Anche Beckham andrà a giocare in Australia?

L’operazione Del Piero ha avuto talmente tanto successo in Australia che anche una stella di prima grandezza come David Beckham potrebbe presto seguirlo. E’ la voce che circola in questi giorni sui giornali del Paese dei canguri, che forniscono un elenco di club che ospiterebbero volentieri lo Spice Boy nel periodo di pausa della Major League.

Australia – Serbia 2-1 – Mondiali 2010

Nonostante la vittoria contro la Serbia, l’Australia saluta a capo chino il Sud Africa in virtù del risultato tra Germania- Ghana (passate entrambe). In realtà, solo gli slavi erano artefici del proprio destino: con la vittoria, infatti, si sarebbero qualificati mentre i gialloverdi avrebbero dovuto trionfare e sperare (e s’è dato credito, una volta di più, al detto che chi vive sperando…). Tant’è.

Ghana – Australia 1-1 – Mondiali 2010

Dopo lo scivolone di ieri della Germania, il Ghana si ritrovava tra le mani la possibilità di portarsi in testa al proprio girone, avendo già battuto la Serbia nella gara d’esordio. Il compito sembrava abbastanza agevole, considerando che lo sparring partner rispondeva al nome dell’Australia, umiliata con un poker nella prima partita da sua maestà la Germania e incapace di mostrare un gioco degno della kermesse mondiale (non che le grandi abbiano fatto di meglio, intendiamoci).

E invece ecco che al minuto numero 11 erano proprio i canguri a portarsi in avanti e ad infilare il portiere africano con una conclusione di Holman, imbeccato da Bresciano. Poi però l’Australia peccava di ingenuità ed era Kewell a giocare a pallavolo nella propria area di rigore, beccandosi il rosso e consentendo al Ghana di battere dal dischetto: tiro di Gyan e gol che valeva il pareggio, quando il cronometro segnava il minuto numero 25 del primo tempo.

Germania – Australia 4-0 – Mondiale 2010

Comincia nel migliore dei modi il mondiale della Germania, che rifila un poker alla sin troppo modesta Australia e si piazza prepotentemente in testa al girone D in compagnia del Ghana. E dire che gli australiani erano partiti bene, portandosi pericolosamente in avanti e spaventando la difesa a zona degli uomini di Loew.

Ma dopo il rischio scampato era proprio la Germania a far vedere le cose migliori, con trame di gioco più che convincenti, che portavano alla rete del vantaggio dopo soli 8 minuti di gioco. Manovra sulla destra con palla che finiva sul sinistro di Podolski, pronto e deciso nell’impatto che valeva l’1-0.

Mondiale 2010: conosciamo l’Australia

Quattro anni fa l’Australia ci fece correre il rischio di venir eliminati dal Mondiale di Germania, facendoci sfumare il quarto titolo. Solo un penalty ottenuto furbescamente da Grosso nei minuti finali ci salvò da una lotteria dei rigori che avrebbe potuto farci finire il torneo con una grande delusione, ma probabilmente questo caso non verrà ripetuto quest’anno.

Non ci saranno infatti tra gli azzurri né Grosso e nemmeno Totti che quel rigore lo trasformò, ma soprattutto l’Australia non è più quella bella squadra compatta che era 4 anni fa, anche perché non ha più a guidarla quella vecchia volpe di Hiddink. Il nuovo ct, Pim Verbeek, non è di certo tra i più affermati a livello internazionale, e nemmeno la rosa dei canguri sembra all’altezza di quella del 2006.

Tim Cahill: gol e manette!

Ne abbiamo viste di tutti i colori su un campo di calcio, ma questa proprio ci mancava! Si gioca Everton-Portsmouth, prima divisione inglese ed il centrocampista Tim Cahill segna il gol del 2-1 per la squadra di casa, rendendosi poi protagonista di un’esultanza che tanto ha fatto discutere in Inghilterra.

Sguardo alla telecamera e mani unite a mimare il gesto delle manette, che molti sul momento non hanno ben compreso, ma che è stato subito condannato da chi invece conosce la sua storia personale.

Il fratello di Tim infatti è attualmente detenuto in un carcere inglese con un’accusa pesante: aggressione e lesioni gravi. Era il luglio del 2004 quando Sean Cahill colpì un uomo con due calci in pieno volto, facendogli perdere l’uso di un occhio. Arrestato e rimesso subito in libertà dietro pagamento di una cauzione, il fratello di Tim pensò bene di scappare in Australia, suo paese d’origine.