Continua a far rumore il silenzio stampa della Juventus, seguito alla gara pareggiata contro il Genoa, non senza polemiche su gol annullati e rigori non concessi. Giocatori e tecnico sono chiusi nel silenzio, ma a dare fiato alle trombe ci pensa Andrea Agnelli, numero uno della Vecchia Signora, che parla di “momento di riflessione”.
Andrea Agnelli
Milan, Galliani: “Scuse ad Agnelli, non alla Juve”
Pace fatta tra Milan e Juventus dopo i veleni dell’ultimo turno di campionato? No, non ancora, nonostante le scuse di Adriano Galliani al numero uno della Vecchia Signora. L’amministratore delegato dei rossoneri ha voluto precisare che le scuse erano a titolo personale e non riguardavano i due club:
Nella famosa telefonata che Andrea Agnelli mi ha fatto carinamente, mi sono scusato con lui perché sono stato sgarbato con il presidente della Juventus nello spogliatoio durante l’intervallo. Siccome sono stato sgarbato con Andrea Agnelli, mi sono scusato con lui. Questo è il senso della telefonata, poi abbiamo parlato di Lega e null’altro. Litigio anche durante l’assemblea di Lega? Quale litigio? Il rapporto è ottimo, assolutamente.
Juventus, Agnelli attacca Abete
Tutto cominciò con un rigore non assegnato alla Juventus nel recupero contro il Parma. A fine gara Antonio Conte fece sentire la propria voce, invocando la presenza in campo di arbitri preparati e disposti ad assumersi le proprie responsabilità senza timore alcuno. Apriti cielo! Le critiche sono piovute da ogni parte ed un po’ tutti gli addetti ai lavori si sono sentiti in dovere di rispondere al tecnico bianconero. Non ultimo Giancarlo Abete, Presidente della Figc, che ora trova la controrisposta del numero uno della Vecchia Signora, Andrea Agnelli.
Tavolo della pace iniziato sotto i migliori auspici
Il tavolo della pace è iniziato. Nove personalità importanti del calcio italiano si sono riunite per chiudere una volta per tutti la vicenda Calciopoli e per tentare di “salvare” il calcio italiano. I convenuti a questo importante incontro sono prima di tutti Andrea Agnelli, presidente della Juventus, che lo ha chiesto. Insieme a lui ci sono il presidente della Figc Abete, quello del Coni Petrucci, quello dell’Inter Moratti, del Napoli De Laurentiis, della Fiorentina Della Valle, il vice del Milan Galliani, il direttore generale della Figc Valentini ed il segretario generale del Coni Pagnozzi.
Tavolo della pace, Moratti ha paura dei “coltelli”
La buona notizia è che finalmente il famoso “tavolo della pace” voluto da Agnelli e benedetto da Petrucci si farà. La cattiva è che i protagonisti non si fidano più
Moratti, Agnelli e il tavolo per salvare il calcio italiano
Cosa ci fanno Moratti, Agnelli, Petrucci e gli altri presidenti di Serie A intorno ad un tavolo? No, non è una barzelletta, ma quello che potrebbe accadere a breve quando i presidenti di Serie A ed i rappresentanti della Federazione potrebbero riunirsi con lo scopo di “salvare il calcio italiano”.
In realtà quello che si vuol fare è mettere la parola fine alla vicenda Calciopoli che ormai sembra riaperta più che nel 2006 e sta facendo arricchire solo gli avvocati senza portare ad un nulla di fatto, coinvolgendo le parti in causa e quelle esterne.
Calciopoli: la Juventus annuncia battaglia da innocente
Se la sentenza di ieri su Calciopoli è stata una mazzata per Luciano Moggi e gli altri imputati condannati, è servita come trampolino per rafforzare la posizione della Juventus. Nella sentenza infatti si legge che la società risulta estranea ai fatti, in pratica non ha responsabilità oggettiva in quanto non sapeva cosa stava combinando il suo direttore generale, e perciò è stata assolta.
Appena dopo la sentenza è arrivata la risposta di Andrea Agnelli, presidente bianconero, che ha definito “stridente” la sentenza di ieri con quella della giustizia sportiva che 5 anni fa, molto sommariamente, mandò la Juventus in Serie B e le tolse gli ultimi due scudetti. Per questo i bianconeri hanno annunciato di voler dare battaglia in aula, in attesa della sentenza del Tnas, forti di quest’altra sentenza.
Moggi: “La Juve rispetti Del Piero”
C’è un caso-Del Piero nella Juventus? Sembrerebbe di sì dopo le parole del Presidente Agnelli, che ha di fatto “licenziato” il capitano, dichiarando che questo è il suo ultimo anno in bianconero. La vicenda sembrava però essersi sgonfiata, almeno fino allo scorso sabato, quanto Conte ha deciso di far entrare il numero 10 solo a pochi minuti dalla fine della gara contro il Genoa, dando l’impressione di voler concedere all’ex compagno di squadra una sorta di “contentino”. Sulla vicenda interviene Luciano Moggi, sempre molto attento a quanto accade in casa Juventus:
Chi ha fatto peggio tra Agnelli con la sua uscita su Del Piero e Conte che utilizza Alex solo nei minuti di recupero? Quest’ultima mi sembra un’esagerazione, una cosa fuori posto. Forse Antonio voleva tentare il tutto per tutto, ma cinque minuti sono davvero troppo pochi e poi è una mancanza di rispetto nei confronti di un giocatore come Alex Del Piero.
Juventus: che fine farà Del Piero?
Da peso a stella del mercato, una cosa è sicura: Alex Del Piero il prossimo anno non vestirà la maglia della Juventus. Da quando Andrea Agnelli si è lasciato sfuggire che questo sarebbe stato l’ultimo anno del capitano con la maglia bianconera, si è scatenato un vespaio incredibile. L’unico a non parlare, come è nel suo stile, è stato proprio Alex, il quale probabilmente aspetta che la polvere si posi prima di prendere la parola. Così per lui parlano i giornali.
Come titola oggi Tuttosport, ora tutti vogliono Del Piero. Il capitano bianconero infatti ha dimostrato di essere ancora fisicamente integro, nonostante la carta d’identità pesante, e non solo per i campionati “minori”. A parte il suo ingresso domenica scorsa che ha cambiato la partita e per poco non dava la vittoria alla Juve, ma si vede che sta bene ed ha voglia di giocare, e così anche qualche club importante ha cominciato a pensare a lui.
Agnelli: “La perdita di bilancio della scorsa stagione è intollerabile”
Si è conclusa l’assemblea degli azionisti della Juventus, in cui è stato approvato l’aumento di capitale di 120 milioni di euro, già deciso in estate. Il Presidente Andrea Agnelli ha parlato lungamente durante l’assemblea, vediamo cosa ha detto, oltre alla clamorosa notizia del ritiro a fine anno di Alessandro Del Piero. A cominciare dalle dure parole pronunciate ad inizio discorso, sul passivo di bilancio dell’ ultimo anno:
Il bilancio 2010-2011 è il peggiore della storia della Juventus. È un bilancio che accoglie l’investimento virtuoso per lo stadio ma anche quattro anni di incapacità di rinnovamento della società sulla parte sportiva che ha ingolfato il motore.
Il passivo ammonta a 95,4 milioni di euro, frutto di ricavi notevolmente scesi rispetto al passato ( 172,1 milioni) a fronte di costi che invece sono aumentati (196,3, ben 20 milioni in più rispetto all’ ultimo bilancio). Tra le voci che hanno inciso per questa perdita troviamo ben 12,3 milioni di euro utilizzati come incentivi ai calciatori per accettare i trasferimenti. Pesa molto ovviamente anche la mancata qualificazione alla Champions League e il mancato incasso di oltre 2o milioni di Euro oltre ai proventi minori per i diritti TV rispetto alle stagioni scorse.
Juventus: Del Piero all’ultimo anno, lo annuncia Agnelli
Che Del Piero stesse per ritirarsi non era un mistero per nessuno. Ma dopo il rinnovo firmato per poter giocare nel nuovo stadio, non se n’era più parlato. Non si
Scudetto 2006: anche la Uefa scende in campo
L’appello di Andrea Agnelli di qualche settimana fa è stato ascoltato e la Uefa ha deciso di intervenire. La lettera inviata dal presidente della Juventus indirizzata a Platini in merito alle scorrettezze dell’Inter non prese in considerazione nell’ambito dell’inchiesta denominata “Calciopoli” è stata presa in considerazione, nonostante in molti credessero che fosse solo tempo perso.
E così questa mattina il consigliere capo degli Affari Legali Pierre Cornu ha scritto alla Figc per venire a conoscenza dei dettagli dell’indagine. Cornu specifica che non ha dubbi che l’inchiesta del 2006 fosse stata portata avanti correttamente, ma intanto vuol sapere tutto con precisione, in particolare come mai le intercettazioni e le prove riguardanti l’Inter non fossero state prese in considerazione, per valutare al meglio e, specifica alla fine della lettera, “decidere cosa è opportuno fare”.
Juventus: Agnelli fa partire la rinascita, e se la prende con la politica del calcio
Il fortissimo passivo di bilancio registrato appena poche settimane fa in casa Juve ha fatto storcere il naso a molti, facendo temere un ridimensionamento del progetto faraonico che era stato lanciato con la presentazione del nuovo stadio. Novantacinque milioni sono tanti, ma ieri è sceso in campo il presidente Andrea Agnelli, che ha promesso un risanamento in tempi brevi per rilanciare la Juve tra i club più importanti del mondo. Dopo il salto la lettera agli azionisti.
Juventus, dopo le gioie, i dolori: rosso di bilancio da 95 milioni
Dopo i fasti di una presentazione dell’impianto futuristico e di una squadra da Champions League, arrivano anche i primi dispiaceri per la dirigenza della Juventus. Ieri sera infatti è stato approvato il bilancio al 30 giugno (quindi prima degli oltre 80 milioni spesi per il mercato), ed i numeri sono stati davvero preoccupanti: 95 milioni di euro di rosso.
Per questo le prime mosse dei dirigenti sono state il raschiare il fondo delle riserve delle azioni, del patrimonio sociale, ma soprattutto l’emissione di nuove azioni da cui si dovrebbero incassare circa una ventina di milioni. Ma la fetta più grossa toccherà alla Exor che sarà costretta a rimpolpare le casse aziendali con altri 72 milioni, più 9 milioni che verranno prelevati dal fondo di Gheddafi che è stato congelato. Di certo il rais libico non li verrà a reclamare molto presto.