Agcom e Dazn: ecco cosa sta succedendo

Agcom ha fatto una richiesta a Dazn, ovvero quella di stringere delle intese con degli operatori in alternativa a Tim. L’obiettivo principale di una simile richiesta è quello di evitare delle problematiche che si sono verificate, purtroppo, fino a questo momento con una certa frequenza, ovvero le congestioni del traffico che hanno bloccato lo streaming o lo hanno reso molto più lento e a scatti, e dare adeguata tutela agli utenti. 

Tutte le stelle del calcio che brillano in Kwait

Si sa che tantissimi giocatori di livello, alla fine della loro carriera, non ci stanno ad appendere subito gli scarpini al chiodo e non ci stanno a fare proprio tanta panchina pur di restare legati alla maglia della società che li ha cresciuti e resi grandi. Molti vanno a farsi belli in campionati “minori”. Il caso del Kwait è diverso. 

Calciomercato Milan, se non arriva Tevez ritorna Kaka

Tevez al Milan si farà. Nonostante tutte le offerte e le dichiarazioni che in questi giorni stanno trapelando da più fonti.

Tra i più convinti c’è Franco Rossi, noto giornalista sportivo, che dalle pagine del suo sito dichiara che i rossoneri hanno deciso di alzare la posta in gioco per portare l’Apache alla corte di Allegri. Nove milioni di euro netti al giocatore e 30 milioni di euro per il cartellino, tanto ammonterebbe l’offerta che Galliani, su mandato di Berlusconi, presenterebbe alla dirigenza del City nelle prossime ore. Chi conosce il Milan e le dinamiche di mercato che l’hanno contraddistinto negli ultimi anni non potrà che storcere il naso di fronte a questi numeri, su tutti quello riguardante il compenso (netto!!) del giocatore che, in caso di riscontro, diverrebbe il giocatore più pagato in rosa. Chissà come la prenderebbe il buon Ibrahimovic ed i vari senatori a cui l’ingaggio è stato spalmato su più anni.

“Be the new Puma King”: la tua occasione per diventare un mito del pallone

Ami il calcio? Lo sport è una vera passione e anche nella vita di tutti i giorni ti piace vestire seguendo i tuoi idoli preferiti con accessori resistenti, dal marchio storico come quello Puma e dalla linea moderna e giovanile? In più, hai tra i 14 e 15 anni? Forse sta per arrivare il momento che tanto aspettavi: non è uno scherzo, ma potresti diventare il “The New PUMA King”. Arriva, infatti, una iniziativa da non perdere che si chiama “Be the new Puma King” che potrebbe farti vincere uno stage presso una squadra di calcio della serie A a livello europeo. Una occasione unica per un marchio che oggi è lo sponsor tecnico della Nazionale italiana! Il termine King, invece, si riferisce ad un modello molto noto della calzatura da calcio ispirata alle PUMA 1986 Mexico Finale, riedizione della famosa scarpa calzata da Maradona e Pelè.  La collezione Puma Football è adatta a tutti i gusti ed esigenze e molto ben fornita, anche se in primo piano ci sono la scarpa PUMA King Finale e i modelli Speed e Power. Solo otto ragazzi, tra i quali potresti esserci anche tu, avranno l’opportunità di prendere parte alla quadrangolare di Coverciano (11-12 giugno), la finale che permetterà di vincere il prestigioso premio finale. Ma come fare? Niente di più semplice.

Un calcio al razzismo con la Idolo Cup di PartyPoker.it

L’argomento-razzismo è più che mai di attualità e non c’è domenica che questo o quel giocatore non venga fischiato per il colore della pelle. Cosa fare per debellare questo cancro almeno tra le mura dello stadio? Purtroppo la strada da percorrere è lunga e tortuosa, ma vale la pena fare dei tentativi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, come sta facendo in questi giorni PartyPoker.it, che lancia una singolare iniziativa mirata ad unire l’amore per il calcio e la passione del poker. Di cosa si tratta?

Il 21 dicembre prossimo alcune delle stelle del calcio italiano ed internazione si daranno appuntamento allo Stadio Olimpico di Torino, dove si sfideranno in una gara di beneficenza contro il razzismo in favore di Arisia e Caap Afrika. Tra i partecipanti ricordiamo i nomi di Buffon, Peruzzi, Chiellini, Maldini, Grosso, Camoranesi, Blasi, Aquilani, Mannini, Vieri, Di Natale, Bianchi, Kakà, Chivu, Zidane, Cissoko, Diarra, Toure, Keit, Vieira, Essien, Mikel, Kalou, Drogba, Adebayor.

Shock in Inghilterra: almeno 12 gay nella Premier!

Outing o segreto taciuto fino alla morte? E’ il dilemma di chiunque abbia tendenze sessuali “diverse” dalla gran parte della popolazione. Figuriamoci poi se si tratta del mondo del calcio, per definizione “macho” o, se preferite, per “uomini veri”.

Abbiamo più volte parlato di omosessualità su queste pagine, facendo storcere il naso a quanti credono che il pallone sia solo un affare da uomini, quelli per intenderci che nello spogliatoio parlano solo di tette e lati B più o meno prosperosi.

Ma nel calcio ci sono gli omosessuali? No, a sentire i protagonisti di gran parte del circo pallonaro. E’ assolutamente fuori discussione. Ogni tanto però spunta una voce fuori dal coro che ammette di conoscere nomi e cognomi di calciatori omosessuali non dichiarati. E’ il caso ad esempio di Paul Elliott – un ex difensore che si batte per i diritti umani – il quale confessa di conoscere almeno una dozzina di calciatori gay attualmente in attività.

Bufera sugli arbitri, torna l’ipotesi moviola in campo

Si chiude tra le polemiche il girone d’andata della serie A, con una 19esima giornata stracolma di sviste arbitrali e conseguenti contestazioni. E’ Sabato sera, inizia lo show arbitrale: la partita tra Fiorentina e Torino è evidentemente determinata da un errore madornale di Tagliavento che concede un rigore inesistente per un tuffo in area di Mutu, che porta all’esasperazione il presidente granata Cairo.

Se il Sabato non è dei migliori per quanto riguarda le prestazioni arbitrali, la Domenica non è da meno. De Laurentiis è infuriato dopo il 2 a 2 in casa del suo Napoli con la Lazio, affermando di non voler giocare 11 contro 12, e negli spogliatoi è esplosa la sua rabbia in una lite con Reja, che ha addirittura minacciato di lasciare la panchina partenopea, ma nelle scorse ore lo stesso presidente ha dichiarato d’aver chiarito tutto col mister.

The last man standing

La girandola di nomi dei tecnici candidati a sedere sulla panchina dell’Inghilterra sembra ormai convergere. Dopo la disfatta di Wembley, che ha visto la squadra d’oltremanica cedere ad una già

La storia dei palloni da calcio utilizzati ai Mondiali

Quando si parla di palloni di calcio, l’azienda leader incontrastata del settore è sicuramente l’Adidas, in quanto fornitrice, dal 1970 ad oggi, di tutti i modelli ufficiali utilizzati nelle edizioni dei mondiali. C’è da dire che dietro ad un pallone non ci sono solo i calciatori: per concepire una sfera perfetta sono necessari studi, ricerche e tecnologia, che vanno avanti da quasi 90 anni. Ripercorriamo insieme un po’ di storia :

All’inizio degli anni ’20, Adi Dassler realizzava i migliori e più innovativi prodotti per il calcio dell’epoca ― così come ancora oggi continua a fare la società da lui fondata. Oltre 80 anni di esperienza e di passione per lo sport hanno permesso di soddisfare e superare le aspettative di milioni di calciatori in tutto il mondo. L’ Adidas iniziò a progettare palloni da calcio ad alte prestazioni nel 1963, quando ancora venivano utilizzate sfere marroni e pesanti, che spesso facevano male ai piedi di chi le calciava. Nel 1970, le fu commissionata la realizzazione del pallone ufficiale per la FIFA World Cup che si sarebbe tenuta in Messico e da allora, per ogni mondiale, nacque un modello diverso.

Telstar
FIFA World Cup Mexico 1970

Come gli altri palloni dell’epoca, anche Telstar era di cuoio, ma si contraddistingueva per i 32 poligoni cuciti a mano (12 pentagoni neri e 20 esagoni bianchi) che avevano reso possibile la realizzazione di una sfera quasi perfetta. Il rivoluzionario disegno di Telstar scrisse la storia del calcio: non si era mai visto un pallone bianco decorato con pentagoni neri. Quella che si tenne in Messico nel 1970 fu la prima FIFA World Cup teletrasmessa. L’innovativo aspetto di Telstar, il cui nome nacque dalla fusione delle parole “Televisione” e “Star”, conferì alla palla una maggiore visibilità, dal momento che le trasmissioni di allora erano in bianco e nero. Telstar rimane tuttora l’archetipo dei palloni da calcio generici.

Il beneficio del dubbio

Oggi apprendiamo due notizie legate alle scommesse, che ogni tanto si riaffacciano imperterrite sul mondo dello sport quasi a voler disturbare il fascino della competizione che ogni appassionato vive. Il

Il calcio come il rugby

La scorsa Domenica il mondo del calcio italiano è stato scosso da un insolito gesto grazie al quale forse, dopo tanti passi indietro, ne è stato fatto uno significativo in

Tutti allo stadio

Che il calcio sia la passione degli italiani si sa. Per alcuni viene addirittura prima di moglie e fidanzata. Allora accomodiaci in poltrona e godiamoci il secondo anticipo della 14a