Scudetto 2006, secondo Recoba spetta alla Juventus

Sono passati più di sei anni dallo scandalo-Calciopoli, ma l’assegnazione dello scudetto 2006 (vinto dalla Juve sul campo ed assegnato d’ufficio all’Inter) continua a riempire le pagine dei giornali e la bocca di alcuni protagonisti della vicenda. A parlare questa volta è Alvaro Recoba, che negli anni dello scandalo vestiva la maglia nerazzurra. Ebbene, il Chino va controcorrente e ritiene che la Vecchia Signora ha tutto il diritto di rivendicare la conquista del tricolore.

Recoba si ritira?

Dopo l’esperienza italiana con Inter, Venezia e Torino, Alvaro Recoba era andato a cercar fortuna in terra greca, accettando il corteggiamento del Panionios. Ma l’avventura dell’uruguagio è durata poco più

Recoba ad un passo dal Panionios

Da giugno è senza squadra e in due mesi non è riuscito a convincere nessun presidente a puntare sulle sue prestazioni. E così Alvaro Recoba, detto il Chino, è finito nella lunga lista dei disoccupati di lusso in attesa di una chiamata che poteva anche non arrivare mai. Il suo nome nel corso dell’estate è stato avvicinato al Monaco ed al Porto, ma poi le trattative si sono fermate alle pagine dei giornali.

Molto più concreta invece la possibilità di passare al Blackburn, dove avrebbe ritrovato l’ex interista Paul Ince. Ma il Governatore ha chiesto al Chino una settimana di prova, prima di decidere se ingaggiarlo o meno e figuriamoci se uno come lui poteva accettare di essere trattato alla stregua dell’ultimo degli esordienti.

Ora si è fatta avanti l’ipotesi Panionios, squadra greca dell’altro ex interista Lampros Choutos e pare che il Chino stia valutando seriamente la possibilità di trasferirsi all’ombra del Partenone, sebbene i greci siano stati estromessi dall’Europa per mano del Napoli nel turno preliminare dell’Intertoto. Ma arrivato a questo punto, Recoba non è che possa permettersi di badare troppo ai dettagli e, se ha voglia di giocare ancora sul suolo europeo, deve pur scendere a qualche compromesso.

Due palloni d’oro e rimanere senza squadra…

Qualche anno fa Moratti poteva vantare due nomi per l’attacco interista che avrebbero fatto tremare di paura qualsiasi difesa: Recoba-Ronaldo. Oggi questa coppia sudamericana potrà far tremare al massimo le panchine del parco. Entrambi infatti, nonostante un grande passato e la non veneranda età, sono disoccupati.

Non andranno di certo in fallimento, anzi ne approfitteranno per spendere qualcuno dei tanti milioni messi da parte in questi anni, ma vedere alcuni dei nomi che ora vi faremo senza una squadra di fianco fa una certa impressione.

Inter: caccia ai colpevoli!

A tre giorni dal derby che avrebbe dovuto consegnare lo scudetto nelle mani dell’Inter, si continua a parlare di colpe ed atteggiamenti sbagliati in campo, cercando di trovare un capro espiatorio da consegnare al giudizio della critica.

Non è colpa di Mancini, non lo è mai, qualunque cosa faccia, qualunque sia la disposizione tattica scelta, chiunque decida di far scendere nell’arena. Non lo diciamo noi, lo afferma lui stesso, risponedendo agli appunti del patron Moratti, deluso dalla prestazione molle e rinunciataria della squadra, che avrebbe potuto regalargli lo scudetto più bello, in uno stadio vestito di rossonero.

Ognuno può vedere la partita come vuole, quando si perde si deve sempre trovare un colpevole e il colpevole è l’allenatore. Il presidente può dire così anche se non mi trova d’accordo.

Fantacalcio: occhio ai rientri di Cassano e Saudati

Mancano 7 giornate alla fine del campionato, e la stanchezza comincia a farsi sentire. I problemi non mancano per nessuno, e la differenza la faranno due cose da qui alla fine del campionato: la rosa larga e il recupero degli infortunati.

Una di queste squadre ad approfittarne potrebbe essere l’Empoli. I toscani hanno finalmente recuperato per l’attacco Luca Saudati, fermo da quasi un mese per squalifica, che anche se non al meglio, tornerà al centro dell’attacco di una squadra molto in forma, ma che dall’inizio del campionato ha il problema del gol. Contro si troverà una formazione che invece ha tutti i tipi di problemi, oltre a quello di andare in rete. Il Torino va a corrente alternata, o segna 3 reti o non ne fa nessuna, ma il vero dramma è in mezzo al campo. 4 difensori titolari sono fuori per infortunio, di cui forse solo Di Loreto potrebbe stringere i denti per la lussazione alle spalle, e scendere in campo; a centrocampo ha Grella squalificato e Diana con un problema al tendine d’Achille, ma anche lui potrebbe rientrare all’ultimo.

Fantacalcio: approfittate dei guai di Torino e Roma

In questa giornata consiglierei di puntare sui giocatori del Catania. Gli etnei, pur dovendo sopperire alla mancanza di un gran difensore come Stovini, squalificato, si troveranno contro un Torino dai mille problemi. Ad alimentare il cattivo periodo dei granata ci si mettono anche gli infortuni, che costringeranno 5 titolari all’assenza sicura, e altri 3 in forte dubbio. I problemi maggiori il Toro li avrà in attacco, dove mancherà Ventola per uno stiramento e Bjelanovic e Di Michele per acciacchi vari, anche se per loro l’ultima parola non è ancora detta. Fatto sta che potrebbero andare in campo malconci e quindi non giocare una gran partita. Se a questo ci aggiungiamo il periodo buio di Rosina, distratto dalle voci di mercato, possiamo capire come Polito possa passare una giornata relativamente tranquilla. Unico dubbio potrebbe esserci su Recoba, che ha recuperato dall’infortunio, ma bisogna vedere quanto sarà in grado di giocare, e a che livello.

Difficoltà anche per la Roma, che ha 3 titolari di lusso squalificati e Totti e Juan non al meglio, che difficilmente verranno rischiati, in vista della partita col Manchester.
Anche la Fiorentina non se la passa bene, dato che vede i suoi ispiratori migliori, Mutu e Liverani, squalificati, perdendo molta qualità.

Lazio-Inter 4-2: la partita del secolo secondo gli interisti!

La partita del secolo? Secondo i tifosi interisti è Lazio-Inter 4-2 del famigerato 5 maggio 2002 (almeno fino a ieri, perché stamattina la classifica è magicamente cambiata)! Sembra strano eppure sul sito cento.inter.it, creato appositamente dalla società nell’anno del centenario, è proprio quella la gara più votata. Uno scherzo di cattivo gusto dei tifosi avversari, magari invidiosi del primo posto attuale in classifica? Probabilmente si, visto che la partita in questione è destinata si ad essere ricordata, ma non dagli interisti, che in quell’occasione vissero una delle pagine più tristi della loro storia.

Era l’ultima giornata del campionato numero cento e l’Inter si apprestava a vincere lo scudetto, dopo 13 anni di astinenza. Le premesse per la festa finale c’erano tutte e mancava solo l’ostacolo Lazio per salire sul tetto d’Italia. La classifica recitava Inter 69, Juventus 68, Roma 67, ma le insiguitrici non preoccupavano i nerazzurri, forti del vantaggio (seppur esiguo) e dell’ambiente favorevole trovato in quel di Roma.

I tifosi laziali erano apertamente schierati per la squadra di Hector Cuper e poco importava se con una sconfitta la Lazio avrebbe dovuto rinunciare all’accesso in Coppa Uefa: quello che contava era non veder vincere di nuovo la Juventus e impedire che la Roma si qualificasse per la Champions League. Quel giorno l’Olimpico era vestito di nerazzurro, le due tifoserie erano gemellate e pronte a festeggiare insieme la vittoria dell’Inter.

Mancini:”Resto, ma alle mie condizioni”

Dopo Donadoni, anche Roberto Mancini alza la voce e impone le condizioni per rimanere. Sembra andare di moda il diktat degli allenatori, che stanchi di essere sempre al centro delle polemiche adesso vogliono ribaltare la situazione, e rendersi protagonisti agli occhi del pubblico, magari tralasciando gli impegni sportivi.

Dopo essersi pentito per lo sfogo inopportuno di martedì sera, il Mancio ha chiesto scusa alla dirigenza, ai tifosi, ma ha posto le condizioni per rimanere. Prima fra tutte, il motivo scatenante che ha fatto prendere a Mancini la decisione di andarsene: il caso Figo.