Calcio scommesse, deferite 16 società

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Arrivano oggi i primi verdetti dopo lo scandalo sul calcio scommesse scoppiato ad inizio estate. Come era prevedibile il Procuratore Federale Stefano Palazzi ha ufficializzato i primi deferimenti. Sono coinvolte due società di serie A, l’Atalanta e  il Chievo, tre squadre di serie B: Hellas Verona, Sassuolo e Ascoli e ben undici squadre di Lega Pro (Alessandria, Cremonese, Benevento, Ravenna, Virtus Entella, Piacenza, Esperia Viareggio, Portogruaro, Taranto, Spezia e Reggiana). Completano il quadro anche due squadre della Lega Dilettanti, il Cus Chieti e Pino Di Matteo.

Le società che rischiano di più, anche alla luce delle ultime penalizzazioni del Ravenna (7 punti per un singolo illecito sportivo nell’ultimo campionato) sono l’Alessandria e l’Ascoli. Per queste due squadre potrebbe esserci la retrocessione: fino alla Seconda divisione per i piemontesi che sono stati deferiti per responsabilità diretta, e il passaggio dalla Lega Pro alla  terza serie nazionale per i marchigiani. Se fosse retrocesso l’Ascoli, il suo posto in serie B verrebbe preso dalla Triestina.  Tutte le altre società dovrebbero invece subire penalizzazioni in classifica per il campionato 2011-2012.

Cristiano Doni in lacrime: Serie A meritata!

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E’ un Cristino Doni particolarmente emozionato, ma anche deciso a far valere le proprie ragioni, quello arrivato quest’oggi alla presentazione della squadra prima della partenza per il ritiro di Rovetta. Tremila persone hanno accompagnato l’evento, ma i cori erano tutti per lui, per quel capitano che ha gettato delle lunghe ombre sulla promozione dell’Atalanta in Serie A, rimanendo coinvolto nella vicenda del calcio scommesse. Doni ha risposto agli applausi dei tifosi, decidendo poi di far sentire la propria voce per rivendicare il diritto dell’Atalanta di stare nella massima serie:

Negli anni ci siamo sempre rialzati, con l’orgoglio di rimanere a testa alta. Stavolta abbiamo preso un bel cazzotto e siamo andati giù, ma voi mi avete dato la forza per andare avanti. Abbiamo dimostrato sul campo di meritare la serie
A. Dimostreremo sul campo di poterci rimanere. Nessuno ce la potrà togliere.

Calcio scommesse, Marco Paoloni nega tutto

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L’inchiesta sul calcio scommesse è partita da lui, Marco Paoloni, allorché, tra il primo ed il secondo tempo di Cremonese-Paganese, versò del sonnifero nelle borracce dei propri compagni di squadra in modo che – debilitati – perdessero la partita. Quell’incontro venne poi vinto dalla Cremonese (la squadra per cui giocava il numero uno), ma degli strani malesseri post partita fecero insospettire il personale medico, tanto più che un giocatore ebbe un incidente d’auto in seguito ad un malore.

Poi Paoloni passò al Benevento, ma non smise di influenzare le partite, vantandosi spesso di avere dei “ganci” tra i calciatori ben più famosi di lui. Logico quindi che all’apertura delle indagini la prima testa a saltare sia stata proprio la sua, tanto è vero che si è ritrovato dietro le sbarre sin dal giorno in cui è scoppiata la vicenda. Oggi il portiere è comparso davanti alla Procura di Cremona e dalla sua testimonianza si sperava di poter arrivare anche a qualche pesce grosso. Ma lui nega ogni addebito, dalla storia del sonnifero a quella delle gare influenzate con le sue prestazioni “comiche”.

Calcio scommesse: i pizzini accusano Signori

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Man mano che passano i giorni, gli arrestati nell’inchiesta Last Bet cominciano a parlare. Tutti tranne uno, Beppe Signori. L’ex bomber è l’unico che continua a negare ogni addebito, ma qualcosa ora potrebbe cambiare. Come per Provenzano, anche per lui la prova schiacciante potrebbe provenire dai “pizzini”, dei foglietti di carta, appunti e annotazioni sulle agende che riportano il suo nome.

O meglio, non proprio il suo nome di Battesimo, ma quasi, visto che i riferimenti a lui sono fatti sempre con soprannomi, il più usato dei quali è “Beppe 200 gol”. Non che ci voglia un genio per collegarlo a lui, ma intanto l’ex calciatore continua a negare ogni coinvolgimento.

Calcio scommesse: Totti e Vieri non c’entrano nulla

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Sono stati fatti troppo incautamente i nomi di Francesco Totti e Bobo Vieri nelle ultime 24 ore in merito al calcio scommesse. In particolare, il capitano della Roma era stato chiamato in causa quando, in occasione di Roma-Fiorentina, una delle partite finite sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori, Ivan Tisci, uno degli “zingari”, era stato intercettato mentre diceva che le informazioni sull’over le aveva ricevute dal “capitano della Giallorossa”.

Subito si era pensato a Totti, ma ora si viene a sapere che probabilmente la Giallorossa non è la Roma, ma potrebbe essere il Lecce, visto che Daniele Corvia, ex romanista, era uno di quelli che la banda millantava di contattare per aggiustare le partite (anche se poi, come sappiamo, Inter-Lecce finì diversamente da come avevano pronosticato), oppure addirittura di un calciatore di una squadra di categoria inferiore.

Calcio scommesse: spuntano le partite e nuove squadre vengono coinvolte

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Si allarga a macchia d’olio lo scandalo del calcio scommesse. Non solo vengono rese note le tre partite di Serie A “sicure” di cui diversi protagonisti parlavano, ma vengono coinvolte nuove squadre, sia di A che di B. Anche se non tutto risulta poi così chiaro.

Le gare su cui gli indagati potevano contare in quanto, si dice, conoscessero il risultato ancor prima del calcio d’inizio, erano Fiorentina-Roma 2-2, Lecce-Cagliari 3-3 e Genoa-Lecce 4-2, tutte tra marzo e aprile scorsi. I protagonisti interrogati ieri però si dichiarano tutti “pesci piccoli” e scaricano le responsabilità sul giro dei bolognesi a cui faceva capo Beppe Signori.

Calcio scommesse: coinvolti 5-6 club di A e la camorra

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Più l’indagine sul calcio-scommesse va avanti, e più vengono i brividi. Si preannuncia un’estate peggiore di quella contrassegnata da Calciopoli perché le squadre coinvolte sono davvero tante. Il dentista Pirani, una delle figure chiave della vicenda, ha fatto il nome di 5 club di A: Roma, Cagliari, Fiorentina, Genoa e Lecce, ma a questi si potrebbero aggiungere anche Bologna e Siena, secondo le ultime indagini, e persino un caso nel campionato precedente che riguardava il Napoli.

Secondo la Procura campana infatti pare che la camorra avesse messo le mani su una delle partite del campionato 2009/2010 (e speriamo solo su quella), Napoli-Parma del 10 aprile 2010. Secondo gli inquirenti, durante l’intervallo della gara finito 1-0 per la squadra di Mazzarri, dei camorristi erano scesi negli spogliatoi, convincendo i calciatori a perdere la partita. Nel frattempo le agenzie avevano registrato un numero elevatissimo di scommesse sulla vittoria del Parma proprio quando, con il Napoli in vantaggio, le quotazioni erano salite. Alla fine il risultato sarà 2-3 per gli emiliani, e questo potrebbe ora avere ripercussioni non da poco.

Calcio scommesse: Paoloni crolla e parla

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Pensava di dover rimanere in cella un paio di giorni. Quando gli hanno comunicato che da lì non sarebbe uscito tanto presto è crollato. Marco Paoloni, in lacrime, ieri ha deciso di collaborare con la giustizia e vuotare il sacco. La strategia di negare tutto che era stata accolta in un primo momento dai calciatori coinvolti è durata appena 48 ore. Un buon segno visto che, collaborando con la giustizia, i tempi del processo si potrebbero accelerare e dunque potremmo venire a capo molto presto della questione.

Paoloni è distrutto a causa di ciò che sta facendo passare alla sua famiglia, per il fatto di non poter assistere al terzo compleanno della figlia che ci sarà la prossima settimana, e per la consapevolezza del tunnel in cui si è andato ad infilare. Anzi, ora è quasi sollevato in quanto, in carcere, nessuno più lo può toccare, tanto da ammettere di aver ripreso a dormire solo dietro le sbarre.