Liga: il Real rientra nella crisi, il Barça prenota lo scudetto

I campionati europei stanno cominciando a delinearsi e ad indicare già un probabile campione. Se in Italia è l’Inter a farla da padrone, in Francia il Lione, in Inghilterra se la giocano Chelsea e Liverpool, in Spagna il leader indiscusso si chiama Barcellona, e non ci sono margini di obiezione.

Era al test di maturità il Barça sabato sera contro il Siviglia, una delle squadre più scomode della Liga. La gara finisce 3-0 per i blaugrana, un messaggio forte e chiaro a tutte le inseguitrici. Sì, anche perchè le inseguitrici non esistono. Il Real perde ancora, Villareal e Valencia vincono ma hanno rispettivamente 4 e 5 punti di distacco, e molta meno classe in campo.

Liga: cadono le grandi e il Real ne approfitta

Fino ad una settimana fa sembrava ci fossero 3 super-squadre ed una super-delusione. Ma il calcio è bello perchè è imprevedibile e la super-delusione è diventata l’unica in questa giornata a portare a casa i tre punti, recuperando su tutti.

Molta fortuna, c’è da dire, per il Real Madrid, il quale giocando male vince contro il Recreativo Huelva grazie all’autorete di Beto. Il Recre è ultimo, e forse questa sua pochezza di gioco ha permesso al Real di portare a casa la vittoria, in quanto nemmeno le merengues sono sembrate molto in forma e non si sono quasi mai rese pericolose. Schuster continua a vedere l’infermeria riempirsi, adesso che anche Higuain si è fatto male, e schierare un attacco decente d’ora in avanti sarà più che complicato.

Liga: Real sempre più in crisi, Barça sempre più solo

Sappiamo che per adesso rimane al suo posto, ma l’allenatore del Real Madrid Bernard Schuster se l’è vista davvero brutta sabato scorso. Dopo i numerosi k.o. che stanno arrivando nelle ultime settimane (ultimo in coppa del Re contro una squadra di serie C), perde anche in campionato contro il Valladolid. Se poi aggiungiamo che i punti di distacco dal Barcellona sono ora 5 e che proprio i blaugrana 7 giorni prima avevano rifilato 6 reti al Valladolid, la situazione sembra farsi sempre più grave.

A far precipitare le cose anche l’infortunio di Van Nistelrooy, dato che Higuain si è sgonfiato dopo i 4 gol della partita precendente e l’attaccante più pericoloso dei blancos è stato Cannavaro, il che è tutto dire. La difesa inoltre traballa, e così Schuster ha le ore contate: se non dovesse vincere contro il Recreativo sabato prossimo sarebbe fuori.

Il Milan ad un passo da Ramos

Sergio Ramos, uno dei difensori più forti della Liga, nonchè titolare inamovibile nella nazionale campione d’Europa della Spagna, potrebbe presto lasciare il Real Madrid, dove è in rotta di collisione

Ferguson getta la spugna “non posso più trattenere Cristiano”

Cristiano Ronaldo è sempre più vicino a coronare il suo sogno. L’ultimo ostacolo che si frapponeva tra lui e il Real Madrid si chiamava Alex Ferguson. Adesso pare che anche lui abbia gettato la spugna.

“E’ chiaro che nel calcio di oggi vedere un calciatore per dieci anni con la stessa maglia sta diventando qualcosa di raro. D’altronde, con la Legge Bosman e il grande potere che hanno i procuratori…”

Parole chiare, che possono essere interpretate come “Se il giocatore ha deciso di andare, che vada pure”. E a Madrid attendono.

Dall’Italia al Brasile, passando per la Scozia, ecco la situazione nei campionati di tutto il mondo

Domenica, giornata dedicata al campionato. Finito quello di serie A, e della maggior parte dei campionati nazionali europei, cerchiamo di fare un piccolo riassunto, per capire anche il quadro degli eventi e delle prossime competizioni internazionali che ci aspettano nella stagione 2008/2009.

Il campionato italiano, come detto e stradetto, è stato vinto all’ultima giornata dall’Inter, per la terza volta consecutiva (di cui due sole sul campo). In Champions League, con i milanesi, ci andrà la Roma, finita solo 3 punti dietro i nerazzurri. In Inghilterra si conferma campione lo United, che come l’Inter ha dovuto aspettare l’ultima giornata per esultare. A darle battaglia fino all’ultimo c’è stato il Chelsea, che ha mollato solo negli ultimi minuti dell’ultima gara di campionato, quando ormai i Red Devils vincevano e il sorpasso era impossibile. E così solo due sono stati i punti che hanno diviso le due finaliste di Champions League, che sarebbero potute arrivare tranquillamente pari, assegnando la vittoria ugualmente alla squadra di Alex Ferguson.

Liga: disastro Barça, ora è terzo e a 10 punti dal Real

Il Barcellona saluta le speranze di vincere la Liga nel derby con l’Espanyol 0-0), e perde anche la seconda posizione, in favore del Villareal, molto meno forte sulla carta, ma sicuramente più costante dei blaugrana.

Il Real intanto ringrazia e vince a Santander. Ora i 9 punti di distacco dalla seconda sono più di un’assicurazione. L’attacco stellare del Barcellona non va in gol da due mesi, il Villareal non rappresenta di certo un pericolo, e così Schuster si potrà prendere una bella rivincita su chi lo considerava peggio di Capello, visto che il tecnico italiano era riuscito a vincere la Liga lo scorso anno all’ultima giornata, mentre l’attuale allenatore potrebbe festeggiare già con un mese d’anticipo.

Liga: campionato riaperto grazie allo strepitoso Villa

Per un campionato aperto che si chiude, ce n’è un altro chiuso che si riapre. La vetta dei campionati europei non è mai stata in bilico come quest’anno, e a farne le spese stavolta è il Real Madrid. Batosta clamorosa in casa contro un Valencia rinato, e solo 4 punti di distacco dal Barcellona che adesso sembrano veramente pochi.

Non se lo meritava questa volta la squadra di Schuster di perdere. Nonostante ultimamente stesse giocando molto male e quando vinceva lo faceva a stento, contro il Valencia sono ritornati ad essere galacticos Cannavaro e compagni. Peccato che hanno trovato sulla loro strada un David Villa in stato di grazia che pareggia con la sua doppietta quella di capitan Raul, e ad un minuto dalla fine della gara Arizmendi segni il gol della vittoria, che al Valencia non serve a un granchè, ma che al Real pesa molto. Ora sono 4 le sconfitte nelle ultime 6 partite, e contando l’eliminazione in Champions, se non dovesse arrivare lo scudetto Schuster farebbe bene a lasciare Madrid di corsa e senza voltarsi indietro.

Liga: Il Real perde ancora, ma il Barça va troppo lento

Se pensate che vincere lo scudetto sia la coronazione del lavoro fatto da agosto a maggio, ed è la cosa più bella che possa capitare ad un club di professionisti, non parlatene in presenza dei tifosi del Real Madrid. I giornalisti spagnoli parlano in senso funebre della prossima vittoria della Liga da parte dei Blancos, visto che giocando così male non meriterebbero nemmeno di posizionarsi a metà classifica. Il brutto, anzi bruttissimo 1-0 in casa del Deportivo fa precipitare l’indice di popolarità di Schuster, riuscito addirittura a far rimpiangere ai tifosi del Real un allenatore come Capello, tutt’altro che simpatico.

La partita è noiosa, il Real non spinge e il Depo aspetta, e siccome nessuna delle due squadre prova a scuotersi, ci pensa Pepe a gonfiare la rete, ma quella della sua porta, portando così a 6 le sconfitte nelle ultime 9 gare (compresa la Champions). Mai così male la storia dei Galacticos. Per loro fortuna però il Barcellona non è da meno, e sembra voler fare di tutto per fargli vincere lo scudetto. Non fatica nemmeno tanto l’Almeria a portare a casa un punto, grazie anche alla rete decisiva di Uche a 5 minuti dalla fine. Saranno pure tanti gli infortuni che hanno colpito i blaugrana, ma se non vinci per un mese difficilmente darai fastidio ai diretti concorrenti, lontani ancora 7 punti.

Liga: il Real si cuce mezzo scudetto sulla maglia

Anche in Spagna i postumi di Champions si fanno sentire. A farne le spese questa volta è il Barcellona, che si era illuso di potersi riavvicinare alla vetta, ma che ha sprecato tutto il lavoro fatto nell’ultimo mese, perdendo in casa contro il Villareal. Mezzo passo falso anche per il Getafe, unica squadra spagnola impegnata in coppa Uefa, che non va oltre lo 0-0 sul campo del penultimo Murcia.

Chi invece risponde alla grande è il Real Madrid. Dopo un primo tempo con la testa ancora alla partita con la Roma, i madridisti scontentano il loro pubblico, fornendo una delle prestazioni più scadenti dell’era Schuster, andando in svantaggio grazie al gol di Valdo, e non rendendosi mai pericolosi, se non nel finale di primo tempo quando Higuain segna un fortunoso gol del pareggio.
Ma i blancos hanno talento da vendere, e si nota subito in campo quando, con l’inserimento di Drenthe, la partita cambia, e viene chiusa con un calcio di rigore del capitano Raul, al suo 200esimo gol con la camiseta blanca.

Liga: Grande gol di Ronaldinho, ma è tutto inutile

Addio sogno rimonta per il Barça. Dopo il recupero da -9 a -2 raggiunto la scorsa settimana, il Real ristabilisce le distanze, e riporta a 5 le lunghezze di distanza dai blaugrana.
E dire che questa poteva passare alla storia come la partita con uno dei gol più belli della Liga.
Naturalmente a segnarlo non poteva che essere l’ex pallone d’oro Ronaldinho, che realizza una perfetta rovesciata su cross di Xavi alla mezz’ora. 1-0 per il Barcellona, e tutti a casa? Neanche per sogno. Al Villareal torna in mente il 6-0 dell’andata e decide che non vuole vedere replay. Ingrana la quarta e dopo solo 6 minuti agguanta il pareggio con Aguero. Ma non è finita, perchè a questo punto il Barça non c’è più in campo, e i ragazzi dell’Atletico ne segnano altri 3. Eto’o chiude definitivamente i conti sul 4-2, e ritorna a concentrarsi sul ritorno di Champions.

In tutto questo è il Real Madrid a ringraziare i cugini, e ne approfitta, non senza qualche difficoltà, in casa del Recreativo Huelva, terz’ultimo in campionato. La partita è di quelle non adatte a chi ha problemi di cuore. Un distratto Real Madrid (forse più preoccupato dalla Roma che dagli Andalusi) si fa beffare dopo solo un quarto d’ora da Caceres. Il pareggio di Raul arriva dopo solo due minuti, ma è irregolare, anche se l’arbitro non se ne accorge.
I contrasti aumentano e gli animi si scaldano. 3 espulsi nel giro di pochi minuti, due per il Recreativo e uno per il Real. A quel punto la mossa vincente di Schuster, togliere un difensore, un certo Cannavaro, per inserire una punta, Robinho. Mossa azzeccata perchè il brasiliano segna i due gol che danno la vittoria ai blancos, e rendono vana la rete al secondo minuto di recupero di Martins.

Italiane in Champions: Roma fiduciosa, Inter cauta e Milan temuto

Per Inter, Roma e Milan è già tempo di pensare all’Europa, tra oggi è domani sono infatti in programma i turni d’andata degli ottavi di finale. Stasera tocca a Inter e Roma, che dovranno giocarsi l’accesso ai quarti rispettivamente con Liverpool e Real Madrid.
Gli inglesi non stanno vivendo una stagione esaltante in Premier League, ma secondo Mancini potrebbe essere proprio questo il loro punto di forza più pericoloso, dato che a causa della deludente posizione di campionato, il Liverpool punta tutta sulla Champions. Il mister nerazzurro ha affermato che il campionato è molto diverso dalla competizione europea, ma che l’Inter ha voglia di arrivare il più lontano possibile. In effetti i Campioni d’Italia sono tra i favoriti alla vittoria del torneo, il loro stato di forma non può che preoccupare Rafa Benitez che però è apparso fiducioso. L’uomo che lo preoccupa maggiormente è, manco a dirlo, Zlatan Ibrahimovic, e per questo ha studiato delle tattiche per inibirlo che a detta sua dovrebbero funzionare. Staremo a vedere.