Inter: Demichelis, Afellay e quell’idea Cassano…

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Gennaio è sempre più vicino e l’Inter deve capire cosa vuol fare da grande. Dopo aver incassato durante il mercato estivo, Moratti ora è chiamato a spendere, ma non solo per un acquisto, come preventivato il mese scorso, ma bensì almeno 3.

Benitez aveva chiesto un centrocampista centrale, ma lo scarso rendimento di Milito e l’infortunio di Samuel costringeranno i nerazzurri ad effettuare almeno un acquisto per reparto. Andando in ordine, il più urgente è il difensore centrale, ed il nome numero uno sul taccuino di Branca è Demichelis. Il centrale del Bayern Monaco è in scadenza di contratto, ed il club bavarese lo manderà via sicuramente a gennaio per non perderlo a parametro zero a giugno. Su di lui c’è la Juventus da tempo, e quindi potrebbe aprirsi un’asta con base di partenza da 7 milioni. Anche altri club sembrano interessati, ma sono questi due i più probabili acquirenti.

Lite Cassano – Garrone, Striscia la Notizia cerca di mettere pace

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Non è bastato nemmeno l’annuncio di Cassano

per farmi perdonare berrei anche il petrolio

che peraltro ha peggiorato la situazione, a far tornare sui suoi passi Riccardo Garrone. Il presidente della Sampdoria è deciso a mandar via il suo miglior giocatore per qualche parola di troppo, e così a fare l’ultimo tentativo di riappacificare l’ambiente è Striscia la Notizia.

Sampdoria-Metalist 0-0: fotogallery

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Tre punti da guadagnare in casa per continuare a cullare il sogno qualificazione al turno successivo di Europa League. Tre punti da conquistare per dimostrare al mondo che questa Sampdoria può permettersi il lusso di fare a meno della fantasia di Cassano anche in campo internazionale. Tre punti da intascare assolutamente, perché la Samp tra le mura amiche può e deve mettere paura ai diretti avversari.

La vittoria non è arrivata e ad un certo punto della gara si è avuta l’impressione che la Samp non possa proprio fare a meno di quello che negli ultimi anni è stato il suo uomo migliore. Tutta colpa dell’assenza di Fantantonio dunque? No, ma nella gara contro il Metalist i piedi del fantasista avrebbero fatto sicuramente comodo.

Cassano disposto a pagare per restare alla Samp

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E’ il solito Cassano, quello che fa e disfa, quello che offende pesantemente e poi si cosparge il capo di cenere e cammina sui carboni ardenti per chiedere scusa, quello che può permettersi il lusso di litigare anche con il Presidente della propria squadra, perché tanto sa che tutto alla fine gli viene perdonato in nome del talento sopraffino che Madre Natura gli ha concesso.

Se la prende con i giornalisti perché lo fanno passare per quello che non è, perché il nome Cassano unito alle cassanate fa vendere copie. E forse è così, ma questa volta c’è una società che si dice stufa dei suoi eccessi e che lo mette fuori rosa alla faccia del talento. Forse non se lo aspettava Fantantonio o forse sì, ma l’istinto è stato più forte della razionalità e non ha saputo fermarsi nemmeno di fronte all’autorità di chi gli consente di mettere insieme il pranzo con la cena. Ed ora arriva il pentimento e le scuse pubbliche, quasi in ginocchio.

Lite Cassano-Garrone, la verità di Fantantonio

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La Samp ha vinto nella non facile trasferta di Cesena, ma in casa doriana continua a tenere banco la vicenda-Cassano, dopo la pubblicazione della trascrizione dell’alterco tra i fantasista ed il presidente Garrone. Fantantonio ne avrebbe combinata un’altra delle sue, scagliandosi violentemente contro chi gli paga lo stipendio, contro chi lo ha sempre trattato come un figlio, contro chi gli ha permesso di avere un’altra chance in nazionale.

Ma questo aspetto della vicenda era già noto. Quella che ancora non avevamo ascoltato è la versione del diretto interessato, che prima chiede scusa alla Sampdoria e si augura di rimanere e Genova, poi cerca di giustificarsi.

Lite Cassano – Garrone, tutta la verità

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Non si tratta, a quanto pare, di una ricostruzione giornalistica, ma secondo quanto riportato questa mattina sulla Gazzetta dello Sport, pare sia stato messo tutto nero su bianco direttamente dal presidente Garrone ciò che è avvenuto quel fatidico pomeriggio del 26 ottobre scorso. Il motivo del contendere era il premio Rete d’Argento che doveva essere consegnato alla Sampdoria a Sestri Levante, ma il problema non era che Cassano voleva partecipare alla premiazione, ma esattamente il contrario: non ci voleva andare. Ecco la ricostruzione del club:

Non vado a prendere un premio in quella merda di albergo…

avrebbe risposto il calciatore, con Garrone che cercava di calmarlo ordinandogli di non alzare la voce.

Cassano fuori dalla rosa e dalla nazionale cerca sistemazione

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Antonio Cassano non è solo fuori rosa nella Sampdoria, ma secondo il nuovo regolamento interno della nazionale, rimarrà fuori anche dal giro azzurro. Secondo il codice di comportamento sottoscritto da Cesare Prandelli, un calciatore lasciato fuori rosa non può essere convocato, e a questo punto se Fantantonio ha intenzione di riprendersi quella maglia tanto agognata in passato, ha soltanto due soluzioni.

La prima, che a questo punto sembra anche la più improbabile, è chiedere scusa pubblicamente e farsi reintegrare in squadra; l’altra invece è che vada via il prima possibile, magari già a gennaio. In Italia c’è la fila, con Juventus, Inter e Milan in prima linea, e la Fiorentina che non disdegnerebbe un passaggio-sorpresa. E poi ci sono squadre straniere che osservano la situazione da vicino. A gennaio Cassano potrebbe lasciare Genova addirittura a parametro zero, o con un costo del cartellino fortemente scontato. Cerchiamo di capire dunque dove potrebbe andare.

Cassano litiga con Garrone, aria di addio?

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Con uno come Cassano non si può mai dire. Una persona così estroversa può sfruttare le sue qualità per farti vincere una partita o per spaccarti lo spogliatoio, ed è esattamente quello che si profila nelle ultime ore in casa Samp. Alla fine dell’allenamento di ieri pomeriggio Fantantonio ed il presidente Garrone hanno avuto un acceso diverbio.

Una situazione che spesso si osserva tra giocatore e allenatore, ma è difficile che ciò avvenga contro un presidente. Ed invece è proprio quello che è accaduto, aggravato dal fatto che non sembrava che gli altri calciatori fossero tutti dalla parte di uno o dell’altro. Il motivo del contendere è tutto dire: la mancata partecipazione del barese alla consegna del premio Rete d’Argento del club De Paoli di Lavagna.

Juventus: Luis Fabiano, Benzema, Dzeko o Cassano? Aperto il toto-attaccante

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La Juventus ha deciso di rivoluzionare il suo attacco, e tra gennaio e giugno farà arrivare almeno 1-2 giocatori di altissimo livello. Il piano è quello di ingaggiare subito una prima punta che possa garantire i gol che segnava Trezeguet ai tempi d’oro, e che Amauri non pare poter eguagliare, ed assicurarsi una seconda punta che possa sostituire Del Piero a fine stagione, quando cioè (a scanso di stravolgimenti) il suo contratto dovrebbe scadere.

Il nome nuovo che si fa per la prossima riapertura del calciomercato è quello di Luis Fabiano, vicinissimo in passato al Milan, ma che sicuramente non rientra più nei piani rossoneri da quando è stato ingaggiato Ibrahimovic. L’attaccante del Siviglia non è più titolare, e siccome gli spagnoli si sono quasi assicurati l’attaccante della nazionale cilena Humberto Suazo, potrebbero decidere di cederlo per risparmiare un ingaggio importante.

Prandelli: Cassano? Va bene così

L’Italia di Prandelli comincia a prendere forma e poco importa se nella gara contro l’Irlanda del Nord il gol non sia arrivato. Quel che conta è che gli azzurri sono in testa ad un girone non proprio scontato (vedi la sconfitta casalinga della Serbia contro l’Estonia) e l’atteggiamento offensivo mostrato per larghi tratti della gara.

Nonostante ciò, qualche critica è arrivata sulla nazionale italiana, un po’ per le scarse palle-gol procurate e un po’ per la prestazione ad intermittenza (così l’hanno definita sulla stampa nazionale) di Antonio Cassano. Ma non provate a farlo notare a Cesare Prandelli, che difende a spada tratta il fantasista della Samp:

Questo Cassano mi basta e mi avanza. Sfido qualsiasi analista a trovarmi un giocatore che ti crea cinque palle gol, assist puri come ha fatto lui ieri sera. Se avesse anche una continuità di prestazioni da dieci anni a questa parte, chissà dove giocherebbe ora… Ha sempre giocato nella posizione giusta, mettendo in difficoltà la loro linea difensiva, mi ha soddisfatto molto.

Prandelli: Totti-Cassano? Si può fare

Il suo uomo di maggior talento, Antonio Cassano, ha espresso qualche tempo fa il desiderio di giocare ancora una volta con l’amico Totti, magari in una gara amichevole della Nazionale. E il ct Cesare Prandelli non è rimasto insensibile alle richieste del numero 99 doriano, impegnandosi a fare quanto possibile per esaudirne il desiderio:

Troppo tardi per vedere Totti e Cassano insieme? Non è mai troppo tardi e se ci sarà l’occasione, un’amichevole importante, potremmo pensarci. L’idea di vederli ancora assieme potrebbe trasformarsi in una bella serata, con due amici che si ritrovano. Dobbiamo vivere il calcio in maniera sincera, senza alimentare le polemiche.

Capello: Cassano non mi ascoltava

Scambio di battute tra Fabio Capello ed Antonio Cassano nel corso di Premium Football Club. Il fantasista della Sampdoria e della nazionale italiana ha spiegato per l’ennesima volta il suo cambiamento, indicando come artecifice la propria moglie, Carolina:

Mi ha cambiato la vita perchè mi ha detto: se non torni a fare la persona seria non esco più con te.

Divertente la replica del ct dell’Inghilterra, allenatore di Fantantonio ai tempi di Roma e Real Madrid:

Si vede che non era innamorato di me, visto che io gli dicevo le stesse cose di sua moglie ma lui non le capiva.

Le confessioni del nuovo Cassano

Ricordate il Cassano furente che mandava a quel paese l’arbitro, lanciandogli addosso la maglia e intimandogli un perentorio “ci vediamo dopo”? Bene, dimenticatelo, perché il Cassano post-matrimonio (ma ancor prima, post-fidanzamento) è un altro uomo, come ha già avuto modo di sottolineare il ct della nazionale Cesare Prandelli. Ed il fantasista della Samp non può che dar ragione al tecnico azzurro nel corso della conferenza stampa a Coverciano:

Nella mia carriera ho fatto disastri inenarrabili. Ma non sono un terrorista e non è vero che spacco gli spogliatoi. In Nazionale non ho mai mancato di rispetto a nessuno, compagni o giornalisti, verso i quali ho una diffidenza istintiva. Ma sono maturato, Carolina mi ha cambiato la vita, la ringrazierò per l’eternità.