PREMIER LEAGUE: In Inghilterra non c’è storia, anche quando le altre big giocano bene e vincono, il Manchester City fa anche meglio. Ottima gara del Chelsea contro l’ottimo Newcastle di inizio stagione, una squadra che vince sempre ma cade negli scontri diretti. La partita è divertente, condita da ben 5 legni (tre traverse e due pali), ma alla fine è il Chelsea a godere. Prima Lampard si fa parare un rigore, ma poi Drogba sblocca il risultato e porta a casa i tre punti che verranno certificati dalle due reti successive dei compagni. Così così il Manchester United che come sempre fa molta fatica a sbloccare il risultato, stavolta contro l’Aston Villa, ma alla fine riesce a strappare la vittoria grazie alla rete di Jones. L’unica squadra che non ha mai problemi è proprio il City che ne rifila 5 al Norwich. Va considerato anche un gol di spalla di Balotelli che era entrato pochi minuti prima per far rendere conto di quanto facile sia stata la gara per gli uomini di Mancini.
Angel Di Maria
Juventus: Di Maria, Tasci e le nuove strategie per il mercato
Non si sa se Marotta stia girando a vuoto o si tratti soltanto di voci di corridoio infondate, ma fatto sta che la Juventus, essendo l’unico club di A ad avere un bel gruzzoletto da spendere sul mercato, stia dando la caccia a decine di calciatori diversi, forse anche troppi.
Bisogna premettere che non ci sono a disposizione 120 milioni di euro per il mercato, ma il fondo messo a disposizione dalla famiglia Agnelli serve per lo più a coprire le perdite, tanto che allo stato attuale non ci dovrebbero essere più di una quarantina di milioni a disposizione di Marotta, escludendo eventuali cessioni.
Liga: ancora manita del Barcellona, il Real arranca ma tiene il ritmo
Non ci sono più aggettivi per definire il Barcellona di questa stagione, forse ancora più bello di quello visto due stagioni fa e capace di portare a casa 6 trofei. Per questo non resta che prendere in prestito il termine che per tanti anni ha contraddistinto il Real Madrid che per ora non si può definire più così: galactico.
Ormai ci ha preso gusto la squadra di Guardiola a salutare con la manita a fine gara, dato che dalla partita contro il Real ha messo a segno la terza cinquina in quattro partite, senza contare gli 8 gol rifilati all’Almeria 7 giorni prima del Clasico. La vittima di turno stavolta è l’Espanyol, in un derby che nelle scorse stagioni terminava spesso sullo 0-0.
Liga: il Barça ci ha preso gusto, 5-0 al Real Sociedad
Cambia il “Real”, non il risultato. Al Real più povero, il Sociedad, il Barcellona rifila altri 5 gol, come a dire che qualsiasi sia l’avversario, i blaugrana sono sempre superiori. Dopo 15 partite la squadra di Guardiola sale così a 46 gol fatti, una valanga che lascia perplessi, visto che c’è da chiedersi cosa facciano le difese avversarie.
Quando poi la partita si mette bene dall’inizio non c’è storia. Il trucco dei blaugrana è proprio qui, segnare subito e giocare negli spazi. David Villa sblocca il risultato dopo appena 8 minuti costringendo il Real Sociedad ad uscire dalla propria area, e lì Messi (doppietta per lui) e compagni ci vanno a nozze. Finirà 5-0, in modo da annullare la vittoria di due ore prima dell’altro Real, quello di Madrid.
Champions League: Bayern e Real vincono ma non convincono
Possono tirare un sospiro di sollievo le italiane di Champions perché seppure si trovano nel girone due squadroni come Real Madrid e Bayern Monaco, di certo non hanno a che fare con team del calibro dei loro nomi, ma solo con calciatori che sembrano mandati allo sbando senza una vera e propria anima di squadra.
La squadra che più delude è il Bayern Monaco che esce con i tre punti dal confronto con il Basilea, ma non ne meritava nemmeno uno. Senza ancora i suoi fuoriclasse infortunati, i tedeschi non superano quasi mai la linea di centrocampo nel primo tempo, subiscono l’iniziativa svizzera e vanno sotto anche con un gran gol di Frei. Poi però il maggiore tasso tecnico vien fuori alla lunga e Schweinsteiger riaddrizza la partita. Prima realizza un calcio di rigore susseguente ad un’ingenuità difensiva di Huggel e poi al novantesimo trova la deviazione vincente per un 1-2 immeritato.
Ganso-Di Maria: Mourinho plasma il suo Real Madrid
Sta prendendo sempre più forma il Real Madrid di José Mourinho. Dopo i molti nomi circolati, ancora prima dell’ufficialità del passaggio del tecnico di Setubal alla corte di Florentino Perez, ce ne sono due vicini a indossare la camiseta blanca: Paolo Henrique Ganso e Angel Di Maria.
Paolo Henrique Ganso:
Sul talento del Santos si sono già mosse il Manchester City e il Milan. Due squadre che per motivi diversi non potranno acquistare il trequartista brasiliano. I Citizien non hanno quel sex appeal internazionale che possa convincere Ganso a trasfersi in Premier League, mentre per la società rossonera il costo del cartellino è troppo oneroso.
Olimpiadi 2008: medaglia d’oro all’Argentina
Come da pronostico, l’Argentina ha conquistato la medaglia d’oro all’Olimpiade di Pechino, bissando così il successo ottenuto quattro anni fa all’ombra del Partenone. Stesso risultato di Atene 2004, il minimo indispensabile per portare a casa la medaglia di maggior prestigio.
Determinante ancora una volta è stato il contributo offerto da Leo Messi, che si gode ora il suo titolo olimpico alla faccia di chi nemmeno voleva mandarlo a Pechino. La Pulce ha ispirato, Di Maria ha infilato nel migliore dei modi, con un sinistro imprendibile per il portiere della Nigeria, Riquelme ha garantito il solito gioco di classe e di sostanza ed alla fine i ragazzini terribili dell’Argentina si sono guadagnati un posto in cima all’Olimpo.
E se lo sono meritati fino in fondo, visto che davanti avevano una formazione tra le più ostiche del torneo, favorita, tra l’altro, dal giocare in un orario proibitivo per chiunque. Scusate il tono polemico, ma come si fa a giocare una finale olimpica a mezzogiorno con una temperatura media di 35-38 gradi (anche 42 in alcuni momenti), solo per soddisfare le esigenze televisive occidentali?