Inter – Anzhi: le parti si avvicinano ma ancora niente firma

L’affare lo vogliono chiudere entrambi, ma stranamente i russi, che stanno per offrire ad Eto’o un contratto da 60 milioni di euro, si mostrano stranamente con il braccino corto. Diciamo la verità, pochi attaccanti al mondo valgono quanto Eto’o, eppure l’offerta dell’Anzhi di 20 milioni all’Inter non sembra migliorabile.

Un’offerta che fa ridere, visto che il calciatore vale almeno il doppio, e che sarebbe incomprensibile se Moratti l’accettasse, visto che se vende il suo giocatore migliore per appianare i debiti, non si capisce come mai possa accettare cifre simili.

Clamoroso Eto’o: “attenti alla sorpresa inglese!”

E’ un Eto’o fin troppo sorridente quello che si è presentato ieri sera davanti ai microfoni in Camerun per parlare del suo futuro, il quale sembra sempre più incerto. Ormai davamo tutti per scontato il suo passaggio all’Anzhi, forte dei 20 milioni all’anno di ingaggio e dei 30 o 40 offerti all’Inter. Ed invece queste le parole dell’attaccante:

Le trattative con l’Anzhi sono ancora in corso. Non è detto che vada, non è detto che resti. Aspettiamo la fine del mercato, che è tra poco. la verità è che sono ancora sotto contratto con l’Inter. E poi potrebbe esserci una sorpresa inglese. Sto per lasciare il Camerun per andare a seguire le trattative in prima persona.

Inter: Moratti apre all’offerta per Eto’o, forse resta Sneijder?

Ci aspettavamo che, come per ogni sparata dell’Anzhi, il presidente del club di turno rispondesse “no, grazie”, ma stavolta non è andata così. Moratti ha infatti accettato di aprire le trattative per Eto’o, ed i russi, da sempre alla ricerca di un campione che gli possa far fare il salto di qualità anche in fatto di immagine, dopo aver preso tanti ex campioni, hanno cominciato a fregarsi le mani.

I motivi per cui Moratti ha aperto alla cessione sono sostanzialmente tre: uno è la richiesta di rinnovo di Eto’o che nei giorni scorsi si era presentato in sede chiedendo più anni ed un ingaggio più alto. Se sul primo punto il patron era ben lieto di accontentarlo, sul secondo invece non c’era discussione, visto che attualmente si sta tentando di abbassare gli stipendi, non di alzarli.