Bundesliga: un boccale di birra ferma St. Pauli-Schalke, e intanto il Borussia va (video)


Non ne va bene una allo Schalke 04. Vincere è diventata un’impresa in Bundesliga, ma una volta tanto che ce la stava facendo, ecco il pazzo che non ti aspetti. Mancano poco più di 10 minuti alla fine di St.Pauli-Schalke, sul risultato di 0-2. I padroni di casa, ad un passo dalla retrocessione, sono in 9 per l’espulsione di due giocatori, e gli animi surriscaldati portano un tifoso, evidentemente ubriaco, a lanciare un bicchiere pieno di birra addosso al guardalinee. La conseguenza è inevitabile: partita sospesa. Si riprenderà probabilmente a porte chiuse, ma ormai l’euro-avversaria dell’Inter ha i tre punti in tasca che la porteranno, una volta per tutte, alla salvezza. In capo all’articolo il video del “fattaccio”.

Ma non c’è solo questa partita a riscaldare gli animi dei tifosi. Per la seconda volta negli ultimi mesi il Borussia Dortmund esce dalla crisi con una grande prestazione. La pausa per le nazionali ha fatto bene ai (probabili) futuri campioni di Germania che rifilano 4 reti alla terza in classifica (quarta dopo la sconfitta), l’Hannover. La gara ha un che di incredibile. 0-0 alla fine dei primi 45 minuti, gli ospiti vanno in vantaggio al 57′. Il gol dà la carica ai padroni di casa che si svegliano e assaltano l’area avversaria. Gotze ci mette appena due minuti a pareggiare, e questa reazione dà il via alla goleada che ne seguirà.

Bundesliga: il Bayern lancia segnali all’Inter, 6 gol all’Amburgo

Foto: AP/LaPresse

Distrazioni Champions? Non per il Bayern Monaco che ha una posizione in campionato meno accomodante di quella dell’Inter, e non può permettersi il lusso di pareggiare una partita ad 8 giornate dal termine. Ma i bavaresi devono ringraziare anche gli avversari dell’Amburgo che praticamente gli regalano la vittoria.

Il protagonista della serata sul tabellino è Robben, autore di una tripletta, ma sul campo è il portiere Rost che con due papere regala le prime due reti agli avversari. A completare l’opera ci pensa la difesa che lascia libero l’olandese di calciare solo a centro area per il 3-0 e si segna l’autogol che vale il 6-0, dopo le reti di Ribery e Muller.

Bundesliga: il Borussia si rilassa ed il Bayern gli rosicchia due punti

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Stare avanti di 13 punti non è sempre un bene, perché crea un grande rischio, e cioè che i calciatori si possano rilassare. Cosa avviene? Non solo che si cominciano a perdere punti, ma anche che, una volta che gli avversari si sono avvicinati troppo, il fattore psicologico non permetta alla squadra di riprendersi facendosi sorpassare in volata.

Forse è ancora presto per fare questi calcoli visto che mancano 15 partite al termine della Bundesliga, ed il Borussia Dortmund ha ancora tredici punti di distacco dalle inseguitrici, ma cominciano a mostrarsi i primi segnali della troppa sicurezza all’interno della squadra. La dimostrazione la si è avuta ieri, quando i gialloneri primissimi in classifica vincevano 1-0 contro lo Stoccarda penultimo. Tutto facile, se non che a pochi minuti dal novantesimo un calo di attenzione ha portato gli avversari al pareggio. Ancora non è grave, ma è un segnale a cui dare risposta.

Coppe europee, i pericoli per le italiane

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Tra pochi minuti cominceranno i sorteggi per il prossimo turno di Champions ed Europa League alla fine dei gironi. Delle 7 italiane che sono partite per l’avventura europea, ne sono “sopravvissute” appena 4: Inter, Milan e Roma in Champions e Napoli in Europa League. Tutte classificatesi seconde nel loro girone, e questo può comportare non pochi disagi in sede di sorteggio.

La situazione peggiore in Champions ce l’ha l’Inter, che arrivata seconda in un girone in cui a vincere è stato il Tottenham, si ritrova con il rischio di dover incontrare uno degli squadroni più forti d’Europa. I pericoli arrivano dalla Spagna (Real Madrid e Barcellona), e dall’Inghilterra (Chelsea e Manchester United), mentre potrebbe capitare una rivincita contro il Bayern Monaco. Forse questo sorteggio non sarebbe così negativo, visto quanto sta andando male la squadra di Van Gaal in campionato, ma c’è il rischio che fino a quando si riprenderà a giocare sarà tornato Robben, e allora la musica potrebbe essere diversa. Le uniche squadre materasso (si fa per dire) che possono capitare ai nerazzurri sono lo Shaktar Donetsk e lo Schalke 04, anche se i tedeschi in Europa hanno dimostrato di far valere la loro grande esperienza con calciatori di altissimo livello come Huntelaar e Raul.

La Juve cerca Pazzini (e sogna Ribery)

Primo giorno di scuola per Gigi Delneri, appena approdato sulla panca della Juve con l’aria di chi sa di avere davanti una grande sfida. Il primo obiettivo è quello di ricostruire una mentalità vincente, quella che in passato ha fatto della Vecchia Signora una delle squadre più temibili del campionato italiano e che negli ultimi anni sembra essere finita in naftalina. Ma, oltre alla mentalità, servono i giocatori giusti ed è per questo che il dg Marotta, altro ex sampdoriano arrivato alla corte della Juventus, si sta già muovendo in diverse direzioni. Quali gli obiettivi della Vecchia Signora?

Beh, Gigi Delneri – come ogni altro tecnico che si rispetti – vorrebbe portarsi dietro qualcuno dei suoi pupilli, primo fra tutti Gianpaolo Pazzini, capace di garantire uno score in doppia cifra a fine campionato. Per averlo, il neo tecnico sarebbe disposto a rinunciare a Trezeguet o a mettere sul tavolo delle trattative Giovinco, che già da ora non sembra rientrare negli schemi della Juve del futuro.

Liga: il Real risponde al Barça con 7 gol

Non si è giocato solo in Italia in questo fine settimana, ma anche in Spagna la Liga ha visto un turno infrasettimanale, spezzettato nelle giornate di mercoledì e giovedì. Qui hanno avuto la meglio le ragioni delle televisioni (ed è un brutto precedente che potrebbe presto ripetersi in Italia), mentre da noi non sono ancora a riuscire a distruggere anche il turno infrasettimanale; e poi le ragioni delle grandi squadre, impegnate nelle coppe europee, e quindi che hanno voluto una giornata in più di riposo.

E così i big match si sono giocati tutti mercoledì, e naturalmente le squadre meglio attrezzate, in grado di compiere maggior turn over, hanno avuto la meglio. Il risultato più clamoroso è il 7-1 del Real Madrid rifilato allo Sporting Gijon, che subisce così il suo tredicesimo gol nel giro di tre giorni.

Verso Euro 2008: Olanda

Anche Van Basten, come Donadoni, preferisce diramare una pre-lista di calciatori da portare in ritiro, che verrà scremata fra una settimana. La prima notizia è che Clarence Seedorf era stato convocato inizialmente dall’ex attaccante del Milan, ma siccome lui non si sente a suo agio con gli schemi del ct olandese, ha preferito rifiutare la convocazione. Così dopo aver saltato i mondiali di Germania, adesso Seedorf non parteciperà nemmeno agli Europei.

La lista presentata finora contiene 26 calciatori, tre in più di quelli definitivi, che saranno eliminati dalla lista dei portieri (4 i convocati finora) e due dagli attaccanti, convocati addiirittura in 7. Dando un’occhiata ai nomi, salta all’occhio come, nuovamente, sia stato escluso Roy Makaay, scarpa d’oro 5 anni fa con il Deportivo Lacoruna, oggi al Feyenoord, e anche il giovane terzino del Real Madrid, Drenthe, lasciato probabilmente alla nazionale Olimpica, dato che ha solo 21 anni.

Liga: passerella d’onore per il Real, umiliato il Barcellona

Rito del “pasillo“, letteralmente corridoio, per i giocatori del Barça che aggiungono al danno di non avere più obiettivi di stagione, anche la beffa di dover porgere gli onori agli acerrimi rivali del Real Madrid. Si apre così il turno infrasettimanale della Liga spagnola, arrivata a 3 gare dalla fine.

Lo show del pasillo è una tradizione spagnola che vuole che quando una squadra vince la Liga prima dell’ultima giornata di campionato, la giornata successiva gli avversari dovranno disporsi alle ali dell’ingresso del tunnel per tributare l’ingresso trionfale dei campioni (un pò come fecero i giocatori dell’Inter al ritorno del Milan da Tokyo). Solo che stavolta non è stata una scelta sportiva da parte dei giocatori del Barcellona, e molti l’hanno fatto con una smorfia sul volto, mentre altri hanno evitato di farlo facendosi squalificare apposta nella partita precedente, come Eto’o e Deco, per evitare l’umiliazione.