Confederations Cup 2013, Brasile – Uruguay 2-1

Il Brasile è la prima finalista della Confederations Cup 2013. La nazionale verdeoro allenata da Scolari ha infatti sconfitto l’Uruguay di Tabarez e Cavani con il risultato di 2-1 e attende adesso la vincente di Italia e Spagna sognando il “bis” dopo il trionfo nel 2009 in Sudafrica. A decidere le reti di Fred e Paulinho. Nel mezzo, il pareggio momentaneo di Cavani.

Usa-Inghilterra 1-0: che lezione per gli inventori del calcio!

Ennesima partita storica raccontata su queste pagine, in un viaggio a ritroso nel tempo che ci permette di rivivere emozioni ormai sopite e quasi dimenticate. In realtà quella di oggi è un po’ troppo in là negli anni e molti di voi non ne avranno nemmeno sentito parlare, ma l’occasione di raccontare per una volta la vittoria di Davide contro Golia è troppo ghiotta per non essere afferrata.

Torniamo al 1950, mondiali organizzati dal Brasile, di cui si ricorda solitamente solo l’epilogo infausto per i colori verdeoro, battuti dall’Uruguay, in una gara che portò dietro di sé una serie impressionante di suicidi.

Ma nessuno o quasi si ricorda di una partita storica per la nazionale degli Usa, da sempre Cenerentola tra le grandi del calcio Mondiale e chiamata ad un ruolo di comparsa o poco più. Eppure in quell’occasione gli americani furono capaci di infliggere una dura lezione ai maestri del calcio, anzi, agli inventori del gioco più bello del mondo, quegli inglesi tanto fieri e altrettanto altezzosi.

Maracanà: il tempio del calcio

Alzi la mano chi ha mai sentito parlare di Mario Filho! Eppure, nonostante i più lo ignorino, a lui è intitolato lo stadio più grande del mondo, il tempio assoluto del calcio.

Il nome del famoso giornalista brasiliano campeggia ancora in una scritta sull’ingresso principale, ma sin dalla sua costruzione venne ribattezzato, usando il nome di una specie di coloratissimi pappagalli molto diffusi in quella zona ed è stato consegnato alla memoria dei secoli semplicemente come Maracanà.

Si tratta di un impianto sportivo immenso, che potrebbe contenere due, forse tre San Siro, con i suoi 304.284 metri quadrati di estensione. L’architetto Paulo Pinheiro Guedes volle fare le cose in grande quando gli assegnarono il compito di progettare lo stadio, che avrebbe dovuto ospitare i primi mondiali del dopoguerra nel 1950, e rispose presentando un’idea innovativa, ben lontana dagli stereotipi classici.