La Juve ne fa 8 al Cuneo. Toni e Vucinic danno spettacolo

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I risultati delle amichevoli di agosto contano fino ad un certo punto, ma Antonio Conte può comunque dirsi soddisfatto della sua Juventus, che nel pomeriggio ha rifilato ben otto gol al malcapitato Cuneo, grazie ad un ritrovato Toni ed alla voglia di mettersi in evidenza del neo-acquisto Mirko Vucinic.

In attesa che si cominci a fare sul serio, il mister bianconero ha messo in campo una squadra mista di vecchi e nuovi, con Buffon a difendere i pali, De Ceglie e Lichtsteiner a presidiare le fasce, Chiellini e Bonucci a reggere la zona centrale della difesa, Krasic e Pasquato come estermi di centrocampo, Pirlo e Marchisio centrali, Del Piero e Matri a reggere il peso dell’attacco.

Juventus-Vucinic: trovato l’accordo

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Per le firme ufficiali bisognerà attendere lunedì prossimo, ma in sostanza si può già affermare che Mirko Vucinic sia un calciatore della Juventus. Lui voleva la Juve e Antonio Conte voleva lui, un affare già fatto da tempo e per cui, secondo Sabatini, sarebbero bastati 3 minuti per chiudere. Ce ne sono voluti un po’ di più, dato che il ds della Roma e Marotta si sono incontrati due volte ieri, una prima per decidere il costo del calciatore (15 milioni) ed una seconda per i dettagli finali, ma alla fine, nel tardo pomeriggio di ieri, è arrivata l’ufficializzazione.

Vucinic sarà a Torino domani sera, in modo da potersi presentare lunedì mattina per effettuare le visite mediche e poi, successivamente, firmare davanti ai fotografi e ai tifosi che vedono così chiudersi una fase di mercato che li stava dilaniando, dopo le vicende Rossi e Aguero.

Juventus: battuto anche il Chivas (gallery)

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Partiamo subito col dire che gli avversari del Chivas Guadalajara non è che fossero tra i più temibili, ma la seconda partita senza subire reti ed un’evoluzione nel gioco fanno definire la tourneé americana della Juventus piuttosto positiva. Dopo la sconfitta contro lo Sporting Lisbona gli schemi di Conte hanno cominciato a funzionare, specie in difesa, mentre per segnare ci si deve sempre affidare a qualche errore difensivo.

Stavolta a regalare la vittoria ai bianconeri è Quagliarella che approfitta di una svista di un terzino avversario per depositare la rete dell’1-0. La nota positiva è stata il rientro di Pepe dall’infortunio che si è mosso sufficientemente bene, dimostrando che nel gioco di Conte un jolly che può giocare sia a destra che a sinistra forse è il caso di tenerlo. Bene anche Storari, il quale però potrebbe aver giocato ieri sera la sua ultima partita da bianconero.

La Juventus targata Conte convince all’esordio

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Prima uscita stagionale per la nuova Juve di Antonio Conte, contro una selezione locale della Val di Susa. E anche se la partita è contro una squadra dilettantistica di ragazzi che militano in Promozione, arrivano già le prime indicazioni su quella che sarà la squadra nella stagione che sta iniziando. Nonostante Conte parli di 4-4-2 e non di 4-2-4, si vedono subito i dogmi del suo gioco: pressing alto, squadra molto corta, difesa alta con i terzini che mantengono sempre la stessa distanza dalle ali e passaggi rapidi tra i giocatori in mezzo al campo per innescare le punte. La partita è finita 12-1 per i bianconeri, ma il risultato è la cosa meno importante della giornata.

A centrocampo Pirlo ha subito illuminato il gioco, dimostrando che il piede e la testa sono quelli dei tempi migliori e se il fisico reggerà tutta la stagione, sarà fondamentale per questa Juve, che mancava di qualità in mezzo al campo da troppo tempo. Sugli esterni convincono Pepe, ideale per questo modulo di gioco, e Krasic già in buona condizione fisica ma ancora da disciplinare tatticamente vista la tendenza ad accentrarsi troppo spesso.

Conte: Voglio ricostruire lo spirito Juve

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Antonio Conte è tornato a casa dopo  sette anni e anche se adesso è allenatore, non sembra cambiato per niente da quando era il capitano in campo della Juventus. La grinta,  le idee chiare e la juventinità sono rimaste le stesse e sono i punti fermi su cui ripartire per far tornare la sua squadra ai vertici. Il mister non si è voluto sbilanciare sul mercato in corso della Juve, ma ha parlato di situazione bloccata anche a causa della Coppa America, segno che potrebbe arrivare qualche giocatore attualmente impegnato in quella manifestazione. Vidal? Possibile, ma anche il sogno Aguero dopo queste parole prende nuovamente corpo.  All’inizio della sua prima conferenza stampa da allenatore ha subito chiarito di esser su questa panchina con un obiettivo:

Quando ho firmato per la Juve, ho firmato non per obiettivi minimi come la qualificazione all’Europa. Io voglio vincere. Ora, oggi 11 Luglio, non so dire se ci riusciremo, ma dobbiamo provarci ad ogni costo dando tutto l’impegno possibile. Noi dobbiamo esserci.

Juve, prove di 4-2-4

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Il ritiro a Bardonecchia della Juventus è iniziato da meno di 24 ore, ma già possiamo avere le prime indicazioni  sul modulo che il nuovo tecnico vuole utilizzare. E sarà  il  4-2-4 che tante soddisfazioni ha dato ad Antonio Conte nelle sue esperienze a Bari e a Siena. Molti hanno detto che i giocatori acquistati, la presenza di Pirlo e la rosa a disposizione fosse adatta ad un 4-3-3 in cui l’ex milanista potesse esser affiancato da due mediani per rendere al meglio. Invece, il nuovo allenatore non vuole rinunciare ai suoi dogmi: difesa a quattro, due centrocampisti centrali non avanzati, possesso palla il più possibile e due attaccanti aggiunti da utilizzare come ali molto larghe.

Per ora la formazione tipo vorrebbe Krasic a destra e Pepe a sinistra, con Matri e Quagliarella punte centrali. Ma attenzione alle prove fatte da Conte, che ieri ha messo il napoletano come esterno alto di centrocampo, per una formazione ancora più offensiva. Per quel ruolo sappiamo bene che piace anche Vucinic, ma la trattativa per il momento è ferma visto che la Juve vuole offrire contropartite tecniche, mentre Sabatini vorrebbe solamente contanti da reinvestire sul mercato.

Juventus: sorpasso per Sanchez, tutte le trattative della settimana

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La settimana che è appena cominciata si preannuncia simile a quella precedente, con la Juventus al centro della maggior parte delle trattative. La “bomba” del giorno riguarda Alexis Sanchez su cui pare i bianconeri siano in clamoroso vantaggio dopo che per mesi le uniche pretendenti al cileno sono sembrate Inter, Manchester City e Barcellona.

Il vantaggio juventino non deriva tanto dal costo, visto che nemmeno Marotta sembra disposto a spendere 35 milioni per lui, come tutti, ma dal fatto che Pozzo non vuol liberarsene prima di aver disputato i preliminari di Champions League. E se Sanchez dovesse giocare i preliminari con l’Udinese, non potrebbe più giocare nelle coppe con nessun’altra squadra, opzione che alla Juve non interessa visto che coppe non ne ha, ma che non andrebbe giù soprattutto all’Inter, visto che sarebbe costretta a giocarsi la carta dell’extracomunitario con un calciatore che non può giocare la Champions.

Milan: Pirlo va alla Juve? E Galliani punta Aquilani

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Una cosa è certa, Aquilani non vuol tornare in Inghilterra. Nonostante Dalglish affermi di volerlo riprendere, se la Juventus non lo dovesse riscattare, il centrocampista romano vuol rimanere in Italia, tanto che il suo stesso procuratore ha ammesso che, se dovesse arrivare un’offerta dal Milan, l’accetterebbe volentieri.

Certo, si tratta sempre di una possibilità remota, ma sempre di possibilità si tratta. Ci sono tanti fattori da calcolare, il primo dei quali si chiama Antonio Conte. La società sembra essere a sua completa disposizione, e così se l’ex capitano dovesse chiedere di riscattare Aquilani, Marotta potrebbe pagare tutti i 16 milioni richiesti dal Liverpool, senza contropartite. Il secondo fattore riguarda il Liverpool stesso, dato che se la Juve non dovesse riscattarlo, la palla passerebbe a Dalglish che potrebbe decidere di tenerlo.

Le prime mosse della Juve di Conte e un video

Non c’è ancora l’ufficialità ma manca poco. A Gigi Del Neri è stato dato il benservito – come ha confermato lo stesso allenatore in conferenza stampa -, e pure il principale concorrente – Walter Mazzarri – si è defilato.

Antonio Conte – che sembra molto scaramantico -, non parla ancora come allenatore della Juve, perché probabilmente non ha ancora messo una firma su un contratto. Ma comunque lascia capire qualcosa.

Juventus: prende forma la rosa per Conte

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Nonostante manchi ancora l’ufficialità, i dirigenti della Juventus stanno già lavorando per costruire la rosa del prossimo anno sulle esigenze di Antonio Conte. Il 4-2-4, modulo preferito dall’ex capitano bianconero, necessita di ali rapide che rientrino in difesa, ma che sappiano anche essere pericolose in attacco. Per questo la strategia di mercato potrebbe cambiare.

Pare infatti raffreddarsi la pista che porta a Bastos. Se il passaporto da comunitario non dovesse arrivare in tempo, sicuramente non verrebbe ingaggiato dai bianconeri che pare intanto abbiano già trovato l’accordo con Reto Ziegler per coprire la fascia sinistra. Più che Bastos, il sogno di conte di chiama Theo Walcott, considerato uno dei calciatori inglesi più forti allo stato attuale, forse secondo solo a Rooney. La trattativa potrebbe non essere tanto campata in aria, l’unico problema potrebbe essere rappresentato dalla cifra che l’Arsenal chiederebbe per lasciarlo partire. Non ci sono ancora numeri, ma visti i soli 22 anni del calciatore, non fatichiamo a credere che difficilmente si scenderà sotto i 35-40 milioni di euro.

Juventus: torna di moda Villas Boas

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Il pareggio contro il Chievo che vale quasi quanto una sconfitta ha praticamente messo fine all’avventura di Delneri alla Juventus. Se fino a due giorni c’erano il 100% di possibilità che rimanesse anche per la prossima stagione (parole sue, non sappiamo quanto concordate con la dirigenza), ora che a rischio è persino l’Europa League, c’è il 100% di possibilità che parta. E così, mentre Conte non convince molto perché in A ha pochissima esperienza da allenatore, e Mazzarri fa un giorno un passo in avanti ed un giorno un passo indietro indietro, ecco che si torna a parlare di Villas Boas.

Il tecnico portoghese, fatto ad immagine e somiglianza di Mourinho, è considerato sicuramente il giovane allenatore più interessante sul panorama internazionale, con una stagione da incorniciare con il Porto e la fila di pretendenti. Lui verrebbe pure a Torino, ma l’ostacolo sono i 15 milioni di euro che il Porto chiede per lasciarlo andare. Se si trovasse un accordo probabilmente sarà lui il coach bianconero, anche se pare il Chelsea sia pronto a pagare l’intera cifra (figuriamoci) e prenderlo senza discussioni.

Juventus, partito il toto-allenatore: favorito Mancini, ma l’ipotesi Delneri-bis non tramonta

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Più che un occhio al calciomercato, i tifosi bianconeri ormai non si interessano di altro che della panchina. Il cruccio degli juventini è sapere chi sarà il prossimo allenatore della loro squadra, in quanto la scelta cambierà molto anche la strategia da tenere nella campagna acquisti.

Pare che questa “partita” interessi anche ai bookmaker inglesi, che hanno oggi ufficializzato le quote per il prossimo allenatore bianconero. Secondo i britannici sarebbe Roberto Mancini il favorito, su cui puntando 10 euro se ne vincerebbero 25. E siccome gli scommettitori inglesi sanno come vanno le cose in quel di Manchester, forse la scelta di una quotazione così bassa rispecchia un esonero da parte degli sceicchi quasi assicurato.

Juventus: Spalletti sì, Spalletti no, la decisione in 10 giorni

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In casa Juventus si pensa già alla prossima stagione, e si lascia a Delneri l’onere di concludere questa nel miglior modo possibile (o nel meno peggio). A meno di clamorosi tonfi ed umiliazioni, l’ex tecnico della Sampdoria non dovrebbe essere esonerato, ma il prossimo anno non sarà lui a guidare i bianconeri.

Il sogno è e resta sempre Spalletti. Ieri il club ed il tecnico dello Zenit si sono riavvicinati grazie al presidente dei russi Aleksandr Djukov, che ha fatto letteralmente infuriare Spalletti. L’allenatore infatti gli aveva chiesto di rinforzare la squadra per disputare la prossima Champions League, ma al contrario, è stata indebolita. Nei prossimi 10 giorni l’ex della Roma sarà in Italia, e sicuramente si incontrerà con Marotta. Qui si parlerà di progetto e del prossimo anno, certo è che se non si troverà un accordo in questo lasso di tempo, una volta cominciato il campionato russo diventerà impossibile tornare su Spalletti.