Il Bologna apre lo stadio ai poveri

In un mondo fatto di contratti milionari e di trasferimenti record, c’è posto anche per una bella storia che mette da parte gli interessi economici e riavvicina il popolo pallonaro al vero spirito dello sport.

L’iniziativa è del Bologna, appena tornato in A dopo l’inferno della serie cadetta e non ancora smaliziato abbastanza da togliersi dalle zone pericolanti della classfica. Ma questa è storia del campo. Se invece spostiamo lo sguardo appena più in là, troviamo una società che vuole riportare i tifosi allo stadio, cominciando proprio da quelle categorie che spesso non possono permettersi il lusso di seguire una partita di campionato.

E allora ecco l’idea della presidente Francesca Menarini: far entrare gratuitamente al Dall’Ara i poveri, attaverso la mediazione di tre associazioni caritative, la Caritas, l’Opera Padre Marella e la Fondazione Gesù Divino Operaio. Si parte dalla gara interna del 13 dicembre contro il Torino e si andrà avanti per 10 giornate fino alla fine del campionato.

Gol in extremis: Cicinho beffa la Roma, Saumel fa volare il Toro

La gara contro il Chelsea, con tanto di riscatto e di segnali positivi, è già dimenticata. Il campionato non è la Champions Legaue e ieri sera ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione. La Roma si ritrovava di fronte un Bologna in crisi di risultati e costretto in settimana a silurare l’allenatore della promozione, quel Daniele Arrigoni che tanto bene aveva fatto in B, non riuscendo poi a ripetersi nella massima serie.

Per i giallorossi c’era il vantaggio di giocare sulle ali dell’entusiasmo, dopo l’ottima prova offerta in campo europeo e con un Totti finalmente libero dai dolori al ginocchio che lo tormentano da mesi. Il Bologna da parte sua ci teneva a far bella figura di fronte al nuovo mister, quel Sinisa Mihajlovic dal passato giallorosso e testimone 15 anni fa dell’esordio in A di Totti, che proprio ieri ha festeggiato la presenza numero 400 in A.

Con queste premesse ci si aspettava un’ottima gara da parte di entrambe le squadre, ma il campo ha raccontato una partita diversa. 0-0 al termine di un primo tempo privo o quasi di emozioni. Poi la ripresa, l’arrembaggio della Roma e una buona occasione creata da Di Vaio, che però privava il match di uno dei suoi protagonisti, Doni, che in uscita riportava la peggio ed era costretto alla resa.

Bologna – Roma tra amarcord, record e voglia di riscatto

Anno 1992, una vita fa. Sinisa Mihajolovic lasciava la Stella Rossa ed approdava nel campionato italiano, portato a Roma dall’allora presidente Ciarrapico. A 16 anni di distanza eccolo pronto per un altro esordio, stavolta da tecnico e proprio contro il suo passato.

Non è certo la prima volta che si ritrova a giocare contro la maglia giallorossa, ma finora lo aveva fatto da calciatore o al massimo da secondo di Mancini sulla panchina dell’Inter.

Stavolta sarà diverso, un’emozione tutta nuova, perché il Bologna ha deciso di contare sulle sue capacità affidandogli la panchina. Strani scherzi del destino, nel giorno della presenza numero 400 in A per Francesco Totti, che esordì in maglia giallorossa proprio al fianco di Sinisa in un pomeriggio primaverile di 15 anni e mezzo fa, nel giorno in cui il serbo segnava l’unico gol in campionato con la Roma.

L’inter riprende la corsa, la Lazio frena

Poteva essere una buona occasione per consolidare il primato solitario in classifica, ma quando si sbaglia così tanto e ci si trova di fronte ad una squadra ben messa in campo e per nulla intenzionata a fare solo sparring partner, è già molto se si riesce a mettere in cantiere un punticino.

La Lazio vista ieri nell’anticipo contro il Lecce ha creato tanto sin dall’avvio di gara, decisa a mettere subito in discesa la partita. Ma proprio quando ci si aspettava un gol del duo delle meraviglie Zarate-Pandev, arrivava inattesa la rete del Lecce con Tiribocchi che infilava di testa su assist di Polenghi. A quel punto la Lazio ha cercato di osare maggiormente, pur rischiando di prendere il secondo gol prima della fine del tempo.

Nella ripresa ancora biancazzurri in avanti alla ricerca del pareggio. Molte le occasioni create e sbagliate dagli uomini di Delio Rossi, che nonostante le sostituzioni effettuate non riusciva a trovare qualcuno capace di buttarla dentro. La svolta al 38′ della ripresa, quando Simone Inzaghi veniva buttato nella mischia per tentare il tutto per tutto.  E, proprio quando eravamo pronti a registrare la seconda sconfitta della Lazio in campionato, arrivava la zampata vincente del nuovo entrato.

Serie A 2008/2009: Bologna

Il Bologna, a differenza delle altre squadre di Serie A, ha avuto meno tempo per allestire una formazione competitiva. Il mese di Luglio lo ha trascorso a risolvere le beghe societarie, tra passaggi di proprietà e possibili acquirenti americani. Dopo che questi problemi sono stati risolti però, si è lavorato molto bene nel mercato di entrata, e si è anche venduto molto.

Fino a questo momento gli acquisti sono stati 9 e le cessioni 6, lasciando una piccola rivoluzione che Arrigoni dovrà risolvere, soprattutto in attacco. L’obiettivo stagionale è sicuramente la salvezza da raggiungere il più in fretta possibile, ma considerando che l’ossatura della squadra è molto buona e gli schemi hanno funzionato molto bene lo scorso anno, forse anche la metà della classifica potrebbe essere raggiunta.

Roma-Soros, telenovela finita con il colpo di scena

Dopo un anno di voci che si rincorrevano e smentite più o meno ufficiali, la telenovela tra l’As Roma e il magnate americano George Soros pare giunta all’ultima puntata. A mettere la parola fine è stato l’uomo chiave della vicenda, Joe Tacopina, che ha finalmente messo in chiaro tutta la vicenda in una conferenza stampa.

Cominciamo dal principio. All’inizio del nuovo anno l’As Roma era in gravi difficoltà economiche, soprattutto dovute all’indebitamento dell’azienda principale della famiglia Sensi, la Italpetroli. Per questo i Sensi, pur non in veste ufficiale, si stavano guardando intorno per cercare un valido acquirente a cui lasciare la società di calcio, e qui entra in gioco Tacopina.