avvocato di Moggi Maurilio Prioreschi – che non perde l’occasione per commentare quanto succede a Napoli.

Su alcune radio locali è ritornato sulla “madre di tutte le intercettazioni”, ovvero la conversazione telefonica tra Giacinto Facchetti e l’ex-designatore degli arbitri Paolo Bergamo del 26 novembre 2004 – quella per intenderci del “metti Collina“.

Collina lo disse Bergamo non Facchetti

Udienza abbastanza interlocutoria al processo su Calciopoli. Di tutto quello che è successo è emersa sui mass media soprattutto l’integrazione della perizia fonica di Roberto Porto, il perito che deve trascrivere le intercettazioni chiamate in causa dalla difesa di Luciano Moggi.

Il perito ha accertato che il nome di Collina viene fatto dall’ex-designatore Bergamo e non da Facchetti. Non c’era bisogno di un perito per capire che nella “madre di tutte le intercettazioni” si sente Facchetti pronunciare le parole “Metti dentro”, mentre la parola “Collina” viene detta da Bergamo.

Calciopoli, ripreso il processo

E’ ripartito poco più di un’ora fa il processo per Calciopoli che vede come principale imputato Luciano Moggi. La principale novità della giornata è che la difesa ha chiesto l’utilizzo

Come tifano gli italiani? La Juve è sempre la preferita

Secondo quanto si dice ormai da anni, la Juventus dovrebbe essere la squadra più amata d’Italia e avere più tifosi al Sud che al Nord. Ma mai era stata fatta una ricerca per appurarlo. Ora anche questo scoglio è superato grazie ad un indagine condotta da Demos per il quotidiano La Repubblica su come e per chi tifano gli italiani.

Secondo tale inchiesta, già due dati interessanti vengono fuori. Il primo è che i tifosi italiani non sono poi così tanti. Si pensava che l’italiano medio vivesse di calcio, ed invece soltanto il 52,2% della popolazione del Belpaese apprezza anche solo un po’ questo sport, mentre al restante 47,8% delle vicende di Del Piero, Totti ed Eto’o non può fregare di meno.

Moggi radiato

Luciano Moggi voleva godersi la sua personle rivincita dopo i fatti di Calciopoli di qualche anno fa. E forse se la godrà pure, vedendo sul banco degli imputati i dirigenti