Le inglesi cercano i saldi in Italia

Dopo l’addio di Eto’o che, con una valutazione di 40 milioni è andato via per 25, si è sparsa la voce che in Italia ci sono i saldi, e così le big d’Inghilterra ora tentano di fare l’affare. Una di queste è l’Arsenal, un altro club che finora ha dovuto cedere agli sconti per Fabregas e Nasri, che ha messo gli occhi su Mauro Zarate.

Non che a Lotito dispiaccia. L’italo-argentino è ormai ai margini della rosa ed i problemi caratteriali si scontrano con quelli del suo presidente. Per questo è ufficialmente sul mercato al costo di 21 milioni di euro. Una valutazione importante, supportata dalle richieste di Newcastle e Spartak Mosca. Ma è l’Arsenal la destinazione più gradita, peccato che Wenger abbia offerto appena 11,5 milioni, quasi la metà.

Lazio: la grana Zarate diventa fastidiosa, e lui finisce sul mercato

E’ incredibile come anche dopo una stupenda vittoria in Europa per 6-0 nell’ambiente della Lazio continuino ad aleggiare i malumori. Pomo della discordia è sempre lui, Mauro Zarate, arrabbiato per l’esclusione dalla partita contro il Rabotnicki, che si dice sia scappato via e non sia rimasto con i compagni appena ricevuta la notizia che non avrebbe fatto parte dell’11 titolare.

La società, che sta valutando la possibilità di una multa, ha avvisato il calciatore che, alla prossima bravata, rischia di rimaner fuori rosa (e conoscendo Lotito ne è capacissimo), ed intanto si valuta una cessione. Il costo del cartellino è di 21 milioni, tanti per un calciatore che, seppur bravo, finora non ha dimostrato granché, se non un caratteraccio.

Guidolin: con l’Arsenal ce la giochiamo

Il debutto dell’Udinese nei preliminari della massima competizione europea non è stato dei più felici, sebbene la squadra abbia dimostrato di poter competere anche con una grande squadra come l’Arsenal. Il gol subito all’Emirates Stadium costringerà i bianconeri alla rimonta tra le pareti amiche, ma Guidolin è convinto di potersela giocare, anche se riconosce la superiorità degli avversari e la difficoltà della gara:

L’Arsenal è un top club di primissima fascia. I Gunners nei confronti diretti con le italiane hanno sempre avuto la meglio. Non dimentichiamolo mai. Al Friuli vedremo un altro tipo di partita. Sarà più difficile perché dovremo cercare di segnare mantenendo gli equilibri, sapendo di non poter lasciare campo aperto a un avversario che in velocità sa fare male. Dovremo fare tutto bene e ci servirà anche un pizzico di fortuna.

Preliminari Champions League, Arsenal – Udinese 1-0

L’Udinese di Guidolin sperava in avvio migliore nei preliminari di Champions League, ma alla fine della fiera l’1-0 subito in casa dell’Arsenal non è un risultato proprio da buttare in vista del ritorno al Friuli. I bianconeri speravano di approfittare nel migliore dei modi della partenza di Fabregas e dell’assenza per squalifica di Van Persie, ma forse non avevano tenuto nella giusta considerazione quel furetto di Theo Walcott, che al minuto numero 4 deviava alle spalle di Handanovic un cross di Ramsey.

Di lì a poco i padroni di casa avrebbero avuto l’occasione per raddoppiare, ma l’opportunità più ghiotta capitava sui piedi di Di Natale, che al 12′ colpiva la traversa, facendo tremare l’Emirates Stadium. Ancora Udinese pericoloso con Armero, che però non riusciva a cogliere l’attimo per una conclusione pericolosa e contringeva i suoi ad andare al riposo in svantaggio di una rete.

Arsenal – Udinese, Di Natale sogna l’impresa

L’Udinese accarezza un sogno, ma l’impresa è ardua, titanica e l’avversario dei preliminari di Champions League è uno dei più tosti che potesse uscire dalle urne del sorteggio. Superare l’Arsenal nel doppio confronto ed accedere alla fase successiva della massima competizione europea non sarà un gioco da ragazzi, ma capitan Di Natale sogna ad occhi aperti, sebbene non riesca a nascondere l’emozione per la gara di domani:

Penso che questa sia la partita più importante di tutta l’esistenza dell’Udinese. Mi viene in mente solo la gara con l’Ajax del 1997, ma si giocava in Coppa Uefa, mentre qui siamo in Champions. Anche per me che non sono più ragazzino è un’emozione incredibile giocare in questo stadio. A livello di club è la sfida più importante della mia carriera. E’ una soddisfazione paragonabile solo all’esordio in Nazionale, ma qui mi trovo a guidare una squadra di ventenni da capitano.

Fabregas è del Barcellona!

In queste ore si sta sottoponendo alle visite mediche, e così nel pomeriggio dovrebbe arrivare la firma ufficiale: Cesc Fabregas è un calciatore del Barcellona. Ad annunciare l’avvenuto acquisto è

Barcellona – Fabregas, manca solo l’annuncio

Tanto tuonò che infine piovve. Il Barcellona cerca da anni di riportare a casa il talentuoso centrocampista Cesc Fabregas, ceduto all’Arsenal non senza rimpianti nel 2003, prima ancora di debuttare in prima squadra. Ebbene, i blaugrana sono riusciti finalmente nell’impresa ed ora il campione d’Europa e del mondo potrà finalmente indossare la maglia del club per cui tifava da bambino.

Ne sono certi i quotidiani spagnoli ed i tabloid inglesi, che ipotizzano presentazione e debutto sin dalla prossima domenica, quando il Barcellona incontrerà il Real Madrid per la Supercoppa spagnola. qualcuno potrebbe pensare alla solita bufala estiva, ma a confermare la trattativa andata in porto sono i nuovi compagni di Fabregas, i quali si sono letteralmente scatenati sui social network nel dare il benvenuto al centrocampista.

Emirates Cup 2011: Indesit, We are social e io

 Metti insieme Indesit, We are social e un blogger ed esce fuori una due giorni che un appassionato di calcio non può dimenticare. Perché gli occhi di un 30enne sono tornati a splendere come quelli di un bambino quando lo staff del noto brand di elettrodomestici, coadiuvato dalla conversation agency dislocata a Milano, Londra, Parigi e Sydney, è stato invitato ad assistere all’Emirates Cup 2011, in cui hanno partecipato i padroni di casa dell’Arsenal, gli argentini del Boca Junior, i francesi del Psg e gli americani dei New York Red Bulls, che si sono aggiudicati la prestigiosa competizione estiva.

Quel 30enne con gli occhi di un bambino, sono io, David Spagnoletto, che in un weekend ha nell’ordine: disputato un torneo di calcio a 8 con le vecchie glorie di Arsenal, Milan, Psg nelle persone di Ray Parlour, Pietro Vierchowod e Alain Roche, assistito a due partite all’Emirates Stadium e vistosi regalare le maglie ufficiali delle squadre partecipanti. Questo solo per scrivere le cose strettamente calcistiche, perché la due giorni è stata condita anche da cene e pranzi in bellissimi ristoranti di Londra.

Il Manchester City ingaggia Clichy e Nasri

Foto: AP/LaPresse

Si è appena conclusa una trattativa in Premier League che avrà ripercussioni sul calciomercato italiano ed europeo. L’Arsenal ed il Manchester City infatti hanno firmato un accordo per il passaggio di Gael Clichy e Samir Nasri per un totale di 27 milioni di sterline (circa 30 milioni di euro). Due ottimi colpi per la squadra di Mancini che avranno conseguenze anche sul calcio di casa nostra.

Le prime sono dirette: il terzino sinistro Clichy interessava alla Roma e, in parte, anche all’Inter, che ora non potranno più ingaggiarlo; il fantasista Nasri era sul taccuino del Milan, e sempre la stessa Inter lo aveva inserito nell’elenco dei potenziali sostituti di Sneijder. Ed ora che succede?

Ancelotti e Buffon all’Arsenal?

Foto: AP/LaPresse

Sembravano entrambi destinati alla Roma, ma potrebbero finire in un’altra Capitale, quella dell’Inghilterra. Carlo Ancelotti e Gigi Buffon sono entrati nel mirino della dirigenza dell’Arsenal che di solito mantiene un profilo basso sul mercato. Ma non quest’anno.

La stagione non proprio esaltante dei Gunners, e la mancanza di trofei da troppi anni, hanno fatto decidere al neopresidente Kroenke di esonerare Wenger, che a Londra si è stabilito da ormai 15 anni. Le alternative sembravano dover essere Roberto Mancini o José Mourinho, ma siccome sembra che, almeno per la prossima stagione, siano confermati nei rispettivi club, l’unico allenatore di peso libero pare debba essere Ancelotti, ormai scaricato da Abramovich.