Stavolta le scommesse non sembrano c’entrare nulla, ma come spesso accade nelle partite di fine campionato in cui ad una squadra serve vincere e all’altra no, pare ci siano delle partite truccate venute a galla durante gli interrogatori. Ad essere coinvolto maggiormente è il Siena, a proposito del campionato scorso, quando nelle ultime giornate si sarebbe messo d’accordo per combinare alcune partite.
Antonio Bellavista
Calcio Scommesse, Iacovelli inguaia mezzo Bari
Si fa sempre più nera la situazione per molti calciatori ex del Bari che hanno abbandonato la nave subito dopo la retrocessione in Serie B dello scorso anno. A parlare è Angelo Iacovelli, l’infermiere molto amico dei calciatori che questa mattina agli inquirenti ha raccontato come funzionava tutto il meccanismo delle partite truccate.
Tutto è iniziato quando Carobbio ha presentato a lui e a Bellavista alcuni dei famosi “zingari”. La prima partita combinata è stata Bari-Chievo finita 1-2 del 20 marzo scorso, quando ormai la retrocessione per i pugliesi era cosa fatta. Da allora Iacovelli, che per l’organizzazione faceva solo il “fattorino” (consegnava i soldi ai calciatori e li restituiva agli zingari se la combine non andava in porto), ammette le combine contro la Sampdoria e contro il Palermo, “ripulisce” la gara contro il Milan, non combinata, e ne inserisce una nuova, l’ultima di campionato, quello strano 0-4 sul campo del Bologna.
Calcio scommesse: Totti e Vieri non c’entrano nulla
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Sono stati fatti troppo incautamente i nomi di Francesco Totti e Bobo Vieri nelle ultime 24 ore in merito al calcio scommesse. In particolare, il capitano della Roma era stato chiamato in causa quando, in occasione di Roma-Fiorentina, una delle partite finite sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori, Ivan Tisci, uno degli “zingari”, era stato intercettato mentre diceva che le informazioni sull’over le aveva ricevute dal “capitano della Giallorossa”.
Subito si era pensato a Totti, ma ora si viene a sapere che probabilmente la Giallorossa non è la Roma, ma potrebbe essere il Lecce, visto che Daniele Corvia, ex romanista, era uno di quelli che la banda millantava di contattare per aggiustare le partite (anche se poi, come sappiamo, Inter-Lecce finì diversamente da come avevano pronosticato), oppure addirittura di un calciatore di una squadra di categoria inferiore.