Bulgaria – Italia 2-2, video e interviste

Mezzo passo falso dell’Italia nella prima gara di qualificazione ai Mondiali brasiliani del 2014. Gli azzurri si presentavano in Bulgaria da vice campione d’Europa e speravano forse di avere vita facile contro in avversario modesto, ben lontano dagli splendori degli anni ’90. E invece la squadra di Prandelli se ne torna a casa con un solo punto in tasca e con la convinzione che c’è molto da lavorare per conquistare una qualificazione per nulla scontata.

Gilardino “respinge” Amauri

La nazionale italiana non riesce a segnare, sebbene sia piena zeppa di attaccanti dal piede caldo, che nelle rispettive squadre di club la mettono dentro con estrema facilità. Nell’ultimo incontro di qualificazione per il prossimo mondiale l’Italia di Lippi si è dovuta accontentare di due autoreti degli avversari per conquistare i tre punti, e già c’è chi grida a gran voce il nome di Amauri, visto dai più come il salvatore della patria. Non la pensa così Gilardino, che a meno di cataclismi improvvisi dovrebbe essere uno dei partenti per il Sudafrica la prossima estate:

Amauri? Tra di noi non ne abbiamo parlato, un giocatore non è la soluzione per i problemi di una squadra. Lui è formidabile, è fortissimo, ma ora conta il gruppo che c’è qui e che ha stappato tre punti importanti in Georgia. Poi, su questo decideranno la Federazione e la Nazionale.

L’attaccante della Fiorentina rivendica i successi ottenuti dal gruppo e si candida per un posto da titolare sin dalla gara di dopodomani:

Mi sento in forma fisicamente, ho iniziato bene la stagione a Firenze e spero di poter giocare e segnare contro la Bulgaria.

Mondiali 2010: l’Italia non brilla, ma è in testa

Abbiamo cercato di vincere, non ci siamo riusciti ma la Bulgaria è una squadra con fior di giocatori. Quindi ritengo il risultato positivo, e anche la prestazione.

Questo il Lippi-pensiero al termine della terza gara di qualificazione in vista del Mondiale 2010. Poche parole per descrivere una partita che ha offerto scarse emozioni al numeroso pubblico presente sugli spalti. Prepartita macchiato da qualche incidente, a causa dei soliti quattro imbecilli (stavolta nostri connazionali) arrivati a Sofia con l’intento di piantar grane.

Al fischio d’inizio Lippi proponeva un’Italia diversa dalle precedenti uscite, con le novità Montolivo e Pepe, il rientro di Chiellini dopo l’infortunio e la presenza tra i pali di Amelia al posto di Buffon. Una nazionale giovane che però ha dimostrato sin da subito un buon affiatamento, pur non riuscendo a pungere in avanti. Gilardino, preferito a Toni, ha avuto modo di lamentarsi per un’uscita del portiere Ivankov, ma a parte questo episodio, il primo tempo non ha regalato emozioni.

Calciopoli ora parla bulgaro

Un tempo era Moggiopoli e l’Italia si trasformava da terra di poeti, santi e navigatori in zimbello dell’Europa intera. Poi ne seguirono le orme l’Inghilterra (chissà poi che fine ha

“Usa ’94 fu falsata”, parola di Lennart Johanson

Quando si dice “a pensar male si fa peccato, ma ogni tanto ci si azzecca“. A parlare è Lennart Johanson, ex presidente dell’Uefa dal 1990 al 2007, poi sostituito da Michel Platini. Si toglie qualche sassolino dalla scarpa il dirigente svedese, anche se con debito ritardo, non si sa mai.

Secondo Johanson, durante il mondiale di Usa ’94 si fece di tutto per aiutare il Brasile a vincere la coppa, e il principale responsabile di tutto ciò fu Joao Havelange, presidentissimo Fifa durante la manifestazione, e guardacaso, brasiliano. Non solo gli scandali di Corea e Giappone del 2002 di Moreno e soci, o gli “aiuti” alla Francia che giocava in casa nel ’98, adesso anche i verdeoro, che certo di aiuti non ne avevano bisogno, hanno i loro scandali.

Italia-Nigeria 2-1: il riscatto del Divin Codino!

Era il 5 luglio del 1994. Un’estate torrida, impensabile giocare a pallone sotto il sole cocente del primo pomeriggio. Eppure in quel Mondiale si decise di anticipare le partite a ridosso dell’ora di pranzo, per garantire la visione in un’ora “accettabile” nel Vecchio Continente.

Quel giorno a Boston si giocava Italia-Nigeria, valida per gli ottavi di finale, con gli azzurri che arrivavano da ripescati tra le migliori terze classificate, mentre gi africani da primi nel proprio girone, davanti alla Bulgaria.

L’Italia non era al top della forma (impossibile esserlo nella calda estate americana) e nemmeno nella formazione migliore, avendo perso per strada il capitano, Franco Baresi (frattura del menisco) ed il portiere, Gianluca Pagliuca, espulso nella gara contro l’Eire. Per contro la Nigeria non aveva grossi problemi da risolvere, se non quello di dimostrare ancora una volta di essere la vera sorpresa di USA ’94.