Diego: l’Amburgo vuole riportarlo in Bundesliga

 Sembra già finita l’avventura italiana di Diego, che dopo un solo anno potrebbe tornare in Bundesliga. Sul trequartista bianconero c’è l’interesse dell’Amburgo, squadra che spalancherebbe le porte al brasiliano.

Diego è l’ago della bilancia del mercato della Juventus, che nelle settimane passate ha provato a inserirlo nella trattativa con il Wolfsburg per Dzeko. Ago della bilancia perché la dirigenza della Vecchia Signora vuole monetizzare non poco dalla sua cessione per non mettere a bilancio una minusvalenza.

Kolarov-Elia: la Juventus vuole rifare la fascia sinistra

 Aleksander Kolarov e Eljero Elia. Sono questi i giocatori che potrebbero correre nella prossima stagione sulla corsia sinistra della Juventus, alla ricerca di esterni per consegnare a Delneri gli uomini giusti per il suo 4-4-2.

Aleksander Kolarov:

E’ la prima scelta della dirigenza bianconera, ma per il serbo Lotito chiede non meno di 20 milioni, valutazione ritenuta eccessiva. Il difensore della Lazio vorrebbe lasciare la Capitale e tentare una nuova avventura, a queste condizioni, però, la trattativa non decolla.

La Juve prende Olic

Tra mille indiscrezioni e proclami più o meno realizzabili, c’è una società che lavora nell’ombra e cerca di anticipare il prossimo mercato, assicurandosi uno degli attaccanti più richiesti del panorama europeo.

Stiamo parlando dell’accordo tra la Juventus e Ivica Olic, ventinovenne attaccante croato, ora in forza all’Amburgo. A sentire il bisettimanale tedesco Kicker, il giocatore sarebbe ad un passo dalla Vecchia Signora, che avrebbe già stilato un contratto quadriennale sulla base di tre milioni a stagione.

La trattativa sarebbe stata condotta nella massima segretezza, per evitare che altri grandi club piombassero sul croato, in scadenza di contratto con l’Ambugo e quindi disponibile a parametro zero.

Milan, Juve e il festival della batosta!

Il calcio d’agosto è così: non ci si esalta troppo per una vittoria, seppur prestigiosa né ci si abbatte per una sconfitta, seppur clamorosa. Ne sanno qualcosa Milan e Juventus, che, dopo aver mostrato buone geometrie nelle prime uscite amichevoli, sono state costrette a subire pesanti schiaffoni in giro per l’Europa.

Eppure solo qualche giorno fa si erano ritrovate l’una contro l’altra nel Trofeo Tim, dando vita ad uno spettacolo decisamente apprezzabile. Il Milan si era addirittura aggiudicato la Coppa, anche se la vittoria era arrivata con una doppia serie di rigori. La Juve poi solo due giorni fa aveva avuto ragione dell’Arsenal, mostrando un gioco che faceva ben sperare in prospettiva Champions League.

E Invece eccoci qui a raccontare di due pesanti sconfitte, che ridimensionano le ambizioni di due delle squadre che dovranno darsi battaglia nel corso della prossima stagione. E’ chiaro che siamo ad agosto e che può starci di tornare a casa con le ossa rotte; è chiaro che una sconfitta a questo punto della preparazione fa quasi parte del programma, ma stiamo pur sempre parlando di Juventus e Milan e prendere rispettivamente 3 e 5 gol deve far riflettere.

Partite storiche: Juve-Amburgo 0-1

Correva l’anno 1983 quello successivo al Mondiale di Spagna che ci aveva fatto sognare ed esultare, regalandoci il terzo titolo ed il rispetto del mondo intero. Erano anni di predominio inglese a livello di club, tanto che le ultime sei edizioni della Coppa dei Campioni erano finite ad arricchire le bacheche delle squadre d’oltremanica.

Ma quel 1983 aveva qualcosa di speciale ed in finale arrivarono l’Amburgo e la Juventus, rappresentanti, guarda caso, di Germania e Italia, che solo 10 mesi prima si erano date battaglia in quel di Madrid per alzare la Coppa del Mondo.

La compagine tedesca era di gran lunga inferiore allo squadrone bianconero, che si avvicinava alla finale di Atene con la presunzione di chi sa che i 90 minuti finali sono solo una pura formalità prima della festa finale.

Bundesliga: questione di ore per lo scudetto al Bayern, Toni 21esimo gol

Ormai ci siamo, è solo questione di minuti. 90 per l’esattezza, quanto manca alla corazzata del Bayer Monaco per festeggiare il titolo della Bundesliga. Giornata numero 30, 4 al termine, 12 punti di vantaggio sulle inseguitrici, praticamente un’assicurazione sullo scudetto.

Ancora una volta mattatore della giornata è Luca Toni, sempre più solo nella classifica capocannonieri (+6 su Kuraniy), che ormai non salta una partita, e se segna poco (perchè segna sempre) almeno uno lo butta dentro. Come fa dopo solo 9 minuti contro i campioni uscenti dello Stoccarda, parente molto lontana di quello dell’anno scorso, giusto per mettere in chiaro le cose da subito.

Bundesliga: il turno infrasettimanale non cambia le gerarchie

Nella settimana terribile costata Champions League, secondo posto in campionato e cambio di allenatore allo Schalke 04, i tedeschi riescono ad uscirne a testa alta, restituendo i 5 gol incassati domenica scorsa al malcapitato Energie Cottbus. Una punizione eccessiva per una squadra che non stava demeritando la corsa verso la salvezza, che adesso dovrà prendere questa sconfitta più come un fatto occasionale che come un campanello d’allarme. Anche perchè l’Energie non incontrerà sempre Kuranyi, autore di 4 gol, e ora terzo cannoniere, dietro Gomez e uno strepitoso Luca Toni, a quota 20.

Proprio quel Luca Toni che sta prendendo per mano il suo Bayern e lo sta trascinando alla vittoria della Bundesliga. Altra doppietta per lui, contro l’Eintracht Francoforte, che si era addirittura permessa il lusso di passare in vantaggio contro la corazzata biancorossa.

Bundesliga: settimana nera per lo Schalke, prima fuori dalla Champions e poi 5 scoppole dal Werder

Occasione d’oro la 28esima giornata per il Bayern Monaco. I bavaresi pigliatutto affrontavano una delle squadre più in crisi del mondo, il Borussia Dortmund, sulle ali dell’entusiasmo dopo aver passato il turno in coppa Uefa. Dall’altra parte c’era lo spareggio tra seconda e terza per decidere chi sarà la squadra che darà fastidio al Bayern.

Ma la squadra di Toni evidentemente non teme nessuno, e si vede da come affronta il Borussia. Dopo solo 3 minuti Podolski apre le danze con una cannonata imprendibile per il portiere giallonero. Gli ospiti non si svegliano e il Bayern raddoppia con Ze Roberto. Al festival del gol partecipa anche Toni, che segna la doppietta che consolida il suo primato in vetta alla classifica cannonieri, a 3 lunghezze da Gomez. La gara finisce con un secco 5-0 da cui difficilmente il Borussia saprà riprendersi.