Obiettivi di calciomercato: Maxime Lestienne

Maxime Lestienne è un’attaccante dal fisico classico dei giocatori brevilinei – 176 centimetri di altezza per 63 chilogrammi scarsi di peso. Ha vent’anni e gioca da un paio di anni nel Brugge. Il giocatore ha iniziato a farsi conoscere molto giovane quando giocava nel suo precedente club di appartenenza, il Mouscron. La sua posizione ideale è un’ala sinistra in un 4-3-3, ma può giocare anche come centrocampista di fascia.

Non dovrebbe avere grossi problemi a giocare anche come seconda punta o come trequartista – ma finora non è mai stato utilizzato in queste due posizioni. Tecnicamente molto dotato, riesce a superare con facilità il suo avversario diretto e a fornire ottimi assist. Limitato il suo apporto in termini di reti – nelle circa trenta presenze registrate con il club belga ha segnato tre reti – ma alla sua età anche Totò Di Natale segnava poche reti.

Calciomercato, da Bianchi a Honda, tutti i colpi clamorosi che non vedremo mai

E’ stata una finestra di mercato anomala quella di questo inverno che si è appena conclusa, e dopotutto le prime avvisaglie si sono avute nelle scorse settimane quando la vicenda Pato-Tevez ha tenuto mezza Italia con il fiato sospeso. Ma anche se in scala ridotta, quella non è stata l’unica vicenda che ha scombinato non poco le carte in tavola.

L’ultima, solo in ordine di tempo, riguarda Rolando Bianchi. Il capitano del Torino, ormai solo sulla carta, fino a tre ore prima della chiusura del mercato era diventato un calciatore del Catania. Ventura infatti non si era opposto alla sua cessione, e Cairo aveva accettato la proposta dei siciliani, e cioè l’altra metà di Antenucci più 1,5 milioni. Montella aveva ottenuto dunque un ottimo sostituto di Maxi Lopez, se non fosse che è accaduto qualcosa che raramente si vede nel calcio italiano.

Gli obiettivi di calciomercato: Alejandro Martinuccio

Alejandro Martinuccio, è un giocatore argentino ventitreenne – è nato a Buenos Aires – che si è fatto vedere sopratutto negli ultimi mesi perché con il suo Penarol ha conquistato la finale della Copa Libertadores.

Alla sua prima stagione in Uruguay ha subito vinto il campionato, contribuendo con otto gol alle vittorie del suo club. L’inizio della sua seconda stagione al Penarol è più complicato. Finisce spesso in panchina, ma poi si riscatta in Copa Libertadores, dove i suoi gol risultato decisivi nel passaggio del turno contro Internacional e Universidad Catolica.