Bundesliga: Werder subito in Champions, Kahn dice addio al calcio giocato

L’ultimo campionato europeo a concludersi è la Bundesliga che premia il terzo italiano all’estero, Luca Toni, dopo che Cannavaro e Grosso avevano già alzato al cielo il trofeo nazionale. Ma questa è stata la festa di Oliver Kahn, che dopo 557 partite nel campionato tedesco dice addio al calcio giocato. Per lui è già pronto un contratto da commentatore televisivo.

Nella giornata della festa scudetto scoppiano in lacrime anche l’allenatore dei bavaresi, Ottmar Hitzfeld, che lascia la panchina del Bayern dopo 8 stagioni (non consecutive) per andare ad allenare la nazionale svizzera, e addirittura anche uno degli arbitri più famosi del mondo, Markus Merk, che per raggiunti limiti di età da domani dovrà tornare a dedicarsi al suo lavoro di sempre, appendendo il fischietto al chiodo.

Bundesliga: retrocedono due squadre e mezza, ma si accende la lotta per l’Europa

La correttezza teutonica si fa sentire anche nella penultima giornata di campionato. A Duisburg i padroni di casa pericolanti si giocavano la salvezza contro il Bayern Monaco già campione di Germania, e per di più senza i suoi uomini migliori, Toni e Ribery, fermi ai box per piccoli infortuni.

Ma questo per i campioni di Germania non fa differenza, e strapazzano senza pietà il povero Duisburg, andando a segnare 3 gol nei primi 20 minuti, con un Podolski strepitoso, autore di una doppietta, che evidentemente voleva riscattare una stagione passata più in panchina che in campo. Ma in questa giornata non si è deciso solo la retrocessione del Duisburg, ma anche tanto altro.

Bundesliga: Werder e Schalke chiudono il discorso Champions, Borussia salvo

Ultimo turno infrasettimanale per il campionato tedesco. La lotta per lo scudetto era già chiusa da un pezzo (e matematicamente da domenica scorsa), ma c’erano altri grandi traguardi da raggiungere, come la qualificazione in Champions o la salvezza.

La partita di cartello di questa 32esima giornata era Amburgo-Werder Brema e, in cui i padroni di casa, vincendo, avrebbero avuto ancora qualche speranza di qualificarsi per la prossima Champions League, mentre perdendo avrebbero chiuso definitivamente il discorso. Ma anche altre gare clou c’erano in questa giornata, come lo scontro per la salvezza Norimberga-Duisburg e Borussia Dortmund-Stoccarda.

Coppa Uefa: la finale è Zenit San Pietroburgo-Glasgow Rangers

Ancora una volta ci ritroviamo ad ammettere che il calcio è proprio strano e che non sempre i valori in campo garantiscono i risultati sperati. Dovremmo essere qui a parlare di una finale tra una squadra italiana contro una delle più forti d’Europa, di un confronto tra il più grande attaccante azzurro del momento contro i suoi ex compagni. Era questo che ci si aspettava alla vigilia: una finale tra Fiorentina e Bayern Monaco, con Toni che tornava a giocare contro la maglia che indossava fino allo scorso anno.

Il primo maggio invece ci ha regalato un’altra storia e nessuno dei pronostici si è avverato, consegnando alle avversarie il passaggio per la finale.

Il sogno della Fiorentina si è spezzato ad un passo dalla grande impresa. Era scesa in campo conoscendo già il nome della prima finalista e magari stava già immaginando di poter alzare quella Coppa al cielo al termine di una stagione trionfale. Ma in campo il cuore non è bastato e le barriere erette dal tecnico dei Rangers, Smith, hanno tenuto fino alla fine, impedendo ai viola di giocarsi la gara come avrebbero voluto.

Bundesliga: questione di ore per lo scudetto al Bayern, Toni 21esimo gol

Ormai ci siamo, è solo questione di minuti. 90 per l’esattezza, quanto manca alla corazzata del Bayer Monaco per festeggiare il titolo della Bundesliga. Giornata numero 30, 4 al termine, 12 punti di vantaggio sulle inseguitrici, praticamente un’assicurazione sullo scudetto.

Ancora una volta mattatore della giornata è Luca Toni, sempre più solo nella classifica capocannonieri (+6 su Kuraniy), che ormai non salta una partita, e se segna poco (perchè segna sempre) almeno uno lo butta dentro. Come fa dopo solo 9 minuti contro i campioni uscenti dello Stoccarda, parente molto lontana di quello dell’anno scorso, giusto per mettere in chiaro le cose da subito.

Bundesliga: il turno infrasettimanale non cambia le gerarchie

Nella settimana terribile costata Champions League, secondo posto in campionato e cambio di allenatore allo Schalke 04, i tedeschi riescono ad uscirne a testa alta, restituendo i 5 gol incassati domenica scorsa al malcapitato Energie Cottbus. Una punizione eccessiva per una squadra che non stava demeritando la corsa verso la salvezza, che adesso dovrà prendere questa sconfitta più come un fatto occasionale che come un campanello d’allarme. Anche perchè l’Energie non incontrerà sempre Kuranyi, autore di 4 gol, e ora terzo cannoniere, dietro Gomez e uno strepitoso Luca Toni, a quota 20.

Proprio quel Luca Toni che sta prendendo per mano il suo Bayern e lo sta trascinando alla vittoria della Bundesliga. Altra doppietta per lui, contro l’Eintracht Francoforte, che si era addirittura permessa il lusso di passare in vantaggio contro la corazzata biancorossa.

Bundesliga: settimana nera per lo Schalke, prima fuori dalla Champions e poi 5 scoppole dal Werder

Occasione d’oro la 28esima giornata per il Bayern Monaco. I bavaresi pigliatutto affrontavano una delle squadre più in crisi del mondo, il Borussia Dortmund, sulle ali dell’entusiasmo dopo aver passato il turno in coppa Uefa. Dall’altra parte c’era lo spareggio tra seconda e terza per decidere chi sarà la squadra che darà fastidio al Bayern.

Ma la squadra di Toni evidentemente non teme nessuno, e si vede da come affronta il Borussia. Dopo solo 3 minuti Podolski apre le danze con una cannonata imprendibile per il portiere giallonero. Gli ospiti non si svegliano e il Bayern raddoppia con Ze Roberto. Al festival del gol partecipa anche Toni, che segna la doppietta che consolida il suo primato in vetta alla classifica cannonieri, a 3 lunghezze da Gomez. La gara finisce con un secco 5-0 da cui difficilmente il Borussia saprà riprendersi.

Bundesliga: 9 punti in 7 partite sono impossibili da recuperare

Tutto facile per il Bayern Monaco che sta già preparando i festeggiamenti per la vittoria della Bundesliga. Anche in una settimana difficile, tra le gare di Coppa Uefa e il periodo non esaltante (i bavaresi non vincevano da un mese), nonostante passi in svantaggio e resti in 10 per quasi tutta la gara, il Bayern riesce a rimontare e a vincere contro un Bochum che non ci credeva alla vittoria nemmeno sull’1-0.

I biancorossi partono male in una formazione rimaneggiata per il ritorno di coppa, e vanno sotto dopo 4 minuti grazie alla rete di Azaough. Poi il solito Van Bommel, annataccia per lui, si fa buttare fuori per proteste, ma il secondo tempo è da Bayern, e in un quarto d’ora vengono rifilati 3 gol che fanno tornare il Bochum alla realtà.

Bundesliga: stessi risultati della serie A

La Bundesliga sembra sempre più la serie A. Prima della 26esima giornata la distanza del Bayern dalle inseguitrici era di 7 punti (come da noi 2 settimane fa), e quando la capolista frena, le altre si sorprendono talmente tanto che restano a guardare, e non ne approfittano.
Alla fine il sorprendente pareggio della squadra di Toni contro l’ultima in classifica non cambia nulla, i punti di distacco sono sempre 7.

Nella giornata di sabato i bavaresi, sarà perchè tra qualche giorno avranno un impegno in coppa Uefa, affrontano il fanalino Norimberga con molta aria di sufficienza. Non mostrano un bel gioco i biancorossi, e ad un minuto dalla fine il Norimberga pensa di punirli: gol di Misimovic e doccia fredda. Il Bayern che torna in campo nel secondo tempo è un altro. E’ sicuro della rimonta, ma i minuti passano e la palla non entra. Sembra quasi che non ci siano più speranze quando Podolski, 8 minuti prima del fischio dell’arbitro, agguanta il pareggio, e mantiene il vantaggio dalle inseguitrici invariato.

Bundesliga: il Bayern si porta a casa mezzo scudetto

E il campionato tedesco si chiude definitivamente. Non bastavano i nomi altisonanti che il Bayern aveva schierato dall’inizio dell’anno. Ora anche le inseguitrici mollano la presa, e per Toni e compagni diventa tutto più facile.

Prima era il Werder a mollare la presa, ora anche l’Amburgo, che non sembrava potesse fermare i bavaresi, ma almeno poteva tenere vivo il campionato ancora per un pò. E invece l’1-1 contro il Wolfusburg cancella le ultime speranze di un torneo vivo, e sposta l’attenzione su altri obiettivi.
Nella giornata in cui la pareggite colpisce anche la Bundesliga (metà delle partite sono finite 1-1), ne approfitta il Bayern Monaco che con un doppio Toni di sbarazza della terza in classifica, il Leverkusen, e si cuce sulla maglia lo scudetto (+7 dalla seconda).

Bundesliga: Il Bayern cade con l’ultima in classifica

Il campionato tedesco si riapre e si richiude in 24 ore. Nell’anticipo di sabato la corazzata del Bayern Monaco cade pesantemente in casa dell’ultima in classifica, l’Energie Cottbus. Appaiono lenti e svogliati Toni e compagni, e così i padroni di casa ne approfittano dopo soli 18 minuti con Jelic. Il Bayern sembra risvegliarsi, e avrebbe anche l’occasione di pareggiare, se Ribery non sbagliasse il calcio di rigore. A quel punto gli uomini di Prasnikar ci credono e raddoppiano dopo pochi minuti ancora con Jelic. L’impresa è fatta, i bavaresi non riescono a segnare e l’Energie si toglie sorprendentemente dal fondo della classifica.

Occasione irripetibile per il Werder Brema, che potrebbe arrivare a 4 punti dalla vetta. Ma sarà per l’inesperienza, o per l’emozione di riaprire il campionato, fatto sta che i verdi di Germania vanno a sbattere contro il muro che il Wolfsburg presenta al Weserstadion. Sono bravi gli ospiti a non scoprirsi e a non correre tanti rischi, e riuscendo a trovare il gol in apertura di ripresa, riaccendendo la speranza di una qualificazione in Europa.

Bundesliga: Toni e Ribery valgono uno scudetto

Mancano poco più di 10 partite al termine della stagione nei principali paesi europei, e a parte in Inghilterra, negli altri campionati sembrerebbe che lo scudetto sia già assegnato.
In Germania tocca al Bayern di Luca Toni portare a casa la vittoria che probabilmente consegna il 21esimo titolo alla squadra bavarese.
Sono bastati un gol per tempo (Toni + Ribery) per aver ragione di un Kalsruhe troppo rinunciatario, nonostante il suo quinto posto, e i 7 punti di distacco dal Werder adesso sembrano incolmabili.

Anche perchè, oltre ad avere in squadra 11 fuoriclasse, tra cui la punta italiana capocannoniere con 14 reti, la concorrenza sembra stentare. La partita tra Werder e Stoccarda sembrava dovesse incanalarsi in una sola direzione dato che la ex squadra di Trapattoni non aveva più nulla da chiedere al campionato, mentre Diego e compagni erano alla caccia del Bayern. E il gol di Almeida dopo solo 9 minuti stava dando ragione ai pronostici, fino al ventesimo, quando Gomez (tripletta per lui) ha segnato il gol che ha dato una sterzata alla gara, portando alla fine al punteggio tennistico di 6-3.

Bundesliga: si delineano le gerarchie del campionato

Riprende la corsa del Bayern Monaco di Luca Toni. Dopo la piccola battuta d’arresto della scorsa settimana, è bastata una rete dell’altro cannoniere, Miroslav Klose, per aver ragione di uno Schalke 04 che non ha mai impegnato i bavaresi. Al Bayern mancava Van Bommel, che si è beccato tre giornate di squalifica per il gesto dell’ombrello (non una novità per lui) della scorsa partita, ma di certo a Monaco non hanno i giocatori contati.

Il Werder intanto cerca di rimanere agganciato al Bayern, per non considerare già chiuso il campionato a 12 turni dalla fine, e lo fa con un secco 2-0 contro un modesto Borussia Dortmund. Di Rosemberg i due gol dei biancoverdi che tengono ancora viva una Bundesliga che, se la scorsa settimana sembrava molto equilibrata, adesso pian piano sta prendendo una fisionomia. Infatti la corsa ai due posti utili per la qualificazione in Champions sembrano già assegnati, visto lo strapotere del Bayern (difficilmente scalzabile dal primo posto) e l’ottimo momento del Werder, ma soprattutto grazie al fatto che dietro non tengono il passo.

Bundesliga: solo 1-1 per il Bayern, ma è sufficiente per la volata

Se la classifica si potesse rovesciare, l’ultima giornata di Bundesliga avrebbe avuto più senso.
Caso più unico che raro a livello europeo, a parte i pareggi, ogni vittoria che c’è stata, è stata conquistata dalla squadra sfavorita, almeno guardando la classifica.
Questa occasione è vista bene dagli amanti del calcio che prediligono l’incertezza alla marcia solitaria di alcune squadre, e al momento il campionato tedesco dà questa opportunità.

Al primo posto, ovviamente troviamo il Bayern Monaco, che nonostante il suo attacco stellare non va oltre l’1-1 con l’Amburgo. Certo, gli avversari non erano di primo pelo, dato che sono in piena lotta per la Champions, ma da un attacco con Toni, Podolski e Klose ci si sarebbe aspettato di più, anche perchè a salvare la faccia a Klinsmann ci ha pensato Ze Roberto, un difensore.
Quando poi hai in squadra uno scriteriato come Van Bommel che si fa ammonire per aver applaudito ironicamente l’arbitro per avergli fischiato un fallo inesistente, e poi si becca la seconda ammonizione nonappena il direttore di gara si gira, per avergli fatto il gesto dell’ombrello, si capisce che forse tutta questa serenità in casa Bayern non c’è, e che forse la forza della rosa rimane solo sulla carta.