Gli Europei di calcio stanno per cominciare, ma l’argomento principe sulle pagine dei giornali resta quello legato al calcio scommesse, ennesimo scandalo del pallone nostrano. A far parlare nella giornata di oggi è la decisione del gip di Cremona Claudio Salvini di concedere gli arresti domiciliari a Stefano Mauri ed Omar Milanetto, arrestati lo scorso 28 maggio con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed alla frode sportiva.
arresti domiciliari
Cristiano Doni è uscito dal carcere
Cristiano Doni trascorrerà il Natale in famiglia, dopo aver passato qualche giorno dietro le sbarre per il coinvolgimento diretto nel calcio scommesse. L’ex capitano dell’Atalanta era stato sentito ieri dal gip di Cremona ed aveva ammesso le proprie responsabilità, pur non facendo riferimento a tutte le gare incriminate. L’attaccante aveva anche tenuto a precisare la completa estraneità del club orobico ai fatti contestati, sebbene ci siano ancora molti punti da chiarire in proposito.
Cristiano Doni ammette le proprie responsabilità e scagiona l’Atalanta
La punta dell’iceberg o il cuore del calcio-scommesse? Al momento è difficile da capire, ma l’unica certezza è che Cristiano Doni, ex capitano dell’Atalanta, è coinvolto in prima persona nello scandalo che dalla scorsa estate sta sconvolgendo il mondo del pallone.
Nel pomeriggio di oggi il calciatore è stato ascoltato dal gip Guido Salvini ed ha ammesso di essere direttamente responsabile della combine che portò al 3-0 di Atalanta-Piacenza, accennando anche al pareggio con l’Ascoli, sebbene quest’ultima gara debba essere ancora analizzata a fondo. Nessuna responsabilità invece per l’Atalanta, tanto che il giocatore si dice veramente dispiaciuto per la squadra, per il tifosi e per la famiglia, come ha riferito il suo legale Salvatore Pino.
Calcio scommesse, Marco Paoloni ai domiciliari
Dopo 17 giorni di carcere torna ad assaporare l’aria della “libertà” Marco Paoloni, pietra miliare dello scandalo del calcio scommesse, colui che fece sorgere i primi sospetti, quando nell’autunno scorso
Beppe Signori, revocati gli arresti domiciliari
L’incubo non è ancora finito per Beppe Signori, coinvolto nel calcio scommesse e messo alla gogna da tifosi ed addetti ai lavori, ma intanto l’ex bomber torna ad assaporare l’aria
Scommesse illegali: arrestato Beppe Signori
Non si riesce proprio a risolvere il problema del calcio-scommesse in Italia, ma sicuramente la maxi-operazione di ieri sera farà cambiare idea a tante persone. A seguito di un’indagine su partite truccate di diverse categorie del campionato italiano di calcio, sono finite in manette 16 persone, tra cui l’ex attaccante della nazionale Beppe Signori.
In ballo c’è di tutto, dai risultati influenzati tramite accordi verbali e pecuniari, e dalle partite truccate con mezzi al limite della malavita, come una partita in cui sono state alterate le bevande a disposizione dei calciatori della Cremonese, che sono rimasti intossicati ed hanno perso.
Gaucci, toh chi si rivede!
Ne avevamo perso le tracce più di due anni fa, quando per scappare alla giustizia, scelse l’esilio volontario. In realtà abbiamo sempre saputo dove si trovasse, visto che più e più volte ha riempito col suo faccione gli schermi delle tv, facendo capolino dal suo eremo in quel di Bavaro Beach a Santo Domingo.
Luciano Gaucci in realtà c’è sempre stato e periodicamente tornava a lanciare le sue invettive contro chi lo aveva costretto ad abbandonare la patria ed i figli, accusandolo di colpe che non aveva commesso (chissà perché dicono tutti così).
Bancarotta fraudolenta, evasione fiscale per 35 milioni di euro e diffamazione a mezzo stampa: questi i capi di accusa che pendevano sulla sua testa, allorché si apprestava a saltare su un aereo e a scappare come il peggiore dei ladri. Ma ora l’esilio è finito e a breve l’ex patron del Perugia potrà tornare in Italia, grazie alla sospensione degli arresti domiciliari.