Calcioscommesse, Buffon attacca PM e giornalisti

 Gianluigi Buffon ne ha per tutti: PM e stampa in primis. Il portiere della Juventus e della Nazionale è intervenuto oggi in conferenza stampa per parlare del calcioscommesse attaccando in maniera particolarmente piccata le istituzioni e la stampa rea a suo dire di creare un clima di tensione negativo attorno al calcio per via del suo asfissiante modo di dar notizia. E su Monti preferisce non pronunciarsi, asserendo che sarebbe ingiusto punire anche gli onesti.

Calcioscommesse, Monti suggerisce lo stop per due anni

 È una vera e propria bomba quella lanciata oggi dal Presidente del Consiglio Mario Monti sulle gravi vicende del calcioscommesse che per la seconda volta in trent’anni stanno sconvolgendo il pallone tricolore. Al termine del vertice italo-polacco, il premier ha commentato con amarezza i fatti “suggerendo” uno stop totale dei campionati per almeno di due anni. Il tempo di pulire. Riflettere. Capire cosa sta succedendo a uno sport che nei week-end sa unire e dividere al contempo milioni di italiani. Si intenda, non è una proposta, ma solo una possibile indicazione sul da farsi.

Calcio scommesse, spuntano anche l’Inter e Vieri

Secondo quanto riportato oggi dai principali mezzi di informazione, anche Bobo Vieri sarebbe indagato dalla Procura di Cremona. Il suo nome è stato fatto durante una telefonata tra due dei calciatori arrestati, Tisci e Bellavista, in occasione della partita Inter-Lecce del 20 marzo 2011. Quella gara finì 1-0 per i nerazzurri, ma secondo quanto registrato dalle intercettazioni telefoniche, sembra che molti all’interno della società dell’Inter avessero puntato forte sull’over 3.5, cioè una partita con un numero di gol totale da 4 in poi.

Calcio scommesse, Criscito nega le accuse

Non poteva esserci risveglio peggiore per Domenico Criscito, che questa mattina nel ritiro azzurro di Coverciano si è visto consegnare un avviso di garanzia per il coinvolgimento nel calcio scommesse. Un provvedimento che ha avuto come effetto immediato l’esclusione dalla comitiva azzurra che partirà per gli Europei di Polonia ed Ucraina. Il difensore cerca di difendersi, nella speranza di riuscire a dimostrare la propria estraneità ai fatti.

Calcioscommesse, Conte ribadisce la sua innocenza

 Antonio Conte e Andrea Agnelli sono intervenuti poco fa in conferenza stampa straordinaria per chiarire la posizione dell’allenatore in merito a quanto emerso oggi sul calcioscommesse, che ha provocato la perquisizione della casa del tecnico salentino e il suo inserimento nel registro degli indagati per associazione a delinquere. Come prevedibile, il presidente Agnelli ha ribadito la fiducia in Conte, confermando che sarà lui a guidare la Juve il prossimo anno e non si cercherà un nuovo tecnico.

Calcio Scommesse, le reazioni a caldo degli indagati

 Si sta aprendo in queste ore un’altra bruttissima pagina che riguarda il mondo del calcio, ancora una volta, come nell’ ‘82 e nel 2006 alla vigilia di una importante competizione per la nostra Nazionale. Il Commissario Tecnico dell‘Irlanda, Giovanni Trapattoni ha provato a raccontare quali ripercussioni possa avere questa nuova scommessopoli sugli azzurri in partenza per Euro 2012. In queste ore sono arrivate anche le prime dichiarazioni di alcuni protagonisti del Calcio Scommesse, come Criscito e Antonio Conte, indagati per frode.

Calcio scommesse, la Juve costretta a cambiare allenatore?

E ora sono dolori. Se una persona viene iscritta nel registro degli indagati non è matematicamente colpevole, è bene specificarlo sin da subito, ma significa che almeno qualche sospetto c’è. Le parole dei giorni scorsi di Carobbio che accusava Antonio Conte sono state prese sul serio dagli inquirenti, i quali hanno già perquisito la casa dell’attuale allenatore della Juventus e nei prossimi giorni molto probabilmente lo interrogheranno. Ma cosa rischia?

Calcio scommesse, per Carobbio Conte sapeva delle combine

Conte sapeva e non fece nulla per ostacolare le partite combinate. Anzi, per il super-pentito Carobbio l’attuale allenatore della Juventus era pienamente d’accordo con questo sistema. E’ quanto emerge da uno dei tanti interrogatori a cui il centrocampista dello Spezia è stato sottoposto, nei quali sono venuti alla luce diversi nomi scottanti. Va precisato che i fatti contestati a Conte risalgono ai tempi in cui allenava il Siena, dunque la Juve è totalmente estranea a questa vicenda.

Calcio scommesse, cosa rischiano le società coinvolte

Come abbiamo visto ieri, ci sono 22 società deferite per adesso per il calcio scommesse. Ricordiamo che non è finita qui, gli altri club di cui si era parlato in passato non possono tirare un sospiro di sollievo perché mancano ancora le relazioni delle Procure di Bari e Napoli che potrebbero coinvolgere altre squadre, quindi questo numero potrebbe lievitare. Ad ogni modo, anche se rimanessero soltanto queste squadre, non tutti rischiano allo stesso modo. Il codice di Giustizia Sportiva è molto chiaro a proposito.

Calcio scommesse, Antonio Conte nuovamente tirato in ballo

Ancora Antonio Conte, e siamo a due. Questa volta a tirarlo in ballo durante un interrogatorio in merito alla vicenda del calcio scommesse è Filippo Carobbio, centrocampista del Siena che era stato agli ordini dell’attuale allenatore juventino nella scorsa stagione. E questa volta l’accusa è più pesante di quella di qualche giorno fa perché mentre l’altra volta si diceva soltanto che Conte doveva essere contattato, ma ogni tentativo era andato male, stavolta il contatto c’è stato eccome, ed anche se l’allenatore non ha partecipato in prima persona alla combine, sapevan ma non ha denunciato nulla.

Calcioscommesse, Gervasoni inguaia Siena e Lazio

Ormai è diventato la “Gola Profonda” del calcio. Dopo essere stato determinante per l’arresto di Cristiano Doni, Carlo Gervasoni torna a far parlare di sé in seguito all’ultimo interrogatorio rilasciato ieri sera. L’ex difensore ha nuovamente tirato in ballo la Lazio, fornendo nuovi dettagli più precisi sul coinvolgimento di alcuni calciatori, ma ha anche fatto il nome di Mezzaroma, presidente del Siena. E quando sono coinvolti i dirigenti l’aria si fa ancora più pesante.