Prandelli coccola Cassano

La prima è andata ed i tre punti sono stati portati a casa, pur non giocando a memoria, pur soffrendo eccessivamente la modesta Estonia, che avrebbe potuto costringere Prandelli alla prima magra figura sulla panca dell’Italia. Il mister lo sa, ma non si piange addosso e cerca invece di guardare al futuro, a come potrebbe diventare la nazionale di qui a qualche mese:

Questa Nazionale può dare molto ma molto di più. L’ho sempre detto, ci vuole pazienza. E’ come quando qualcuno vuole costruire un grattacielo: scava le fondamenta e trova subito difficoltà. Il calcio italiano ha molta più qualità di quello che ora noi immaginiamo. Ma stiamo appena alle fondamenta, abbiamo cominciato a capire come dobbiamo giocare. E se riusciamo a vedere che grattacielo verrà, è veramente un edificio molto bello.

Champions League, preliminari: Sampdoria-Werder Brema 3-2 (d.t.s.)

La Sampdoria sogna l’impresa per 80 minuti, ma poi una disattenzione, l’unica in tutta la partita, affossa tutto, regalando la qualificazione alla fase a gironi della Champions League al Werder Brema.

I tedeschi partono bene mettendo sotto pressione i doriani con alcune folate offensive, ma alla prima occasione è la Samp ad andare in gol. Cassano riceve palla al limite dell’area sulla sinistra, crossa perfettamente per la testa di Pazzini ed è 1-0 all’8′. Alla ripresa del gioco gli uomini di Di Carlo sono più convinti e attaccano ancora fino a che ancora il Pazzo non va in gol. Sugli sviluppi di un calcio di punizione il centravanti blucerchiato insacca con un destro al volo da cineteca. Ma non è la sola prodezza dell’ex punta della Fiorentina, la quale va vicina al terzo gol dopo un quarto d’ora con un colpo di testa respinto sulla linea di porta da un difensore.

Amauri-Balotelli-Cassano promossi titolari

Per Cesare Prandelli si avvicina il momento del debutto sulla panchina dell’Italia ed è già tempo di formazioni ufficiali sulla base delle indicazioni ricevute dai giorni di allenamento sul campo di Coverciano. Il neo-ct della nazionale italiana non fa mistero sull’11 che manderà in campo sin dal primo minuto contro la Costa D’Avorio e svela immediatamente l’arcano legato al reparto offensivo:

Parto con Balotelli insieme a Cassano ed Amauri. Mi resta qualche dubbio sul portiere e sull’esterno offensivo. In ogni caso proveremo tutto il nostro potenziale d’attacco. Spero che Cassano e Balotelli possano trovare subito la capacità di dialogare in campo. Il nostro potenziale di attacco è molto importante, ma dobbiamo mantenere un certo equilibrio.

Prandelli: Cassano sarà il leader della nazionale

L’Italia del dopo-Lippi si è riunita stamattina nel centro tecnico di Coverciano, dove sosterrà un paio di allenamenti prima dell’amichevole di martedì contro la Costa D’Avorio in quel di Londra. Molte le novità proposte dal neo-ct Cesare Prandelli, chiamato a raccogliere l’eredità di un allenatore campione del mondo, ma anche a ricostruire sulle ceneri di una nazionale che ha miseramente fallito nell’ultima kermesse mondiale. Come sarà la nuova Italia? Prandelli non scopre le carte, ma punta su un giocatore in particolare:

Antonio Cassano ha raggiunto un’età matura. E’ un’occasione straordinaria per lui. La sua nuova avventura in azzurro potrà avere grande continuità, se si sentirà protagonista e punto di riferimento per i compagni.

Italia, i 30 pre-convocati dell’era Prandelli

E’ ufficialmente iniziata l’era Prandelli. L’ex tecnico della Fiorentina ha oggi reso nota la lista dei 30 pre-convocati da cui poi usciranno i 22 nomi dei calciatori con cui affronterà l’amichevole contro la Costa d’Avorio del 10 agosto prossimo. Chi rimarrà fuori molto probabilmente si potrà rifare con le prime due partite di qualificazione all’Europeo 2012 contro l’Estonia (3 settembre) e Far Oer (7 settembre).

Subito gli occhi di tutti vanno agli attaccanti dove, per la gioia dei tifosi di tutta Italia, spiccano i nomi di Cassano e Balotelli, i grandi esclusi dell’era Lippi. Prandelli ha intenzione di puntare su pochi senatori e dare spazio a tanti giovani come Antonini, Mirante e Galloppa, ed anche alcuni oriundi di lusso come Ledesma e Thiago Motta. Dopo il salto la lista completa.

Cassano era peggio di Balotelli

Una volta c’erano Cassano e le cassanate e non sapevi mai se quel metro e settantacinque di classe pura sarebbe riuscito a terminare la partita senza dare di matto. Oggi ci sono Balotelli ed i capricci e non sai mai se quel metro e novanta di classe (in parte ancora da dimostrare) riuscirà ad ottenere la maglia da titolare nella prossima partita, per concluderla poi senza creare polemiche con avversari, tecnico, compagni e tifosi.

Cassano e Balotelli, accomunati da un talento superiore alla norma, ma anche da un carattere esuberante che finisce per infastidire anche l’uomo più paziente del mondo. Ma Fantantonio ora è cresciuto ed a pochi mesi dai 28 anni si rivede nel giovane attaccante nerazzurro:

Io e Mario ci assomigliamo. Lo conosco: è un bravo ragazzo, ma si fa trasportare troppo dall’istinto. Poi ha soltanto 19 anni. Io alla sua età ero anche peggio: un pazzo scatenato, non ascoltavo nessuno. Però alla fine l’ho pagata. Non ho vinto niente.

Roma-Sampdoria 1-2 – Video – Posticipo 35^ giornata

La Roma ha il dovere di crederci fino in fondo, dopo la lunga rincorsa durata mesi e mesi e la vetta solo assaporata. Ma se arrivare ai piani alti è difficile, lo è ancor più confermarsi, ed i giallorossi forse non sono abituati a trainare il carro. La vittoria nel derby aveva fatto ben sperare, tanto che “scudetto” è stato il termine più gettonato nella Capitale in quest’ultima settimana. Ma la Roma non aveva fatto i conti con la Samp, lanciata verso il quarto posto e decisa a non concedere nulla ai padroni di casa.

In realtà qualcosa i doriani lo hanno concesso, se è vero che al quarto d’ora i giallorossi andavano in rete sull’asse Vucinic-Totti. Festa all’Olimpico per una Roma bella da vedere e più volte pericolosa nel corso della prima frazione di gioco. Nel calcio però vince chi segna e gli uomini di Ranieri non sono riusciti a concretizzare la gran mole di lavoro creata, andando al riposo con un solo gol di vantaggio.