L’Italia all’esame Trap

Un passato simile, un presente che ha lo stesso obiettivo. Strano il destino incrociato di Lippi e Trapattoni, entrambi vincenti sulla panca della Juventus, entrambi allenatori in passato dell’Inter, seppur con fortune diverse (il viareggino fallì laddove aveva trionfato il Trap), entrambi sulla panchine dell’Italia, dove Lippi si è preso la sua “rivincita”, trionfando laddove il Trap aveva fallito.

Ed eccoli qui, l’uno contro l’altro a giocarsi la qualificazione ai prossimi mondiali, l’uno per dimostrare di essere ancora un ottimo mister, l’altro per confermare quanto di buono fatto nell’edizione tedesca della kermesse mondiale.

Stasera li troveremo a pochi metri di distanza in quel di Bari, dove Italia e Irlanda si giocheranno la testa del girone. Il Trap avrebbe voluto arrivare all’appuntamento con gli stessi punti degli azzurri, ma sabato la Bulgaria gli ha giocato un brutto scherzo, impattando proprio alla fine, quando la vittoria sembrava acquisita. Motivo in più per dare battaglia nella gara di stasera, dove le motivazioni saranno forti.

Il Lippi furioso e la sua croce

Il titolo di Campione del Mondo non basta a ripararlo dalle critiche, perché nel calcio, è risaputo, la riconoscenza è prossima allo zero. Marcello Lippi, però, non è disposto a scendere a compromessi e da buon toscanaccio qual è, difende la sua idea, rispondendo a tono a chi si permette di giudicare le sue scelte.

Inutile tornare sull’argomento, inutile insistere con le domande: Cassano non fa parte dei piani del ct, né ora né in futuro. Meglio rassegnarsi e lasciar correre, per evitare che la polemica ci accompagni da qui al prossimo mondiale (e manca un anno abbondante).

Lui fa spallucce e va avanti per la sua strada, dicendosi anche disposto a subire le critiche altrui, ma poco propenso a stare al gioco di certi giornali che hanno ricamato molto sull’accoglienza che riceverà l’Italia in quel di Bari, terra natale di Fantantonio. Il ct è indignato (tanto per usare un eufemismo) per il clima che va preparandosi e nella conferenza stampa di oggi pomeriggio ha tuonato contro un certo tipo di giornalismo.

Serie B 20^: Pulzetti, Barreto, Gaeta e De Zerbi su tutti. Livorno capolista, in attesa di Sassuolo-Brescia

Un’unica capolista. Si potrebbe dire sia questa, dopo ben 20 giornate, la novità che emerge dalla classifica di Serie B. A questo giro di giostra in testa c’è il Livorno – sebbene in attesa di conoscere il risultato del recupero tra il Sassuolo ed il Brescia (staccati entrambi di tre lunghezze, potrebbero appaiarsi ai labronici) -, che svetta in classifica grazie alla rete del bomber che non ti aspetti, il centrocampista Nico Pulzetti.

I punti conquistati a Bergamo, in casa di un AlbinoLeffe che tra le mura amiche è sempre un pessimo cliente, potranno addirittura risultare decisivi nella corsa alla promozione. Una corsa che, ancora ad oggi, coinvolge 9 squadre appaiate nello stretto giro di 6 punti. Salgono le quotazioni del Bari di Antonio Conte, vera e propria macchina da guerra al san Nicola (sei vittorie, solo il Sassuolo ha fatto meglio) come dimostra anche il successo firmato Barreto contro una Salernitana sprofondata nella zona “rossa” dopo un buon avvio di stagione.

Antonio Conte aggredito da estremisti della tifoseria leccese

La mamma degli stupidi è sempre incinta. Questo detto lo conosce molto bene Antonio Conte, che ieri mattina se l’è vista davvero brutta in una spiaggia del leccese.

Stava giocando una partitella con degli amici sulla litoranea salentina, quando quattro persone armate di spranga hanno atteso che finisse di giocare per poi aggredirlo. Per sua fortuna le persone che erano sul campo insieme a lui non erano lontane e lo hanno difeso, minacciando i delinquenti di chiamare i carabinieri, cosa che li ha messi in fuga, non prima però di avergli sferrato un pugno sul naso.

Serie B: pokerissimo del Chievo, Albinoleffe mezzo piede in A

Ci dispiace dover parlare di calcio in una giornata in cui è avvenuto un fatto di cronaca così grave come il tentato suicidio di una poliziotta durante una partita di calcio, ma il fatto è che noi siamo qui proprio per parlare di calcio, è il nostro mestiere, e nel bene o nel male va fatto. Per la cronaca, la gara durante la quale la poliziotta ha deciso di compiere l’insano gesto era Treviso-Grosseto, interrotta al ventesimo perchè si era sentito lo sparo partito dalla sua pistola, sul punteggio di 0-1. La gara è rinviata a data da destinarsi.

Tornando al calcio giocato, la 38esima giornata di serie B consegna virtualmente la promozione nelle mani del Chievo. E’ vero che lì su hanno vinto quasi tutte, ma i veneti hanno diversi motivi per poter stare allegri. Prima di tutto, un 5-0 in casa contro lo Spezia non se l’aspettava nessuno. I liguri sono molto meno forti degli scaligeri, ma lottavano per non retrocedere, e avrebbero venduto cara la pelle in questa gara, se non avessero trovato di fronte un Chievo colossale. Altro motivo per cui stare contenti è vedere come il Bologna vince a fatica contro il Vicenza quasi salvo; che come seconda (a distanza di sicurezza di 3 punti) c’è l’Albinoleffe, che sta passando un’ottima annata, ma non ha gli effettivi che può permettersi il Chievo; e che l’altra squadra ben attrezzata, il Lecce, si fa fermare in casa da un Mantova a cui non interessa più di tanto questo campionato.

Il calciomercato delle altre, Napoli e Fiorentina scatenate

Mancano 4 giornate alla fine del campionato, e si cominciano a muovere sul mercato anche le medio-piccole. Lasciato scemare il clamore dovuto ai grandi nomi sparati (e tutti da verificare) dei grandi club, ora anche le altre cominciano a guardarsi attorno.

Una società che sembra molto attiva sul mercato è il Napoli. De Laurentis ha in testa di riportare la sua squadra ad alti livelli, e smentito lo scherzo di Messi, torna con i piedi per terra e prepara qualche colpo per la prossima stagione. Data per certa la partenza del Pampa Sosa, si guarda in casa Juve per infoltire l’attacco. Reja vorrebbe il rinnovo del prestito, o il riscatto, per Zalayeta, ma nel mirino c’è anche Palladino, che a Napoli ci andrebbe anche a piedi. Su di lui ci potrebbe essere la concorrenza della Roma, ma siccome ai giallorossi la Juve ha chiesto come contropartita Aquilani, i partenopei dovrebbero essere in vantaggio. A Napoli ci andrebbe volentieri anche Mauro Esposito, poco utilizzato a Roma, ma l’acquisto di uno escluderebbe l’arrivo dell’altro. Per la difesa si punta verso Vargas, ma il suo costo potrebbe essere difficilmente sostenibile dai partenopei.

Serie B: crollo del Bologna, passa da secondo a quarto

Pronostici ribaltati in serie B. Il Bologna schiacciasassi, quello che sembrava avere una rosa non da serie A, ma da coppa Uefa, perde a Bergamo contro l’Albinoleffe e precipita al quarto posto.
Ringraziano Chievo, ma soprattutto lo stesso Albinoleffe e il Lecce, che daranno vita a 5 partite infuocate nel prossimo mese di maggio.

Nell’ennesima giornata di scontri diretti si capisce che in serie B guai a dare qualcosa per scontato, neanche quando hai tanti punti di vantaggio sugli inseguitori. E’ la lezione che dovranno imparare Chievo e Bologna, che un mese fa erano sicuri di andare a braccetto in serie A, ma che oggi vedono la seconda rispettivamente avvicinarsi a 3 punti, e allontanarsi a 2.

Serie B: Il Chievo vola a +5, dietro vince solo l’Albinoleffe

Valanga di gol nella 36esima giornata di serie B, e spettacolo a non finire. 4 scontri diretti, due per la serie A e due per evitare la serie C, grandi decadute e piccole risorte, insomma, un pò di tutto a 6 giornate dal termine di un campionato cadetto un pò troppo snobbato.

Il match clou era Chievo-Brescia, con i clivensi primi e le rondinelle che cercavano di tornare grandi. Ma purtroppo non hanno rispettato i pronostici e la grande rosa bresciana farà bene ora a prepararsi per i play-offs. Non c’è proprio partita a Verona, con i padroni di casa che partono forte e vanno in gol già dopo 5 minuti con Cesar che colpisce da solo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Brescia cerca di svegliarsi un pò, ma alla mezz’ora il solito Pellissier chiude la gara. Il secondo tempo serve solo per lo spettacolo, e si chiude con il terzo gol del Chievo che ora stacca gli inseguitori a 4 punti.

San Nicola di Bari: gioiello del sud

In occasione dei Mondiali del 1990 molti stadi vennero ristrutturati per ospitare l’evento, mentre in certi casi si preferì provvedere ad una costruzione ex-novo, che potesse garantire il rispetto delle norme imposte dall’Uefa.

Il San Nicola di Bari è proprio uno dei nuovi impianti che hanno visto la luce alla vigilia della kermesse mondiale.

Il progetto era ambizioso, se solo si pensa che fu affidato alla matita di Renzo Piano, architetto di fama mondiale e già autore di numerose altre opere di utilità pubblica. E proprio dal suo ideatore l’impianto ebbe il nome di “astronave”, riferito alla particolare forma, estremamente moderna.