Inter: Moratti sborsa altri 40 milioni e pensa al mercato

Nonostante la faraonica cessione di Eto’o ed altri introiti, le casse dell’Inter continuano a piangere. Per questo Moratti questa mattina si è visto obbligato nuovamente ad aprire il portafoglio e tirar fuori altri 40 milioni di euro per ricapitalizzare il bilancio in vista dell’entrata in vigore del fair play finanziario.

Non basta infatti che negli ultimi anni, a parte la stagione del triplete, il bilancio nerazzurro fosse sempre in negativo (attualmente è a -60 milioni circa). Se per le nuove regole l’Inter non potesse nemmeno partecipare alla Champions League sarebbe davvero un disastro. Per questo, oltre a ricapitalizzare, il patron ha anche deciso di investire sul mercato, e l’obiettivo principale si chiama Josip Ilicic.

Juventus, dopo le gioie, i dolori: rosso di bilancio da 95 milioni

Dopo i fasti di una presentazione dell’impianto futuristico e di una squadra da Champions League, arrivano anche i primi dispiaceri per la dirigenza della Juventus. Ieri sera infatti è stato approvato il bilancio al 30 giugno (quindi prima degli oltre 80 milioni spesi per il mercato), ed i numeri sono stati davvero preoccupanti: 95 milioni di euro di rosso.

Per questo le prime mosse dei dirigenti sono state il raschiare il fondo delle riserve delle azioni, del patrimonio sociale, ma soprattutto l’emissione di nuove azioni da cui si dovrebbero incassare circa una ventina di milioni. Ma la fetta più grossa toccherà alla Exor che sarà costretta a rimpolpare le casse aziendali con altri 72 milioni, più 9 milioni che verranno prelevati dal fondo di Gheddafi che è stato congelato. Di certo il rais libico non li verrà a reclamare molto presto.

Delneri fa il bilancio di fine anno

Foto: AP/LaPresse

Fine anno, tempo di bilanci. E’ così un po’ per tutti, figuriamoci per uno come Gigi Delneri che in questo 2010 si è tolto parecchie soddisfazioni, prima sulla panchina della Sampdoria, poi su quella della Juventus, dove spera di poter sedere per ancora molto tempo:

Ho raggiunto questi traguardi a sessant’anni, dimostrando di essere uno che non molla mai. Se sono a Torino, devo ringraziare le persone che hanno lavorato e che lavorano con me, a partire da Agnelli e da Marotta, decisivo nel mio approdo all’ombra della Mole. Ho la fortuna di avere collaboratori bravissimi, che sono anche amici. Nei miei successi c’è tanto del loro.