L’ex romanista Doni si ritira per problemi al cuore, ma riprende a giocare in Brasile

Un’incredibile vicenda ci porta a parlare di un giocatore di cui forse ci siamo dimenticati troppo in fretta, Alexander Donieber Marangon, meglio conosciuto come Doni, portiere della Roma tra il 2005 ed il 2011. Come tutti sanno, dopo due stagioni trascorse tra un infortunio e l’altro il portiere brasiliano passò nell’estate del 2011 al Liverpool. Lì non è che abbia avuto tanta fortuna dato che ha disputato solo una manciata di partite. Ma la vera avventura doveva ancora cominciare.

Calciomercato Milan, Seedorf va al Botafogo

Erano anni che lo diceva, ed alla fine ha coronato il suo sogno: Clarence Seedorf andrà a giocare nel Botafogo. Dopo 10 anni di Milan e dopo avere vinto di tutto con le maglie dei club più prestigiosi d’Europa, il centrocampista olandese ha deciso di chiudere la carriera in Brasile. Dopotutto la scelta è stata correlata a motivi personali visto che sua moglie è brasiliana ed ha acquistato tempo fa una casa a Rio de Janeiro.

Botafogo, simula rapimento per evitare gli allenamenti: ora rischia il carcere

Foto: AP/LaPresse

In Italia se salti un allenamento ti becchi una multa di poche migliaia di euro, un rimprovero da parte dell’allenatore e al massimo una panchina nella partita successiva. In Brasile, ed in particolare al Botafogo, un’assenza ingiustificata significa una multa pari al 40% dello stipendio, che nel campionato carioca non è nemmeno paragonabile a quello italiano.

Per questo Somalia, centrocampista del Botafogo, ha preferito farsi passare per rapito piuttosto che vedersi sottrarre quasi metà della busta paga. E’ accaduto due giorni fa a Rio de Janeiro quando il calciatore non si è presentato all’allenamento. Dopo qualche ora ha chiamato la sede della società parlando di un sequestro lampo a scopo di estorsione ai suoi danni. Ma tutto era finito bene perché era riuscito a scappare e a salvarsi dai rapitori.

Garrincha: il re del dribbling

Manoel Francisco Dos Santos, per tutti semplicemente Garrincha, è stato uno dei calciatori brasiliani più forte di tutti i tempi. Deve il suo soprannome al problema fisico che lo affliggeva sin da bambino, quando una malattia lo rese zoppo, con una gamba nettamente più corta dell’altra. Chiunque al suo posto avrebbe avuto difficoltà persino a camminare, ma la sua determinazione gli permise di conquistare il mondo con le sue giocate magiche ed i suoi dribbing irresistibili.

Nato in una famiglia povera di Pau Grande, iniziò a giocare a pallone nei campetti sterrati della città, dove oltre agli avversari, doveva affrontare lo scetticismo con cui veniva visto a causa delle sue gambe storte. Il Botafogo fu la prima squadra a scommettere su di lui, grazie a Gentil Cardoso, che lo aveva visto giocare e lo inserì subito in prima squadra. Con questa maglia resterà per dodici stagioni, vincendo tre campionati di Sao Paolo e due Carioca e mettendo a segno per 230 reti.

Il dribbing era il suo pezzo forte: il difetto fisico, che gli avrebbe dovuto impedire persino di camminare, si rivelò la sua arma vincente. Ancora oggi capita di sentir dire “un dribbling alla Garrincha”, ma difficilmente quel gesto può essere emulato. Finta verso sinistra, accellerazione, passo a destra, ancora accellerazione e conversione al centro: solo a descrivere il movimento fa girare la testa, figuriamoci come restavano i suoi avversari nel vederlo scappare!

Adriano : finalmente l’esordio nel Campionato Paulista

Grande attesa oggi per l’inizio del Campionato Paulista, solitamente poco seguito da questa parte del mondo, ma più che mai interessante in questo inverno, per l’esordio di una nostra vecchia conoscenza, scesa in Brasile per curare il corpo e lo spirito e rimasto poi in patria a titolo di prestito.

Stiamo parlando di Adriano che stasera scenderà in campo con la maglia numero 10 del San Paolo -impegnato in trasferta sul campo del Guaratinguetà– per dimostrare di non essere un bidone e di meritare ancora il titolo di Imperatore.
Se lo augura la dirigenza del club, che ha puntato molto sul suo arrivo, costruendogli intorno una squadra solida, rafforzata dagli arrivi di Juninho (difensore goleador, arrivato dal Botafogo) e di Joilson, laterale molto apprezzato in Brasile.

Certo sarà dura contrastare squadre come il Palmeiras, il Corinthias, il Sao Caetano e soprattutto il Santos, vincitore degli ultimi due tornei, in un campionato, quello Paulista appunto, che è il più equilibrato tra quelli statali.